martedì 30 aprile 2013

Opere d'arte in tasca / Works of art in pocket

Allan Kaprow, Days off. A calendar of Happenings, The Junior Council of the Museum of Modern Art, New York 1970 (immagine dal link)
Anche se Kaprow li pensò come "ausiliari" alla sua attività organizzativa di performance, quindi realizzati con carta comune e senza particolari fronzoli, non smetterò mai di ammirare queste semplici "opere d'arte in tasca", prodotti dell'editoria di nicchia, curati nei dettagli e pensati per essere degli oggetti fuori dal comune.
Questa è una raccolta di 10 Happenings dal formato a calendario, perché si tratta di un elenco delle giornate dedicate a quegli eventi, da lui stesso inventati verso la fine degli anni Cinquanta. Momenti ad alto tasso artistico, ma sempre di svago, divertimento. Ed è per questo che li intitola "days off", momenti di pausa.
Il libro al momento si aggira sui 400-500 euro ed è probabile che salga ancora, assumendo un ruolo centrale nella storia dell'arte. Per una bibliografia completa delle opere di Kaprow consiglio questo bellissimo e documentatissimo libro di Giorgio Maffei, di cui potete sapere di più al link.

Giorgio Maffei, Allan Kaprow. A Bibliography, Mousse Publishing, Milano 2011 (immagine dal link)


Although Kaprow conceived it as an auxiliary piece for his performance activity, so realized with common paper and without other decorations, I can't help but admire these simple "works of art in pocket". Highly qualitative editorial products curated in every detail and conceived to be objects out of common.
This is a calendar shape collection of 10 Happenings, that have been invented for the first time by him at the end of the 50s, listed day per day. His performances were very artistic moments, but also funny and pleasant; therefore he called it "days off".
Currently the book is on sale at 400-500 euros, but probably is going to get higher, assuming an important role in the history of art. For a complete bibliography of his works I suggest this beautiful and very documented book by Giorgio Maffei, about which you can know more at the link.

sabato 27 aprile 2013

Desiderata

Richard Aldrich, Bortolami Gallery, New York 2009 (immagini dal link)

Tra i miei desiderata di questo mese, il primo libro d'artista - definito "non-sense" - dell'artista americano Richard Aldrich, appartenente alla scuderia del magnate londinese dell'arte Charles Saatchi. Il libro,  contenente un saggio di Jay Sanders e 42 illustrazioni a colori, appartiene a quella schiera di pubblicazioni destinate ad aumentare di prezzo se la fama dell'artista dovesse crescere.
Al momento lo si può trovare su vari siti online di usato a 70-100 euro, ma con un pò di fortuna anche a meno.
Per gli interessati all'editoria d'arte, consiglio di dare un'occhiata al sito da cui ho tratto il link del libro, An Art Service. Si tratta di uno straordinario negozio online che mette in vendita ephemera, libri d'artista e riviste di nicchia.
Buoni acquisti!

Richard Aldrich, Future portrait #49, 2003 (immagine dal link)
One of my month's desiderata is this first artist's book - defined "non-sense" - of the american artist Richard Aldrich, who took part of the art magnate Charles Saatchi's group.
The book, containing an essay by Jay Sanders and 42 color illustrations, is one of those that is going to increase its prices if the artist's fame will raise.
Currently you can find it on many online used book sites at 70-100 euros, but with a little bit of fortune also for less than that.

giovedì 25 aprile 2013

Homage to Pasolini

Pier Paolo Pasolini (immagine dal link)
Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta, Garzanti, Milano 1959 (immagine dal link)
Sapremo mai cosa è successo?

Will we know what happened?

mercoledì 24 aprile 2013

Luigi Ghirri al MAXXI di Roma / Luigi Ghirri at the Rome's MAXXI

Aa.vv., Luigi Ghirri, Feltrinelli, Milano 1979 (immagine dal link)

Dal 24 aprile al 27 ottobre al MAXXI di Roma si può ammirare le opere di Luigi Ghirri, tra i fotografi italiani più talentuosi e amati.
La sua è una fotografia di grandi vuoti e silenzi, molto riflessiva e, sebbene il termine sia banale, surreale.
Per l'occasione propongo uno dei suoi più rari cataloghi, edito nel 1979 da Feltrinelli (che ne editerà anche altri, sempre molto ricercati). All'interno, testi dell'autore stesso, del poeta visivo Franco Vaccari e di altri personaggi importanti di quegli anni.
Al momento credo sia in vendita soltanto su Comprovendolibri, ad un prezzo alto, ma ragionato in base alla sua rarità (225 euro).


Luigi Ghirri, Reggio Emilia, 1973, (immagine dal link)
Luigi Ghirri, Lido di Spina, 1973 (immagine dal link)


From april 24 to october 27 at the MAXXI of Rome it is possible to admire the works of Luigi Ghirri, one of the most talented and loved italian photographers.
His photography is made of great silences and emptiness, very meditative and, although the word it's banal, surreal.
For the occasion I suggest one of his rarest catalogues, printed in 1979 by Feltrinelli (which have published other Ghirri's catalogues, rare and sought after too). Inside of the book there are texts of the author himself, of the visual poet Franco Vaccari and of many other important people of that time.
I think that currently there is only one copy on sale at Comprovendolibri, for a high price, but reasonable according to its rarity (225 euros).

martedì 23 aprile 2013

Riflessioni sull'importanza della sovraccoperta / Reflections about the importance of the dust jacket

Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Garzanti, Milano 1957 (immagine dal link)

Dust jacket, anche chiamata "dj" in inglese, la sovraccoperta a partire dal secondo-terzo decennio del Novecento (correggetemi se sbaglio) è diventata parte integrante del libro, arricchendolo e contribuendo a renderlo un oggetto deliziosamente confezionato.
C'è chi snobba l'eccessiva importanza che il collezionista attribuisce alle sovraccoperte, sostenendo che un'opera va assaporata per il suo contenuto e non per il suo aspetto esteriore, criticando il fatto che un libro privo di sovraccoperta venga pesantemente deprezzato dagli antiquari.
Ma, ditemi, cosa sarebbero certi libri senza di loro? Proviamo ad immaginare, per esempio, la prima del Pasticciaccio di Gadda senza la stupenda sovraccoperta illustrata? O Bestie del 900 di Palazzeschi privo del linoleum di Mino Maccari?

Aldo Palazzeschi, Bestie del 900, Vallecchi, Firenze 1951 (immagine dal link)

L'argomento è nato da un aneddoto accaduto da un libraio antiquario, che possedeva due edizioni de Il nome della rosa di Umberto Eco (Bompiani, 1980). Una prima, senza la sovraccoperta, e una ristampa, con la sovraccoperta. A quel punto la domanda ci è sorta spontanea: è possibile fare uno "scambio" affidando alla prima edizione la sovraccoperta della ristampa? 
A prima vista risultavano uguali ma, ben presto, rimanemmo delusi: il talloncino del prezzo della prima - che, a onor del vero, spesso viene tagliato - differisce da quello delle ristampe, probabilmente causato dal successo del libro e quindi da un aumento di prezzo. Dalle 10.000 lire del prezzo della prima edizione, si va a 25.000 lire. Non ho verificato sistematicamente se ciò valga per tutte le case editrici, ma per quanto riguarda la Bompiani il fatto è diffuso (spesso nell'aletta anteriore della sovraccoperta è segnato il numero di edizione).
Da qui, quindi, la riflessione sull'unicità della sovraccoperta, oltre che sulla sua importanza. Da spiegare agli scettici...


The dust jacket, or also called dj, from the 1920-30 (correct me if I'm wrong) has become part of the book, enriching it and making it a deliciously wrapped product.
There is someone who doesn't stand the importance assigned by collectors to dust jackets, saying that a book must be enjoyed for what it contains and not for its external aspects, criticizing the fact that a book without its cover it's worth less than the one with it.
But, tell me, how would the books be without dust jackets? Let's try to imagine the first of the Gadda's Pasticciaccio without its beautiful illustrated cover? Or Palazzeschi's Bestie del 900 without the Mino Maccari's linoleum?
The topic came to my mind when I was with an antiquarian librarian, who was having two Umberto Eco's Il nome della rosa editions (Bompiani, 1980): a first, without the dust jacket, and a reprint, with it. 
So a question came to our minds: can we just "change" covers?
Unfortunatelly we remained disappointed: the price at the cover - although we have to say that usually they cut it off - was different. 10.000 lire was the original price, 25.000 lire the one of the reprints, caused by the success of the book that increased the price.
I didn't verify if this counts for every publishing house, but for what regards Bompiani it happens almost all the time (usually in the front flap of the cover there is the number of the edition).
So, these are my considerations about the dust jacket, which is unique and important. 
Now try to explain to skeptics...

lunedì 22 aprile 2013

Lo sapevate? / Did you know that?

Carlo Dickens, Nicola Nickleby, a cura di Dante Virgili, Capitol, Bologna  1962
Sfogliando alcuni libri a caso, ho trovato il nome di Dante Virgili in veste di traduttore dall'inglese. Si tratta dello stesso Virgili, di cui abbiamo spesso discusso (vedi post1, 2, 3)?

Flipping through the pages of some books I've found Dante Virgili's name as translator from english. Are we talking about the same Virgili, about whom we discussed many times (look the post123)?

giovedì 18 aprile 2013

Il caso di Prodeide. Biografia non autorizzata di Romano Prodi / The case of Prodeide. Biografia non autorizzata di Romano Prodi

Antonio Selvatici, Prodeide. Biografia non autorizzata di Romano Prodi, Il Fenicottero, Bologna 2000 (immagine tratta dal link)

Per "par condicio", caldeggiata da Giuseppe - mio lettore assiduo nonché suggeritore - e relativamente al mio precedente post legato alla bibliografia censurata su Berlusconi, inserisco questa rarità legata all'ex presidente del Consiglio Romani Prodi, uno dei "grande vecchi" di estremo potere in Italia.
Lo faccio anche per sottolineare l'inesistenza, a mio parere, di poteri forti concentrati in un solo versante politico...
Più precisamente si tratta di una biografia "scomoda" stilata dal giornalista Antonio Selvatici che, come si precisa sul blog Perdentipuntocom: "Dopo la sua uscita, per Il Fenicottero, nel 2000, il libro è praticamene out limits da tempo e nessuno lo può reperire." Il punto da tenere in considerazione è, parimenti a quello legato al libro di Berlusconi (Inchiesta sul signor TV), l'inesistenza dell'editore.
Ad una disamina attenta, il libro risulta effettivamente irreperibile e, come il libro su Berlusconi, risulta assente nel catalogo delle Biblioteche Centrali di Roma e Firenze. Per quanto riguarda il sito Anobii, soltanto sette persone possiedono questo testo (la media di un libro popolare, come ho ricordato precedentemente, è di circa 1000 copie possedute).
Non avendo seguito la comparsa del testo per un periodo sufficiente a tributarlo come "irreperibile", mi fido delle opinioni di Giuseppe e mi riprometto di tenerlo d'occhio nella aste...
Se trovate qualche valutazione segnalatemela!


To apply the par condicio, wanted by Giuseppe - my follower and suggester - in relation with my post about Berlusconi's  censured books, I put this rare Romano Prodi's biography, the ex president  and one of the most powerful men in Italy.
I'm doing it also to signify that the power in Italy it's not concentrated in only one political party...
More preciselly it is an unauthorized biography written by the journalist Antonio Selvatici, which - as explains the blog Perdentipuntocom: "After his birth, for the Il Fenicottero press in 2000, has practically become out of limits since a long time and noone can find it." The point to keep in mind, as it is for the Berlusconi's book (Inchiesta sul signor Tv), is the inexistance of the publishing house.
Actually I tried to find it without success and, as it is for the Berlusconi's book, it is not available at the main central libraries of Rome and Florence. For what regards Anobii, only seven people owns it (as I've already said in the past, the average of a popular owned book is about 1000 copies). Personally I didn't follow the history of this book, so I trust Giuseppe and I promise to follow its auctions...
If you find some estimations let's write me!

martedì 16 aprile 2013

Casa di foglie su ebay / Casa di foglie on ebay

Mark Z. Danielewski, House of Leaves, Random House, New York 2000 (immagine tratta dal link)
Attualmente in vendita su ebay la versione italiana di House of Leaves (vedi mio post) ad un prezzo modico, ma secondo me troppo alto per questo libro, poiché si tratta di quella tipologia bibliografica che nel tempo è destinata a diminuire di rarità, con l'affiorare del testo nell'usato e con la probabile diminuzione della sua importanza.
Sono curiosa di vedere come andrà l'asta di questo oggetto tanto ricercato e osannato nel web! 
A titolo di curiosità, ho provato a cercare la copertina della prima edizione originale: la diversità da quella italiana è notevole!

Currently on sale on ebay the italian version of House of Leaves (look at my post) for a moderate price, but to me too high for this book, for this is a text that is destined to become less rare when it will come to re-sell market and when it will become less important.
I'm curious to see how the auction is going to end. On the web it's very sought after and loved book.
Just for fun, I've searched the cover of the original version: it seems very different from the italian one!

lunedì 15 aprile 2013

Ritratto di una città / Portrait of a town

Richard Serra, Galleria La Salita, Roma 1966 (immagine tratta dal link)

Lo scorso weekend sono andata alla mostra Ritratto di una città. Arte a Roma 1960-2001 al MACRO di Roma: gli eventi cruciali della storia dell'arte a Roma dagli anni Settanta agli anni Novanta, rappresentati sinteticamente per decenni.
Inutile dire che ad estasiarmi di più sono stati gli anni Sessanta...
Molti erano i cataloghi che sono riuscita ad accaparrarmi e molti quelli che ancora non ho scovato, incorniciati e appesi alle pareti del museo. Nonché i cosiddetti ephemera: poster e biglietti di invito delle mostre, divenuti  anch'essi oggetto di collezione e spesso unica testimonianza dell'evento.
Per fare un esempio, c'era il raro catalogo della prima personale italiana di Richard Serra, inaugurata il 24 maggio del '66 presso la galleria La Salita. La galleria nel corso degli anni Sessanta ha ospitato molti esordi dei più grandi artisti italiani dell'epoca. Questo piccolo catalogo non viene offerto a meno di 1000 euro (il terzo zero non è un errore!).
Un altro esempio è il catalogo della cruciale mostra 13 pittori a Roma, che nel 1963 ha visto riuniti presso la galleria La Tartaruga i principali artisti romani del tempo, da Franco Angeli a Cy Twombly, Tano Festa, Jannis Kounellis ecc. Il catalogo al momento è in vendita a 150 euro, ma spesso raggiunge cifre più alte.
Infine non mancava, a concludere simbolicamente gli anni Sessanta, il celebre Manifesto funebre di Gino De Dominicis, da molti ritenuto l'opera fondativa dell'arte Concettuale in Italia.
Il poster fu realizzato in occasione della sua personale alla galleria L'Attico di Fabio Sargentini nel 1969.


Gino De Dominicis, Manifesto funebre, Galleria L'Attico, Roma 1969 (immagine tratta dal link)

Sono testimonianze importanti e molto fragili, di una bellezza e modernità disarmanti. Spesso con l'immagine fotografica a fare da protagonista.
Molti di questi, poi, sono stati già da tempo riuniti in un catalogo di carattere storico e riepilogativo dall'antiquario e studioso del libro d'artista Giorgio Maffei, da me spesso citato.

Last weekend I saw the exhibition Ritratto di una città. Arte a Roma 1960-2001 at the MACRO of Rome: all the important events in history of art in Rome from 60s to 90s.
Of course what interested me most was the decade of 60s...
On the walls of the museum there were framed many catalogues I've already have at home and many I wish I can find a day. Moreover, there were also the so-called ephemera: posters and invitation cards that have become a collection object too and that are sometimes the only documentation of the event.
To make an example, there was the rare catalogue of the crucial Richard Serra's first italian solo, organized in may 24 1966 at the La Salita gallery. The gallery has hosted almost every important debut exhibition of the main italian artists of that times. This small catalogue is always offered for more than 1000 euros (the third zero it's not a mistake!).
Another example is the catalogue of the exhibition 13 pittori a Roma that in 1963 (at La Tartaruga gallery) has put together the most important Roman artists of the 60s, from Franco Angeli to Cy Twombly, Tano Festa, Jannis Kounellis etc. The book is currently on sale at 150 euros, but it often reaches higher prices.
To conclude simbolically the 60s, it was also the famous Gino De Dominicis's Manifesto funebre, oftenly defined as a work that marked the birth of the Conceptual art in Italy.
The poster was realized on the occasion of his solo exhibition at the L'Attico gallery of Rome in 1969.
These are extremely important and very fragile documents, of a rare beauty and avant-garde aspect. Often with the image playing the role of the protagonist.
Moreover, many of them were already organized in historicized antiquarian catalogues by the already mentioned artist's book's researcher Giorgio Maffei.

domenica 14 aprile 2013

Live in your head riproposto da Celant a Venezia / Live in your head proposed again by Celant in Venice

Images from the exhibition Live in Your Head. When Attitudes Become Form, Kunsthalle, Bern 1969 (immagine tratta dal link)
La cruciale mostra che segnò la nascita dell'arte concettuale, povera e processuale (per la relativa rarità bibliografica vedi il mio precedente post) verrà riproposta dal 1 giugno da Germano Celant, in collaborazione con Thomas Demand e Rem Koolhaas presso la Fondazione Prada di Venezia (Ca' Corner della Regina).
Noto con soddisfazione la progressiva rivalutazione e storicizzazione dell'arte degli anni Sessanta!

The crucial exhibition that marked the birth of conceptual, Povera and processual art (to know the rarity related to this events, look at my post) will be proposed again at june 1st by Germano Celant, in collaboration with Thomas Demand and Rem Koolhas at the Prada foundation in Venice (Ca' Corner della Regina).
I'm noticing with pleasure that the art of the 60s is graduatelly earning a right revaluation and 
historicization!

mercoledì 10 aprile 2013

Scaffale dei ricercati / Shelf of the sought books

Mark Bowden, Falco nero. Una storia vera di uomini in guerra, Rizzoli, Milano 1999 (immagine tratta dal link)


Attualmente in vendita su Comprovendolibri.it questo raro testo di Mark Bowden. Per la descrizione mi affido direttamente al sito online dell'editore. 

"Il pomeriggio del 3 ottobre 1993, durante la missione umanitaria in Somalia sotto l'egida delle Nazioni Unite, alcuni reparti speciali dell'esercito americano, a bordo di sofisticatissimi elicotteri Black Hawk ("Falco nero"), giungono a Mogadiscio, "la capitale mondiale delle cose andate al diavolo". Il loro compito è catturare due luogotenenti del generale Aidid, uno dei feroci "signori della guerra" che hanno messo a ferro e fuoco la Somalia. 
Quella che, secondo i piani, avrebbe dovuto essere un'azione di poco più mezz'ora si trasforma ben presto - quando un Black Hawk viene abbattuto da un lanciarazzi e una folla ostile circonda i soldati - nel più grave scontro a fuoco in cui si siano trovati coinvolti gli americani dai tempi della guerra del Vietnam: dopo quindici ore di feroce corpo a corpo, 18 soldati americani restano uccisi, più di 70 feriti, e i somali lasciano sul terreno 500 morti e più di un migliaio di feriti. 
Il resoconto di Mark Bowden, basato sulle interviste a protagonisti di entrambi i fronti e su documentazioni riservate come il video militare girato dagli elicotteri-spia, è uno straordinario reportage minuto per minuto che sembra la sceneggiatura dell'avvincente film d'azione in cui Falco nero è destinato a trasformarsi." (l'articolo continua al link della didascalia)

Currently on sale at Comprovendolibri.com this rare Mark Bowden's book. For the description I report the one by the editor, translated by me (it continues online at the image's subtitle).

"In the afternoon of october,3 1993, during the humanitarian mission in Somalia under the United States's control, some special departments of the american army went with some sophisticated helicopters called Black Hawks to Mogadishu, the "world capital of the lost things". Their mission was to capture two lieutenants of the general Aidid, one of the wild "men of the war", who has attacked Somalia.
According to the plans the fight must have last less than half an hour, but in fact it has transformed - when a Black Hawk has been shot down by a rocket launcher and the hostile mass has surrounded the soldiers - in one of the worst battles America has ever seen since Vietnam.
After fifteen hours of fighting, 18 American soldiers died and 70 were injured; Somalis had 500 victims and more than thousand injured.
Mark Bowden wrote about this event like an extraordinary reportage hour by hour and based on interviews made to both protagonists of the sides and on reserved documentations like the video taken by spy helicopters. It really seems like a movie, to which Falco nero was destined to become."

Canetti passando per Magris / About Canetti through Magris

Claudio Magris, Danubio, Garzanti, Milano 1986 (immagine tratta dal link)

Finalmente sono riuscita a metter mano su uno dei tanti libri "di futura lettura" che conservavo sugli scaffali di casa. Del resto anche un nome illustre come Umberto Eco, alla domanda se avesse letto tutti i libri che possiede, rispondeva ironicamente "No, questi sono quelli ancora da leggere. I già letti li butto." (non ricordo di preciso la citazione!)
Ho iniziato Danubio di Claudio Magris, un libro che ho sentito nominare fin dal liceo e che mi sono sempre ripromessa di leggere. Nel libro, attraverso l'espediente del viaggio immaginario lungo il Danubio, lo scrittore intreccia storia, letteratura e aneddotica legata ai luoghi percorsi, in un saggio impegnativo, ma intenso.
Ad un certo punto, Magris racconta di quando visitò la casa dello scrittore Elias Canetti, autore del grandioso Auto da fè, tanto citato dai bibliofili perché incentrato sulla figura di un collezionista folle, che al termine del racconto muore nelle fiamme assieme alla sua biblioteca. 
La casa si trova a Rusa in Bulgaria e Magris racconta di esser riuscito a visitarla grazie al direttore dei musei cittadini, Stojan Jordanov. La trova zeppa di oggetti di ogni genere, tra cui anche "un giovane De Sica dal sorriso conquistatore" (p.381).
Dal racconto traspare l'ammirazione di Magris nei confronti dello scrittore, soprattutto del suo Auto da fè, commentato in questi termini: "Quel libro impossibile e spigoloso, che non concede nulla e non si lascia assimilare dall'istituzione culturale, è la grottesca parabola del delirio dell'intelligenza che distrugge la vita, il terribile ritratto della mancanza d'amore e dell'abbagliamento (...) " (p.382)
L'attenzione in merito a questo testo però non trova riscontro nel collezionismo: la prima edizione italiana è reperibile a pochi euro. Per quanto riguarda, invece, la prima di Danubio si nota una valutazione abbastanza consona, ma il testo non è molto ricercato.


Elias Canetti, Auto da fè, Garzanti, Milano 1967 (immagine tratta dal link)

Finally I've had time to start one of my books that I managed to read and that was staying on my shelf since a long time. 
Actually also a master like Umberto Eco, when asked if he red all the books in his library, used to answer ironically: "No, these are the ones if have to read soon. I use to throw away the already red books." (I can't remember the exact quotation).
I've started Claudio Magris's Danubio, a book that, through the expedient of an imaginary trip along the river Danube, talks about history, literarure and anecdotes related to the places he visited, in a very demanding but intense essay.
In a passage of the book he also writes about when he visited the Elias Canetti's house, the author of the great Auto da fè, often mentioned by bibliophiles, because talks about a maniacal book collector, who at the end of the story dies in the fire together with his library.
The house is located in Rusa (Bulgaria) and Magris tells that he had the permission to visit it thanks to the director of the town museums, Stojan Jordanov. He found it full of objects of all types, like for example a "young De Sica with a seducing smile"(p.381).
The author's admiration for Canetti is perceivable, especially for his Auto da fè, commented by him this way (i report the italian version without translating it) : "Quel libro impossibile e spigoloso, che non concede nulla e non si lascia assimilare dall'istituzione culturale, è la grottesca parabola del delirio dell'intelligenza che distrugge la vita, il terribile ritratto della mancanza d'amore e dell'abbagliamento (...) " (p.382) 
The attention to this text unfortunatelly doesn't coincide with collector's desires: the first italian edition is available for a few euros. For what concerns Danubio, we can register a quite appropriate valuation, but the book is not sought after.

martedì 9 aprile 2013

Investimenti / Investments

Flavio Favelli, The book by Flavio Favelli, Fine Arts Unternehmen, Zurigo 2003 (immagine tratta dal link)
Tempo di Biennale, tempo di investimenti.
Attendo con ansia le novità, soprattutto le opere di Flavio Favelli, artista fiorentino che piano piano si sta guadagnando una porzione abbastanza ampia di pubblico. Numerosi sono i suoi collezionisti sia in Italia che all'estero.
Per chi non avesse la possibilità di acquistarne le opere, o per chi preferisse ad ogni modo la creazione in cartaceo, consiglio di rivolgere l'attenzione ai suoi libri d'artista, come questo. 
Il libro è edito dalla Fine Arts Unternehmen, casa editrice svizzera che dal 1999 si occupa della promozione di artisti emergenti, pubblicando libri di qualità ed organizzando mostre ed eventi.

(immagine tratta da Exibart.com)
Al momento credo che il libro sia fuori commercio, ma ci sono delle copie in Internet che vanno dai 25 ai 75 euro.
A mio avviso, un ottimo investimento.

Flavio Favelli, Moro alla TV, 2013 (immagine tratta da Artribune.com)


Flavio Favelli, Blue Willow, 2013 (immagine tratta da Artribune.com)

Time for Biennale, time for investments.
I really cant't wait to see the new entries, especially the works by Flavio Favelli, a Florentine artist who is earning with time quite a fame. Numerous are collectors of his works in Italy and around the world.
For those who haven't enough possibilities to buy some of his works, or for those who anyway prefer creations on paper, I suggest to pay attention to his artist's books, like this one.
The book has been published by Fine Arts Unternehmen,a Swiss press that till 1999 is promoting emergent artists, publishing quality books and organizing exhibitions and events.
I think that at the moment the book is out of print, but there are some copies on the Internet that go from 25 to 75 euros.
To me, a good investment.

lunedì 8 aprile 2013

Un bell'articolo sul blog di Roberto Alfatti / A beautiful article from the Roberto Alfatti's blog


Giuseppe Lo Presti, Il cacciatore ricoperto di campanelli, Mondadori, Milano 1990 (immagine tratta dal link)
Roger Nimier, Giovani tristi, Edizioni dell'Albero, Torino 1966 - prima ed.1964 (immagine tratta dal link)
Se non l'avete ancora fatto, leggete l'articolo "Questi libri maledetti salvati dai remainders" di Pierluigi Biondi, apparso su Il Secolo d'Italia nel giugno del 2007 e riportato da Roberto Alfatti sul suo blog L'eminente dignità del provvisorio
Si parla del "libro fantasma" di Günter Grass (Il tamburo di latta) edito per errore da Bompiani nel 1962 e mai giunto in libreria, de La distruzione di Dante Virgili, de Il cacciatore ricoperto di campanelli di Lo Presti - segnalatomi tempo fa da un lettore - e anche di un libro che non conoscevo: Giovani tristi di Roger Nimier, introvabile in entrambe le edizioni. Ne sapete qualcosa?

If you haven't done it yet, read the article "Questi libri maledetti salvati dai remainders" by Pierluigi Biondi, appeared on the magazine Il Secolo d'Italia in june 2007 and reported by Roberto Alfatti on his blog L'eminente dignità del provvisorio.
Talks about the Günter Grass phantomatic book, Il tamburo di latta, printed by Bompiani 1962 by mistake and never went to bookshops, about Dante Virgili's La distruzione, about Lo Presti's Il cacciatore ricoperto di campanelli - suggested to me by a reader - and also about a book I've never heard of: Giovani Tristi by Roger Nimier, unreachable in both editions. Do you know something about?

venerdì 5 aprile 2013

Un ricercato di Lucio Fontana / A sought book by Lucio Fontana

Lucio Fontana. 20 disegni con una prefazione di Duilio Morosini, Edizioni Corrente, Milano 1940 (immagine tratta dal link)
Propongo qui un prezioso e molto precoce testo di Lucio Fontana, abbastanza ricercato e valutato. Si tratta della prima pubblicazione ad affiancare la rivista Corrente, fondata da Ernesto Treccani nel 1938 (per saperne di più vedi l'articolo su Maremagnum).
Penso sia emozionante possedere un cimelio di un artista, la cui fama a quella data non è ancora stata raggiunta e l'acerbità è percepibile.

I propose this precious and very early text by Lucio Fontana, quite sought after and valued. It's the first book that follows the magazine Corrente, founded by Ernesto Treccani in 1938 (to know more look the article on Maremagnum).
I find excting having a book by an artists, whose fame at that time was not reached yet, and whose immaturity is still perceivable.

La ricontestualizzazione di Hans-Peter Feldmann / The Hans-Peter Feldmann's recontextualization

Hans-Peter Feldmann, Der Überfall, Hake, Cologne 1975 (immagine tratta dal link)
Quando l'arte ammalia.
L'anno scorso ho visitato per la prima volta l'Hangar Bicocca di Milano, immmenso spazio espositivo che ospita mostre temporanee di artisti di respiro internazionale. 
In quell'occasione vi erano i noti enormi grattacieli di Anselm Kiefer - artista importantissimo di cui scriverò in futuro - e un'installazione di Hans-Peter Feldmann, artista tedesco maestro della "rielaborazione" e "ri-presentazione". Come afferma Renato Diez nell'ultimo numero di Arte: "Feldmann riproduce, decontestualizzandole, le immagini che ruba un pò ovunque, in riviste, libri, francobolli e cartoline." (p.40) 
L'installazione consisteva in un tavola di circa 3 metri su cui vi erano dei giocattoli trovati dai robivecchi, disposti su dei dischi roteanti. Una lampadina illuminava dal basso questi oggetti e proiettava le immagini ottenute su un muro. La musica ad accompagnare il tutto creava un'atmosfera irripetibile.
Ne uscii estasiata e desiderosa di scoprire qualcosa di più in merito a questo artista. Come questo libro d'artista degli anni Settanta, edito in 350 copie e stampato in off-set, riportante alcune fotografie tratte da vari giornali che davano la notizia di una rapina a cui l'artista ha assistito.
Il libro raggiunge quotazione a tre zeri, anche se non è raro, ed è incluso nell'elenco dei libri d'artista più importanti stilato dallo studioso Giorgio Maffei, di cui vi ho già parlato più volte (in Il Libro d'artista, Edizioni Sylvestre Bonnard, Cremona 2003, p.14).


Hans-Peter Feldmann, Shadows, Hangar Bicocca, Milano 2012 (immagine dal mio archivio)

When art charms.
Last year I saw for the first time the Hangar Bicocca gallery in Milan, a huge space that hosts temporary exhibitions by important international artists.
On that occasion there were the famous enormous Anselm Kiefer's skyscrapers - a very important artists about whom I will write in future - and an installation by Hans-Peter Feldmann, a German artists very able with the "re-elaboration" and "re-presentation". As says Renato Diez in the last issue of Arte: "Feldmann reproduces, decontextualizing them, the images he uses to steal from everywhere, magazines, books, stamps and postcards." (p.40)
The installation was based on a table of about 3 meters on which there were old toys, found on re-sell markets, put on rotating disks. A light was illuminating these objects, projecting their images on the wall. The music on background was completing a unique athmosphere.
I went out delighted and with the desire to discover more about this artist. Like this artist's book from 70s, printed in 350 copies with the off-set technique, reporting some photographs taken by a newspapers, which were reporting the news about the hold-up Feldmann witnessed.
The estimation of the book reaches three zeros, even though it's not rare, and has been included in the Giorgio Maffei's list of the most important artist's books (about him I've already wrote many times; in Il Libro d'artista, Edizioni Sylvestre Bonnard, Cremona 2003, p.14).

giovedì 4 aprile 2013

La grande famiglia di Massimo Gatta / Massimo Gatta's La grande famiglia

Massimo Gatta, La grande famiglia. Storie di editoria e bibliografia, Biblohaus, Macerata 2012 (immagine tratta dal link)
Ho appena iniziato questo nuovo libro di Massimo Gatta, massimo esperto di editoria e bibliografia, edito da una delle mie case editrice preferite, la Biblohaus, che a cadenza varia fa uscire anche una rivista (Cantieri) dedicata alla bibliofilia.
In realtà il libro non propone nulla di "nuovo": testi apparsi precedentemente su varie riviste, come Charta, o tratti da vecchie intervisteMa la brevità e la varietà degli argomenti trattati lo rende godibilissimo. 
Particolarmente interessante mi è parso il capitolo sull'editoria clandestina ai tempi del fascismo studiata, tra gli altri, da Giampiero Mughini - a cui mi piacerebbe dedicare qualche post - , ma anche, nello specifico, un'osservazione di Gatta in merito al "linguaggio universale" in uso tra i bibliofili: "Tempo fa un giornalista di Repubblica si stupiva - in suo articolo - che Marcello Dell'Utri avesse recensito positivamente su L'Esopo un libro "nemico" di Oliviero Diliberto. In quell'occasione le sfuggiva forse che quel linguaggio universale, di cui sopra, era parlato da entrambi."(p.35)
E' proprio vero: la passione per i libri accomuna persone di ideologie e provenienze completamente differenti, e questo è, a mio avviso, uno dei fatti più straordinari.

I've just started this new book by the expert of bibliography and publishing Massimo Gatta. The book was printed by one of my favourites publishing houses, Biblohaus, which has also a magazine dedicated to bibliophilia, called Cantieri (it comes out with a various cadence).
In fact the book is not offering new topics; just already appeared texts in magazines, like Charta, or taken by old interviews. But the fact that are short and various makes the reading very pleasant.
I've found particularly interesting the chapter about the clandestine publishing during the Fascism, researched by Giampiero Mughini, about which I'm going to write in future. But also an observation by Massimo Gatta about the "universal language" used by bibliophiles: "Some time ago a journalist of the Repubblica was surprised - in an article - about a Marcello Dell'Utri's positive review on L'Esopo of an Oliviero Diliberto's "enemy" book. On that occasion she was missing that this universal language, was spoken by both of them." (p.35)
Really is true: the passion for book brings together people from totally different positions and ideologies and that is, to me, one of the most extraordinary things.


mercoledì 3 aprile 2013

La febbre dei libri di Vigevani / Vigevani's La febbre dei libri

Alberto Vigevani, La febbre dei libri. Memorie di un libraio bibliofilo, Sellerio, Palermo 2000 (immagine tratta dal link)

Il collezionista di rarità novecentesche Giampiero Mughini lo definisce "imperdibile" per chi, come me e voi lettori, si definisce in qualche modo "bibliofolle".
Oliviero Diliberto, altro maestro del collezionismo di libri rari, lo cita nel suo appassionante La biblioteca stregata: tracce dei libri di Theodor Mommsen in Italia (Robin, Roma 2003, p.36), di cui magari un giorno parlerò.
In una parola, La febbre dei libri dell'editore e libraio antiquario milanese Alberto Vigevani è una vera preziosità.
Per quanto mi riguarda, è stato uno dei libri che mi ha "formata" e portata ad appassionarmi in questa misura al collezionismo librario. Devo ammettere che conservo una copia del libro fittamente sottolineata e annotata, che rileggo quando mi ricordo di qualche aneddoto.
La febbre dei libri è un testo stampato un anno dopo la morte dell'autore, che nel corso della sua vita pubblicò opere che esulano pressoché totalmente dall'argomento trattato in questo libro. Vigevani qui parla della sua esperienza di libraio antiquario, occupazione che lo portò a viaggiare molto, soprattutto a Parigi, alla ricerca di libri rari. Sempre con grande entusiasmo e sempre, o spesso, con esiti fortuiti.
Le persone che lo conobbero sicuramente avranno atteso questo libro con ansia, e sono certa che non sono rimasti insoddisfatti!

The collector of 90s rarities Giampiero Mughini has defined it "not to miss" for those, like me and you readers, describe themselves "crazy for books".
Oliviero Diliberto, another master of rare books's collecting, has mentioned it in his exciting La biblioteca stregata: tracce dei libri di Theodor Mommsen in Italia (Robin, Roma 2003, p.36), about which I am going to write in future.
In a word, La febbre dei libri of the Milanese editor and antiquarian bookseller Alberto Vigevani is a real precious thing.
For what concerns my case, it has "formed" me and took me to the world of book collecting. I have to admit that I have a furiously underlined and annotated copy that I use to re-read when an anecdote comes to my mind.
La febbre dei libri is a book published a year after the author's death and it is totally different from the other books he has published during his life. Vigevani here talks about his experience as antiquarian bookseller, when he used to travel a lot, especially in Paris, searching enthusiastically for rare books and always, or at least often, coming back home with trouvailles.
I'm sure that all the people who knew Vigevani, were expecting this book impatiently and I'm sure that they didn't remain disappointed!

martedì 2 aprile 2013

Aggiornamento sui rari di Bukowski / Update about Bukowski's rare editions

Charles Bukowski, Storie di ordinaria follia, Feltrinelli, Milano 1975 (immagine tratta dal link)
Mi ero ripromessa di studiarmi la bibliografia italiana di Bukowski e riportarne le rarità... (vedi precedente post). A quanto sembra, non è un autore molto ricercato e l'unica edizione in un certo senso più "rara" e quotata è Storie di ordinaria follia. Libro famosissimo e citatissimo, sicuramente entrerà presto a far parte di quei libri, che hanno formato una "certa" generazione.
Siete d'accordo? Attendo commenti e suggerimenti in merito ad altre sue rarità!

I promised to research about the Bukowski's italian bibliography and write about his rarities... (look at the post) but it seems that it is not a very sought after author and that the only somehow more "rare" edition is Storie di ordinaria follia. Very famous and quoted, this book will soon become one of the ones that "formed" a certain generation.
Do you agree? I'm aspecting from you comments and suggestions about his rarities!