The Hirschhorn's "battle" / La "battaglia" di Hirschhorn

Thomas Hirschhorn, Bataille Maschine, Merve Verlag, Berlin 2003 (immagine dalla mia collezione)

Attendo con ansia la Biennale di Venezia. Si tratta di uno degli eventi che più amo e ogni volta è una sorpresa, ma anche una certezza. Che che se ne dica, rimane l'evento artistico più importante in Italia e non solo.

Della scorsa edizione ricordo con piacere la scoperta dell'arte di Thomas Hirschhorn, che ignoravo completamente. Nel padiglione svizzero allestì una coinvolgente caverna di alluminio e scotch che inglobava i simboli del contemporaneo, dai telefonini ai suoi consueti manichini mutilati di donne fino alle immagini degli orrori delle guerre.

Thomas Hirschhorn, Crystal of Resistance, Swiss Pavilion, Biennale di Venezia 2011

Rimasi colpita innanzitutto dalla minuzia dell'operazione, che ha richiesto svariati mesi di lavoro e che ho scoperto poi essere la cifra distintiva del suo operato. Hirschhorn allestisce sempre mondi autre, di grande impatto emotivo e sempre "impegnati".

Un esempio altrettanto celebre, testimoniato da questo strepitoso catalogo intitolato Bataille Maschine, è l'installazione Bataille Monument del 2002, realizzata in occasione della nota rassegna tedesca Documenta 11, che viene organizzata a cadenza quinquennale a Kassel.

Come annuncia il titolo, l'opera fu dedicata allo scrittore surrealista francese Georges Bataille e fu sistemata all'esterno del padiglione di Documenta. Nel catalogo Hirschhorn ha scelto di spiegare per filo e per segno ogni fase realizzativa dell'installazione, che comprendeva uno studio televisivo, una biblioteca di filosofia con videoteca (legata ai temi su cui lavorò Bataille) e una mostra a lui dedicata. Ma l'aspetto più eccezionale è la sua scelta di avvalersi dell'aiuto degli immigrati turchi residenti nei dintorni - pagati 8 euro all'ora - per l'installazione dei padiglioni.

La Biblioteca (immagine tratta dal link)

L'opera d'arte diventa così occasione per riflettere sulla problematica sociale, operando in concreto, ed esercitando un gesto di rottura delle convenzioni.
Tornando al testo che ho proposto, io l'ho acquistato sull'ebay tedesco a poche decine di euro. Con un pò di pazienza lo si riesce a trovare a meno della valutazione attuale, che oscilla tra i 150/200 euro.

Thomas Hirschhorn, Das Auge, Wiener Secession, Wien 2008 (immagine tratta dal link)

Thomas Hirschhorn, Black and White Hemisphere, Michael Stevenson
Ground floor, Buchanan Building 2010 (immagine tratta dal link)

I can't wait to see the Venice Biennale. It is one of the events I simply adore and every time it's a surprise, but also a certainty. No matter what they say, it remains the most important italian, and not only, artistic event.
From the past edition I remember knowing Thomas Hirschhorn's art, which I completely ignored. In the Swiss Pavilion he created an involving aluminum and scotch made cave, which was including the symbols of the contemporary times, from the mobile phones, to his usual mutilated women's mannequins and images from the war's tragedies.

I was amazed especially by the meticulousness of the operation, which took months of work and which, I've found out, is his distinctive mark. Hirschhorn always creates autre worlds, emotionally strong and always committed. 
An as much famous example, proved by this amazing catalogue called Bataille Maschine, is the Bataille Monument installation from 2002, realized on the occasion of the renowned german Documenta 11 group exhibition, usually organized every five years in Kassel.
As the title says, the work was dedicated to the surrealist french writer Georges Bataille and it was built outside the Documenta's pavilion. In the catalogue Hirschhorn choosed to explain every single phase of the creation, which was including a TV studio, a video and book library with books on Philosophy (related to Bataille's work topics) and with an exhibition dedicated to the writer.
But the most extraordinary aspect was his decision to choose turkish immigrants, who were living in the neighbourhood, - payed 8 euros an hour - to help him. 

So the work becomes an opportunity to think about the social problems, working concretely and breaking the rules and conventions.

Going back to the catalogue I've showed, I bought it on the german ebay for a few dozen of euros. With a little bit of patience it is possible to find it for less than the actual estimation, which goes from 70 to 100 euros.