Un'immagine della sala dedicata alla Ricerca (immagine tratta dal link) |
Il Mart di Rovereto è uno dei pochi musei somiglianti al modello d'oltreoceano. Architettonicamente accattivante, spazioso e con una grande attenzione verso il contemporaneo. Inoltre è dotato di un'ottima e ben fornita biblioteca.
Ricordo quando vi passai delle giornate di ricerca per la mia tesi di laurea, incentrata sul libro d'artista: quasi tutta la bibliografia che mi serviva era conservata all'interno. Un fatto davvero straordinario per una biblioteca italiana, soprattutto di proprietà di un museo.
Ricordo quando vi passai delle giornate di ricerca per la mia tesi di laurea, incentrata sul libro d'artista: quasi tutta la bibliografia che mi serviva era conservata all'interno. Un fatto davvero straordinario per una biblioteca italiana, soprattutto di proprietà di un museo.
Ora il Mart ha una nuova direttrice, Cristina Collu, una giovane e capace ragazza che si è messa subito al lavoro e ha avviato un programma di rinnovamento degli spazi (e del sito online), con il futurismo come "colonna portante della collezione", come spiega Giulia Galassi in un recento articolo sul museo.
Confesso di non essere ancora riuscita ad andare a vederlo, ma dalle immagini sembra molto interessante!
Un aspetto che mi ha colpita è l'allestimento della sala dedicata alla Ricerca: vecchi cataloghi di mostre ancora incartati sono sistemati in pile ai bordi della stanza, pronti per essere raccolti e portati a casa liberamente. Un'idea nuova, che permette di liberarsi dei rimasugli di magazzino promuovendo nel mondo l'immagine del museo. Un catalogo potrebbe essere, ad esempio, raccolto da un direttore di un'istituzione straniera e figurare così nella sua collezione o, magari, da un giovane studente che lo scambierà con i compagni di corso.
Mart, Museum of Modern Art, Rovereto (immagine tratta dal link) |
Cristina Collu (immagine tratta dal link) |
The Rovereto's Mart is one of a few museums looking like the Americans. Charming architecture, very spacious and with a big attention to the contemporary art. Moreover it has a good and equipped library.
I remember spending entire days researching for my graduation work, based on the artist's book: almost every book I needed was available in it. Quite unusual for an italian library, especially if part of a museum.
Now the Mart has a new director, Cristina Collu, a young and able girl who was immediatelly started to work for the institution, with a renovation program of the spaces (and also of the website), putting the futurism on the center of the collection, as Giulia Galassi explains in a recent article about the museum.
I must confess that I haven't seen it yet, but in the pictures it seems very interesting!
What surprised me more, was the room dedicated to the research (called Ricerca): old exhibition catalogues, still wrapped, are left on the floor next to the walls, available for those who want to catch and take them home. A new idea that helps to rid old remainders and, at the same time, to promote in the world the museum's image. A catalogue may be, for example, picked up by a professor of a foreign insitution and so become part of its collection or, maybe, by a young student who may share it with his classmates.
Now the Mart has a new director, Cristina Collu, a young and able girl who was immediatelly started to work for the institution, with a renovation program of the spaces (and also of the website), putting the futurism on the center of the collection, as Giulia Galassi explains in a recent article about the museum.
I must confess that I haven't seen it yet, but in the pictures it seems very interesting!
What surprised me more, was the room dedicated to the research (called Ricerca): old exhibition catalogues, still wrapped, are left on the floor next to the walls, available for those who want to catch and take them home. A new idea that helps to rid old remainders and, at the same time, to promote in the world the museum's image. A catalogue may be, for example, picked up by a professor of a foreign insitution and so become part of its collection or, maybe, by a young student who may share it with his classmates.
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