lunedì 31 dicembre 2012

Rachel Feinstein alla Gagosian di Roma

Una veduta della mostra alla Gagosian Gallery di Roma (immagine tratta dal link)
Rachel Feinstein, la talentuosa scultrice americana moglie del non meno famoso pittore John Currin, espone alla Gagosian Gallery di Roma le sue straordinarie sculture, accompagnate da dipinti sullo sfondo. 
Come scrive Michele Luca Nero su Artribune: "Creando un racconto site specific in un impressionante panorama romano, dal rinascimento al barocco, molto caro al suo immaginario fiabesco metatemporale."
Già dieci anni fa, quando lessi di lei su una rivista, mi colpì la sua grande personalità e la sua capacità di essere interdisciplinare, che evoca il passato rimanendo ancorata al presente.


Un'immagine di Rachel Feinstein davanti a un suo dipinto (link)
La collaborazione di Rachel Feinstein con Marc Jacobs, lo stilista grande appassionato, nonché collezionista, di arte contemporanea (immagine tratta dal link)
The talented american sculptor Rachel Feinstein, the wife of the no less famous painter John Currin, is exhibiting at the Gagosian Gallery in Rome her extraordinary sculptures, with her paintings on the background.
As Michele Luca Nero said on Artribune: "Creating a site specific narration in an impressing roman landscape, from the Renaissance to the Baroque, in tune with her fairytale meta-temporary world."
Ten years ago, when I red about her on a magazine, I've appreciated her great personality and her capacity to be inter-disciplinary, evoking the past while remaining firmly anchored in the present.

Il mio libro "del momento"

Andrea Scanzi, Elogio dell'invecchiamento. Viaggio alla scoperta dei dieci migliori vini italiani (e di tutti i trucchi dei veri sommelier), Mondadori Strade Blu, Milano 2007 (immagine tratta dal link)
Il libro del momento. La "fissa". Tutti gli appassionati di libri hanno il proprio libro del momento. Quello che li ha colpiti, ossessionati, soprattutto se non sono riusciti ad averlo immediatamente, subito dopo esserne venuti a conoscenza.
Il mio libro del momento è un volumone che ho scoperto per caso, seduta ad aspettare su una poltroncina nella celebre mecca romana della gastronomia di qualità, Eataly.
L'ho preso in mano perché tra i vari libri dedicati a cibo e bevande spiccava per diversità di collana: le Strade Blu Mondadori, solitamente destinate a testi di narrativa. E in effetti un ché di narrativo ce l'ha.
Sto parlando di Elogio dell'invecchiamento di Andrea Scanzi; un libro che tratta di vini in maniera nuova, con intelligente ironia, buon gusto e grande cultura, aggiungendo qua e là citazioni letterarie, musicali e filmografiche di nicchia. Mai avrei pensato di imparare così tanto sui vini con tale facilità!
Un libro che pensavo di riuscire a reperire nell'immediato e che invece sono stata costretta, mio malgrado, ad acquistare in formato e-book, rimanendo con la speranza di trovarlo in formato cartaceo prima o poi.
Godibilissimo e assolutamente consigliabile!

The book of the moment. The obsession. All book-lovers have their own book of the moment. The one that surprised them, especially if they weren't able to find it immediately after knowing it was existing.
My book of the moment is a big book I've found by chance, when I was waiting seated on a sofa in the famous roman quality-food mecca called Eataly.
I've picked it up because it was different from the other food and wine books: the book series was the Mondadori's Strade Blu, usually dedicated to fictions. Actually this book has something to do with fiction.
I'm talking about Andrea Scanzi's Elogio dell'invecchiamento, a book that talks about wines in a new way, with a bright irony, good taste and great culture, adding specialized quotations from literature, music and films. I never thought I could learn so much with such ease!
A book I thought It was easy to find, but it wasn't and unfortunately I had to buy the e-book, hoping to find one day a paper edition.
A very pleasant reading, absolutely to suggest! 

domenica 30 dicembre 2012

Segnalazione "prima" di Beckett

Riprendendo il discorso di un post di qualche mese fa su Samuel Beckett, segnalo a tutti quelli che l'hanno letto con attenzione (cogliendo l'occasione per ringraziarli) la recente messa in vendita del testo Molloy - Malone muore - L'Innominabile (Sugar & co., Milano 1965). 
Il libro è offerto a 70 euro, un prezzo piuttosto alto - ma non irragionevole per gli appassionati di Beckett - dalla Libreria ESP di Roma, tramite l'ottimo sito web di libri usati Maremagnum, rinnovato di recente. Ho visitato personalmente la libreria, che si trova alla fine dell'interminabile Via Conca d'Oro, e devo ammettere che è meritevole di una capatina, pur non offrendo una vastissima selezione di libri.
Vista l'occasione, aggiungo un piccolo inciso di curiosità, allacciandomi alla questione della coincidenza di eventi nel 1989: Beckett scompare proprio in quell'anno!

Recalling what I said in a post a couple of months ago about Samuel Beckett, I want to inform all the people who red it with attention (and I want thank them) that recently a librarian offered for sale the book Molloy - Malone muore - L'Innominabile (Sugar & co., Milano 1965).
Its price is 70 euros, quite high but not unreasonable for those who love Beckett. The seller is an antiquarian library called Libreria ESP in Rome, putting it for sale through the good used-books website Maremagnum, which have been recently renovated. I've personally saw the library, located in the endless Via Conca d'Oro and I have to admit that It's worth a visit, although it doesn't have a wide selection of books.
To conclude, I add a small curiosity note, recalling the discussion about the coinciding events in 1989: Beckett died in that year!

venerdì 28 dicembre 2012

Facile di Paul Éluard

Facile, poémes de Paul Éluard, photographies de Man Ray, G.L.M., Paris 1935 (immagine tratta dal link)
(immagine tratta dal link)
Ieri sera ho ricevuto la consueta mail di uno dei migliori siti online dedicati alla compravendita di libri usati, Abebooks, che informa gli iscritti sui 10 libri più cari venduti nell'anno che sta volgendo al termine (l'elenco è disponibile anche online, al link). 
Quello che più mi ha colpita, e che non a caso si trova al primo posto, è il poema erotico Facile. Il testo è stato scritto dal poeta surrealista Paul Éluard in onore della della moglie Nusch, allora musa di molti artisti, tra cui Picasso che la ritrasse svariate volte.
Come scrive Abebooks: "Facile è una delle icone dei libri francesi di fotografia degli anni '30 dello scorso secolo. Un punto di riferimento e fonte di ispirazione per diverse generazioni di disegnatori grafici. Frutto della collaborazione tra l'artista Man Ray e il poeta Paul Éluard, l'opera raccoglie 12 poesie accompagnate da 12 eliografie concentrate sulla figura di Nusch Éluard, musa ispiratrice e moglie del poeta."
Il libro è stato venduto a 5.672 euro e attualmente un'altra copia è in vendita a 5000 presso il libraio antiquario parigino J.-F. Fourcade (rue Beautreillis, 3).
Per saperne di più in merito a questo strepitoso risultato di tre menti creatrici, consiglio il testo Surrealism and the book di Renée Riese Hubert (University of California Press, Berkeley 1988).

Pablo Picasso, Nusch Éluard, olio su tela, 1938 (immagine tratta dal link)
Un'altra foto di Nusch (immagine tratta dal link)
Last evening I've received the usual email from one of the best websites dedicated to used books, Abebooks, which was informing the members about the 10 most expensive books sold in the past year (the list is available online at the link).
What surprised me most, and which is of course at the top of the list, is the erotic poem Facile. The text was writed by the surrealist poet Paul Éluard for his wife Nusch, many artists' muse, like for example Picasso who made a lot of portraits of her.
As Abebooks says: "Facile is one of the icons of french photography books from the Thirties. A reference point and inspiration for many generations of graphic designers. The work is the result of the collaboration between Man Ray and Paul Éluard and it includes 12 poems with 12 heliographs concentrated on the Nusch Éluard's figure, muse and poet's wife."
The book was sold for 5.672 euros and at the moment there is another copy on sale for 5000 by the antiquarian librarian J.-F. Fourcade based in Paris (rue Beautreillis, 3). 
If you want to know more about this extraordinary book, I advice the text Surrealism and the book by Renée Riese Hubert (University of California Press, Berkeley 1988).

mercoledì 19 dicembre 2012

Scaffale dei ricercati

John  Cage, Silenzio, antologia da "Silence" a "Year from Monday", a cura di Renato Pedio, Feltrinelli, Milano 1971 (immagine tratta dal link)
Attualmente in vendita soltanto su Librirari.it a 130 euro.

martedì 18 dicembre 2012

Riflessioni attorno a un testo molto recente


William Gaddis, Le perizie, Mondadori, Milano 1967, vol. I/II (immagine tratta dal link)

William Gaddis, Le perizie, Mondadori, Milano 2000, II voll. (immagine tratta dal link)

Qualche settimana fa ho seguito l'asta su ebay della seconda edizione de Le perizie (titolo originale The Recognitions, 1955) di William Gaddis, edita da Mondadori nella collana Oscar nel 2000. Il libro, in entrambe le edizioni, al momento è difficilmente reperibile e infatti non ho potuto credere ai miei occhi alla visione del prezzo di aggiudicazione: circa 110 euro battuti a suon di offerte!
La vicenda mi  ha riportata così ad una frase di qualche anno fa pronunciata da un editore di mia conoscenza, appassionato di collezionismo librario: bada bene che ormai i libri moderni spesso superano per quotazioni folli il mercato dei libri antichi!
Una considerazione forse banale tra i connoisseurs, ma spesso sconosciuta ai più, che quando si ritrovano in casa libri come questo non ne colgono l'importanza, spesso data - come in questo caso - da questioni di irreperibilità. Vi è mai capitato di assistere ad una scena, in una libreria qualsiasi di usato, in cui una persona cerca di proporre al librario di acquistare vecchie e obsolete enciclopedie o "libri pesanti" pensando che siano questi a "valere davvero"?
Beh, vi posso assicurare che capita molto spesso...

William Gaddis, The Recognitions, Harcourt, Brace Company, New York 1955 (immagine tratta dal link)

In merito a Le perizie avevo già letto da qualche parte - non ricordo dove - come di un libro di fondamentale importanza. Riconosco di saperne poco, ma sono sicura che prima o poi mi capiterà in mano, forse nell'edizione Alet che dovrebbe uscire presto (e che sicuramente abbasserà notevolmente la quotazione delle due edizioni precedenti).

About a week ago I've followed the auction on ebay of the second edition of William Gaddis Le perizie (The Recognitions, 1955), printed by Mondadori, Oscar series, in 2000. The book in both editions is actually out of print and it is hardly reachable. Therefore I was quite surprised when I saw the final hammer price: about 110 euros!
The fact have brought me to what an editor, book collecting lover, friend of mine said to me years ago: modern books are actually overtaking antiquarian books in crazy evaluations!
A consideration which may appear banal between the connoisseurs, but which is often unknown by most of people, who usually, when they find out they have a book like that, really don't know its importance (which is usually, as in our case, given by the unavailability of the book).
Have you ever seen someone offering to the bookseller some old and obsolete encyclopedias or "heavy books" thinking they are "really valuable"?
I can guarantee it happens very often...
About Le perizie I've red about somewhere, I don't remember where, as a foundamental book. I admit that I don't know a lot about, but I'm sure I will have it soon, maybe in the coming soon Alet edition (which for sure will decrease the price of the two past editions).

lunedì 17 dicembre 2012

Il fondamentale Opera aperta di Umberto Eco

Umberto Eco, Opera aperta: forma e indeterminazione delle poetiche contemporanee, Bompiani, Milano 1962 (immagine tratta dal link)

Quando si parla di bibliofilia il nome di Umberto Eco è d'obbligo.
Semiologo, romanziere, critico, bibliofilo collezionista di libri antichi legati al tema del "falso" (vedi U.Eco, Non sperate di liberarvi dei libri, Bompiani, Milano 2009), Eco, con il suo inconfondibile stile lucido e velato di intelligente ironia, ha saputo variare i campi di interesse in molteplici direzioni.
Questo post è dedicato ad uno dei suoi primi successi: il testo critico Opera aperta, in parte uscito con il titolo "L'Informale come opera aperta" sulla rivista Il Verri nel 1961 (n.3, pp.98-127).


Jean-Claude Carrière, Umberto Eco, Non sperate di liberarvi dei libri, Bompiani, Milano 2009 (immagine tratta dal link)

La nozione di "opera aperta" messa a punto da Eco intende interpretare molte tendenze artistiche e letterarie di quegli anni ponendosi, a detta di uno dei più rispettabili interpreti odierni della neo-avanguardia, il Prof. Marco Rinaldi (oltre alla docenza, collaboratore dell'Archivio Gastone Novelli di Roma e autore di Strappare il mondo al caso. Comunicazione estetica e neoavanguardia in Italia 1956-1964, Bagatto, Roma 2008), come una sorta di vera e propria teoria "scientifica".


Marco Rinaldi, Strappare il mondo al caso. Comunicazione estetica e neoavanguardia in Italia 1956-1964, Bagatto, Roma 2008 (immagine tratta dal link)

Il concetto è ad esempio applicabile alla poesia visiva, che secondo Eco assumerebbe i connotati di "opera aperta" nel suo accostamento inconsueto di parole e lemmi, la cui interpretazione è consegnata al caso (a seconda del verso in cui stiamo leggendo il testo o le associazioni mentali che ci guidano). La poesia visiva, quindi, conterrebbe molti "campi di accadimento", campi di possibilità con molteplici opportunità interpretative, che intendono "specificatamente stimolare il mondo personale dell'interprete". Il critico però avverte: l'artista o lo scrittore deve fare attenzione al "delicato equilibrio di un minimo ordine consentibile con un massimo disordine" (Opera aperta, pp.158; 151).
Arrivando al testo in termini collezionistici, si può notare come si trovi ancora ad un prezzo ragionevole, dovuto alla facilità di reperimento del libro. Tuttavia c'è qualche libraio, soprattutto statunitense, che crede nella sua importanza e lo offre a più di mille euro (vedi il link dell'immagine).
Io l'ho trovato su ebay a meno di 20 euro, ma sfortunatamente privo di sovraccoperta!

You just can't help but mention Umberto Eco when you talk about bibliophilia.
He's a semiologist, novelist, critic, bibliophile, collector of antiquarian books writing about the "fake" (look J.-C-Carrière, U.Eco, Non sperate di liberarvi dei libri, Bompiani, Milano 2009) and with his unmistakable clear style, softly and brightly ironic, he has been able to spread his topics in many directions.
This post is dedicated to one of his first successes: the critical text Opera aperta ("Word openness"), which partly went out with the title "L'Informale come opera aperta" in the magazine Il Verri in 1961 (n.3, pp.98-127).
The "opera aperta" definition wants to interpret the inclinations in art and literature during the Fifties-Sixties, considering itself as a real "scientific theory", as one of the most appreciable neo-avantgarde's interpreter says, the Prof. Marco Rinaldi (besides being a professor, he collaborates with the Archivio Gastone Novelli based in Rome and he's the author of Strappare il mondo al caso. Comunicazione estetica e neoavanguardia in Italia 1956-1964, Bagatto, Roma 2008).
The concept, for example, can be applied to the visual poetry, which according to Eco, has the "opera aperta" characteristics because its words and sentences are strangely combined and therefore its interpretation is highly random (according to direction we are reading it or which kind of associations we make). So the visual poetry has in it many fields of possibilities of interpretation (campi di accadimento - Opera aperta, p.158) that willfully want to stimulate the personal reader's world. However, Eco warns the writer to be careful and pay attention to the delicate balance between the minimum possible order and maximum disorder.

For what concerns collecting, it's possible to notice that actually the book is sold at a low price, because it's not so rare. Anyway there are some librarians, especially american, who are believing in its importance and are selling it for more than a thousand euros (look at the link above the image).
Personally I've found it on ebay for less than 20 euros, but unfortunatelly it hasn't the dust jacket!

martedì 11 dicembre 2012

Scaffale dei rari

Mario Diacono, Denomisegninatura, Edizioni Ex, Roma 1962 (immagine tratta dal sito della Libreria Marini di Valenzano, specializzata in libri rari degli anni Sessanta)

La trasformazione del catalogo di mostra negli anni Sessanta


Jannis Kounellis, Alfabeto, Galleria Arco d'Alibert, Roma 1966 (immagine tratta dal link)
Il catalogo cartaceo, che solitamente esce in occasione della mostra personale di un artista, negli anni Sessanta muta notevolmente e, spesso, viene giustamente confuso con il libro d'artista.
Innovativo nell'impaginazione e nella grafica, deriva dalla volontà da parte dell'artista di esprimere le proprie opinioni e diffondere la propria poetica attraverso un prodotto stampato in occasione della mostra personale. Questo ha favorito quindi la nascita del "genere ibrido" del catalogo di mostra / libro d'artista.
Uno degli esempi più significativi è Alfabeto di Jannis Kounellis, un libriccino di poche pagine costituito da stampe dei noti caratteri tipografici dell'artista (presentati per la prima volta nel 1960 alla Galleria La Tartaruga  - vedi immagine sottostante e post), accompagnati da una poesia visiva di Mario Diacono, un pioniere della poesia d'avanguardia, nonché critico d'arte e amico di Emilio Villa.
Il libro uscì nel '66 in occasione di una sua personale alla galleria Arco d'Alibert di Roma, che ne stampò il testo.

Jannis Kounellis, Senza titolo, Collezione Speck, Colonia (immagine tratta dal link)

La galleria già da alcuni anni aveva l'abitudine di stampare piccoli libelli o presentazioni di mostre, dal carattere editoriale fortemente innovativo, diffusi tra i clienti, e Alfabeto è uno di questi. Nonostante ciò, l'unico tra questi libri stampati dalla galleria ad essere designato oggi come libro d'artista, per ovvi motivi legati alla fortuna odierna di Kounellis, è proprio Alfabeto.
Altri due esempi di questa ibridazione sono il catalogo 2121969 di Giulio Paolini (vedi post) e il catalogo realizzato da Andy Warhol per la mostra al Moderna Museet di Stoccolma nel 1968, menzionato tra gli "Incunaboli del contemporaneo" dal noto studioso del libro d'artista Giorgio Maffei.

Andy Warhol [Andy Warhol], Moderna Museet, Stockholm, 1968 (immagine tratta dal link)
The paper catalogue, which usually comes out with an artist's solo exhibition, in the Sixties makes a change. Therefore is oftenly confused with the artist's book.
This object, with a very innovative layout and graphic, is a result of the artist's desire to express his own opinions and to spread his own poetic through a product printed on the occasion of the solo exhibition.
This habit have encouraged the birth of the "hybrid genre" of the exhibition catalogue / artist's book.
One of the most significant examples is Jannis Kounellis Alfabeto, a small book made by prints of his famous typographical symbols (presented for the first time in 1960 at the Tartaruga gallery - look at the immagine below and the post), combined with visual poems by Mario Diacono, a pioneer of the avant-garde's poetry, art critic and Emilio Villa's friend.
The book came out in '66 on the occasion of an artist's solo exhibition at the Arco d'Alibert gallery in Rome, which have printed it.
Since a couple of years the gallery used to print small graphically innovative ephemeras or exhibition flyers diffused to the clients, and Alfabeto is one of these. Nonetheless, the only one that is now called "artist's book", obviously because of the Kounellis' actual fame, is Alfabeto.
Another example is the Giulio Paolini's catalogue called 2121969 (look at the post) and the one realized from Andy Warhol for the exhibition in 1968 at the Stockholm Moderna Museet, mentioned between the "contemporary incunables" by the renowned artist's book reasearcher Giorgio Maffei.

sabato 8 dicembre 2012

Crucial 1989


Frigidaire, n-104-105, agosto 1989

Erri de Luca, Non ora, non qui, Feltrinelli, Milano, settembre 1989

Eventi principali

  • 14 febbraio – Iran: pronunciata da Khomeini la condanna a morte nei confronti dello scrittore Salman Rushdie, autore de I Versi Satanici
  • 13 marzo - data simbolica della nascita del World Wide Web, il principale servizio Internet
  • 31 luglio – la Nintendo realizza nel Nord America il Game Boy, console portatile
  • 9 novembre – Berlino: cade simbolicamente e fisicamente il muro che divideva la città dal 1961
  • 4 dicembre – Italia: viene costituita la Lega Nord, partito autonomista
  • 17 dicembre - USA: esce la prima puntata de I Simpson sul canale televisivo Fox, che verrà trasmessa per la prima volta in Italia nel 1991 su Canale 5 con il titolo "Un Natale da cani"

Libri usciti

  • febbraio - esce la prima edizione italiana de I Versi Satanici di Salman Rushdie (Mondadori) - vedi post
  • marzo - esce il primo catalogo esistente di Maurizio Cattelan, che riunisce le tre cruciali mostre da lui tenute alla Galleria Fuxia (Verona), Neon (Bologna) e Loggetta Lombardesca (Ravenna) - vedi post
  • agosto - sul numero 104-105 della rivista Frigidaire il critico d'arte Achille Bonito Oliva appare nudo in copertina
  • settembre - esce l'opera prima di Erri de Luca, Non ora, non qui (Feltrinelli)
  • mese? - prima pubblicazione di Rudolf Stingel, con il catalogo-libro d'artista, coincidente con una delle sue prime esposizioni, INSTRUCTIONS / ISTRUZIONI / ANLEITUNG / MODE D'EMPLOI / INSTRUCCIONES (Massimo De Carlo, Milano 1989)

Events
 

  • february 14 - Iranian leader Ruhollah Khomeini pronounces the sentence of death against The Satanic Verses author Salman Rushdie
  • march 13 - symbolical birth date of the World Wide Web, the main Internet service
  • july 31 - Nintendo realizes the Game Boy portable video game system in North America
  • novembre 9  - Berlin: symbolically and physically falls the wall which was dividing the town since 1961
  • december 4 - Italy: birth date of the Lega Nord, a self-governing party
  • december 17 - USA: the first full-length episode of The Simpsons, "Simpsons Roasting on an Open Fire", is shown on Fox, which will come out for the first time in Italy in 1991, Canale 5, with the title "Un Natale da cani"

Books
  •  february - comes out the first italian edition of Salman Rushdie's The Satanic Verses (Mondadori) - look the post
  •  march - comes out the first existing Maurizio Cattelan's catalogue, which puts together his three crucial exhibitions from Galleria Fuxia (Verona), Neon (Bologna) and Loggetta Lombardesca (Ravenna) - look the post
  •  august - in the n.104-105 of the Frigidaire magazine the art critic Achille Bonito Oliva appears naked on the cover
  •  september - comes out the first edition of the debut Erri de Luca's book Non ora, non qui (Feltrinelli)
  •  month? - first Rudolf Stingel's publication, with the catalogue-artist's book, coinciding with one of his first solo exhibitions, INSTRUCTIONS / ISTRUZIONI / ANLEITUNG / MODE D'EMPLOI / INSTRUCCIONES (Massimo De Carlo, Milano 1989)

giovedì 6 dicembre 2012

Straordinaria sintesi sarcastica degli anni '60 americani

Philip Roth, Portnoy's Complaint, Random House, New York 1969 (immagine tratta dal link)

Prima edizione italiana di Lamento di Portnoy, Bompiani, Milano 1970

"Il fuoco accogliente che brucia nel soggiorno tappezzato di libri della nostra casa di campagna, la nanny Irlandese che fa il bagno ai bambini prima che la Mamma li metta a letto, ed ecco a voi la sinuosa ex-mannequin, jet-setter, grande esperta di deviazioni sessuali, figlia delle miniere e delle fabbriche del West Virginia, vittima (nel suo stile) di una dozzina di veri bastardi, qui presente nel suo pigiama-palazzo alla Saint Laurent e i suoi stivali di cinghiale, immersa pensosamente in un romanzo di Samuel Beckett..." (Philip Roth, Lamento di Portnoy, Bompiani, Milano 1970, pp.185-6)
Straordinario Roth.

"The gentle fire burning in the book-lined living room of our country home, the Irish nanny bathing the children before Mother puts them to bed, and the willowy ex-model, jet-setter, and sex deviant, daughter of the mines and mills of West Virginia, self-styled victim of a dozen real bastards, seen here in her Saint Laurent pajamas and her crushed-kid boots, dipping thoughtfully into a novel by Samuel Beckett..." (Philip Roth, Portnoy's Complaint, Random House, New York 1969, p.162)
Extraordinary Roth.

Watercolour in contemporary art

David Austen, Froth on the Daydream, Broken Glass, London 2005
Da una decina di anni la tecnica dell'acquerello si sta imponendo nell'arte contemporanea. Rinfrescata, sintetizzata, investita di modernità.
Gli artisti affacciatisi a questa particolare tecnica sono numerosi e talvolta la scelgono come strumento di ricerca per opere scultoree, o la accostano alla produzione pittorica o di installazioni. Un esempio è costituito dal già citato (vedi post) artista tedesco Thomas Schütte, che realizza piccoli acquerelli dai contorni a matita e inchiostro, accanto alla sua attività di sculture magniloquenti.

Thomas Schütte, Mirror Drawings, 1998, watercolor, ink, pencil on paper (immagine tratta dal link)

La tendenza, ovviamente, non è sfuggita all'attento milieu della critica inglese, che ha dedicato all'acquerello una collettiva intitolata Watercolour (Tate Britain, 2011). Accanto ai grandi nomi come Peter Doig o Tracey Emin, hanno partecipato anche alcune giovani promesse dell'arte inglese, come David Austen, di cui possiedo un libro d'artista ordinato presso la galleria Ingleby, che tratta le opere di Austen. 
Il libro è edito in 500 copie e diffuso in occasione della sua personale Froth on the Daydream presso la Wimbledon School of Art. Il titolo è tratto da un romanzo di Boris Vian, L'Ecume des Jours, che affascinò l'artista all'età di 25 anni.
Se fossi stata io a organizzare la collettiva, però, avrei allargato il campo di artisti operanti con questa tecnica, approfittando dell'occasione per tracciare un resoconto dell'acquerello nell'arte contemporanea, di respiro internazionale. Avrei così aggiunto anche la strepitosa, e molto rinomata, artista sudafricana (ma residente ad Amsterdam) Marlene Dumas, che attraverso l'acquerello realizza straordinari ritratti molto espressivi o nudi di donne. La Dumas appartiene già da alcuni anni alla collezione di Pinault. 

Marlene Dumas, Portrait of Kendell Geers, 2004,
watercolour (immagine tratta dal link)

O anche l'artista svizzero Uwe Wittwer, autore di intensi paesaggi o ritratti maestralmente delineati in negativo. Di Wittwer possiedo una rara raccolta di acquerelli intitolata Verwehung e edita in 500 copie dalla galleria Nolan Judin di Berlino, che ha organizzato l'omonima mostra nel 2009. Il libro, che contiene 77 acquerelli di Wittwer, è numerato e firmato dall'autore.

Uwe Wittwer, Doppelportrait, 2007 , watercolour (immagine tratta dal link)


Uwe Wittwer, Verwehung, Nolan Judin, Berlin 2009

In the past ten years the watercolour have established itslef as a technique in contemporary art.
Refreshed, synthetised, transformed into modern.
Many are the artists who are trying this technique, sometimes choosing it as an instrument of research, other times beside their pictoral or installation production.
To give an example, the already mentioned german artist Thomas Schütte (look the post) realizes small watercolours sorrounded by pencil or ink, next to his huge sculpture activity.
As we expected, the watchful eye of the english critique didn't miss the opportunity to dedicate a group exhibition to this new art making, entitled Watercolour (Tate Britain, 2011). Behind the great names like Peter Doig or Tracey Emin, many young talents of the english art have partecipated, like David Austen, of whom I have an artist's book bought from the Ingleby gallery, which manages his artworks.
The book has been printed in 500 copies and diffused on the occasion of his solo ehibition organized at the Wimbledon School of Art and called Froth on the Daydream. The title is inspired by the Boris Vian's novel red by Austen at the age of 25, L'Ecume des Jours.
I have to admit that if I was the organizer of the event, I would invite more artists from the international art world, to give an account of the watercolour state in the contemporary art. I would surely invite the extraordinary, and very famous, South African artist (based in Amsterdam) Marlene Dumas, who realizes beautiful and expressive portraits or woman nudes. The Dumas is one of the artists of the Pinault's collection.
Or also the swiss artist Uwe Wittwer, who makes very intense landscapes or portraits through the negative technique. From Wittwer I bought a rare watercolour collection called Verwehung, printed in 500 copies by the gallery Nolan Judin based in Berlin, which have organized his namesake solo exhibition in 2009. The book, containing 77 watercolours, is numbered and signed by the author.

martedì 4 dicembre 2012

Stephen King vale un John Steinbeck?


Stephen King, Carrie, Doubleday, New York 1974 (immagine tratta dal link)
Stephen King, Carrie, Sonzogno, Milano 1977 (immagine tratta dal link)

Visto che manca un giorno all'inizio di Science + Fiction, il festival della fantascienza organizzato dalla Cappella Underground di Trieste, voglio dedicare un breve post al collezionismo librario delle prime edizioni di questo genere letterario, di cui non so molto ma che mi piacerebbe approfondire con il tempo.
Finché non ho scoperto essere una vera passione per molti collezionisti, quando mi recavo in una libreria di usato i libri di fantascienza nemmeno li notavo, o se li notavo non me ne interessavo... è sorprendente accorgersi quanto la nostra vista sia condizionata dall'esperienza vissuta e dagli oggetti che possiamo riconoscere con facilità. Quando ci troviamo davanti ad una parete colma di libri, solitamente il nostro sguardo si sofferma sui titoli che conosciamo o di cui abbiamo sentito parlare.
La mia sensazione è in qualche modo condivisa anche dal "cacciatore di libri" Cliff Janeway, l'eroe de Il detective che ama i libri di John Dunning (di cui ho già scritto in precedenza), che sottolinea come i libri di fantascienza, in particolare quelli di Stephen King o dei kinghiani Clive Barker e Dean R. Koontz, spesso sono letteralmente ignorati da alcuni librai antiquari americani, che li ritengono "bassa" letteratura. A differenza di altri, però, che portano i loro prezzi alle stelle.
Cito dal testo: "Viviamo in tempi in cui le prime edizioni di Stephen King vendono dieci volte più di quelle di Mark Twain, e allo stesso prezzo. (...) non so spiegare come un libro come Le notti di Salem passi da dieci a quasi 1000 dollari in dieci anni. E' la metà di quanto una copia quasi perfetta di Furore possa fruttare, se c'è bisogno di un punto di riferimento. (...) Quindi il mercato è cambiato, nessun dubbio, e la gente che lo frequenta è cambiata a sua volta. (...)" (J.Dunning, Il detective che ama i libri, Rusconi, 2011, pp.72-3)


Stephen King, 'Salem's Lot, Doubleday, New York 1975 (immagine tratta dal link)

Poste queste premesse, come di consueto non ho dato nulla per scontato e ho provato a leggere un libro di King. Risultato: ho rivalutato in primo luogo la sua figura di scrittore di successo e, in generale, la letteratura di fantascienza che, se scritta bene e con un minimo di introspezione psicologica, può risultare molto coinvolgente.
Tornando al collezionismo, voglio citare le edizioni più ricercate di King, a partire da quella che segna il suo esordio nel 1974, Carrie, al sucessivo 'Salem's Lot (Doubleday, 1975) fino al famoso The Shining (Doubleday, 1977), scelto da Kubrick come trama di un suo famoso film horror, o, ancora, Firestarter (Viking Press, 1980) nell'edizione limitata (725 copie numerate, firmate dall'autore), citato da Dunning come tra i più desiderati. Infatti questo libro raggiunge cifre fino ai 3000 dollari.
Anche le prime edizioni italiane, seppur non raggiungendo simili cifre, sono molto ricercate e facilmente rivendibili, vantando un pubblico numeroso di appassionati.

Stephen King, Unico indizio la Luna piena, Longanesi, Milano 1986 (immagine tratta dal link)
Tra i più rari e ricercati figura il romanzo breve Unico indizio la Luna piena (Longanesi, 1986; titolo originale, Silver Bullet), che raggiunge i 200 euro, o Ossessione (Sonzogno, Milano 1988; titolo originale, Rage). Mentre il romanzo di esordio in edizione italiana è molto ricercato se completo della sua fascetta editoriale.
L'interesse dei collezionisti italiani per le prime di King, secondo alcune opinioni che ho raccolto su vari forum, si concentrerebbe soprattutto intorno ai suoi libri di esordio, fino agli anni Ottanta circa. Ciò sarebbe dovuto alla sostanziale differenza tra questi e i testi pubblicati successivamente, che sarebbero stati oggetto di una pesante epurazione, voluta dalla casa editrice italiana Sperling & Kupfer, di molti riferimenti alla cultura americana presenti nei suoi libri. Inoltre la censura del linguaggio spesso colorito e gergale di King ha provocato un generale appiattimento stilistico (per la discussione intera, il link). 
L'argomento mi interessa molto e mi riprometto di approfondirlo quando avrò più tempo!

Considering that there is one day left to the beginning of Science + Fiction, the science fiction festival organized by the Cappella Underground of Trieste, I want to dedicate a short post to the collecting of first science fiction editions, about which I don't know very much, but I will love to delve into it when I have time.
Until I haven't discovered that many collectors have an actual passion for those books, I used to ignore them during my visits to second-hand libraries, or if I noticed I didn't use to care about them so much... it's surprising that our vision is conditioned by our experience and by objects we can easily recognize. When we find ourselves in front of a wall filled with books we usually look at the those we already know or we already heard about.
My sensation is somehow shared by the "book-catcher" Cliff Janeway, the hero of the John Dunning's Booked to Die (about which I've already wrote), who says that science fiction books, especially those by Stephen King or by the King's followers Clive Barker and Dean R. Koontz, are often literally ignored by some american antiquarian librarians, who consider them as "low" literature. Apart from others, who use to increase their prices.
I quote from the text (half from the original edition, half mine - the underlined one -... I wish I could have the whole original text!): "We live in a day when first editions by Stephen King outsell Mark Twain firsts ten to one, and at the same price. (...) I sure can't explain it when a book like SALEM'S LOT goes from $10 to almost $1,000 in ten years. That's half again what a near-perfect GRAPES OF WRATH will bring, if you neeed a point of reference.(...) Undoubtedly the market is changing and the people too. (...)
Having said that, as usual I didn't take anything for granted and I tried to read a King's book. The result was that I revalued him as a successful writer and, in general, the science fiction literature, which is very involving if it has worthy characters.
Going back to collection aspects, I want to examine the King's more sought books, beginning to the one from his debut in 1974, Carrie, to the following 'Salem's Lot (Doubleday, 1975) or the famous The Shining (Doubleday, 1977), chosen by Kubrick for the plot of his famous horror movie, or also Firestarter (Viking Press, 1980) in the preciuos limited edition (725 numbered and signed copies), quoted by Dunning as one of the most desidered. In fact it is sold for 3000 dollars.
Although the first italian editions have not so high prices, they are very sought and easily re-soldable, because they have a lot of followers.
The most rare and sought are the short novel Unico indizio la Luna piena (Longanesi, 1986; original title, Silver Bullet), which reaches 200 euros, or Ossessione (Sonzogno, Milano 1988; original title, Rage). For what concerns his debut novel in italian version it's very rare if it has its wraparound band on the cover. 
As I've red in some forums, the interest on first King's italian editions is concentrated especially in books of his debut, till Eighties. That's because there is a substantial difference between these texts and the later ones, which have been epurated from the italian press Sperling & Kupfer of many references from the american culture. Moreover they have applied a censure to the King's brash and slang language that have provoked a general stylistic flattening (for the whole discussion, the link)
The discussion it's very interesting to me, so I'd like to delve into it when I have time.

lunedì 3 dicembre 2012

Investimenti - The Satanic Verses di Salman Rushdie


Salman Rushdie, The Satanic Verses, The Viking Press, London 1988 (immagini tratte dal link)
Nel 1988 escono per la Viking di Londra The Satanic Verses, una rivisitazione in chiave onirica dell'episodio dell'ispirazione diabolica di Maometto. Subito dopo, la condanna a morte dello scrittore da parte dell'ayatollah Khomeyni e la conseguente privazione della libertà personale.
Una vicenda importante, che segna quel torno d'anni e che verrà ricordata come un episodio cruciale della presenza inquietante di un "certa realtà islamica" in Occidente.
Un libro da avere assolutamente.

Un libro uscito di recente e tradotto dalla Mondadori, in cui l'autore racconta questo fatto. Salman Rushdie, Joseph Anton, Mondadori, Milano 2012 (immagine tratta dal link)
Salman Rushdie, I versi satanici, Mondadori, Milano 1989 (immagine tratta dal link)

In 1988 comes out for the London's Viking Press The Satanic Verses, an oneiric reinterpretation of the Muhammad's diabolic inspiration episode. Then, immediatelly, Rushdie was condemned to death by the ayatollah Khomeyni and deprived of the freedom.
An important event which marks that years and which will be remained as a crucial episode of the alarming presence of a "certain islamic reality" in Occident.
Absolutely to have!

venerdì 30 novembre 2012

Sure daddy, you have been on the moon.

Una pagina del magazine BOLO 1
Sfogliando il magazine BOLO 1 appena acquistato dal negozio online, di cui ho già scritto in un recente post, mi accorgo di una curiosa e ironica vignetta che, se ho colto pienamente l'allusione, fa riferimento allo scottante dibattito relativo alla conquista americana, effettiva o meno, della Luna. 
In particolare mi ha riportata ad un passo dell'ottimo Libri scomparsi nel nulla... ed altri che scompariranno presto del "cacciatore" di libri rari Simone Berni (Simple, Milano 2006) che, tra vari noti libri censurati, cita anche quelli legati a questa delicata questione. La vicenda, avendo come sfondo la complessa problematica della Guerra Fredda, risulta ancora oggi difficilmente districabile.

Simone Berni, Libri scomparsi nel nulla... ed altri che scompariranno presto, Simple, Milano 2006 (immagine tratta dal link)

Berni ci fa notare che i primi ad instillare qualche dubbio sulla veridicità dei fatti non sono stati i russi, come ci si potrebbe aspettare, bensì gli americani stessi. 
Uno di questi è il noto Bill Kaysing, che in gioventù lavorò per la Rocketdyne, un'industria che in quel periodo forniva materiale aerospaziale alla NASA. I libri di Kaysing che denunciano questa potenziale "truffa colossale", come sostiene Berni, sono numerosi: il primo sembra circolasse già dai primi anni Settanta in forma di bozze, essendo stato rifiutato da tutti gli editori, per poi essere finalmente stampato nel 1976 dalla Eden Press di Fountain Valley, California, con il titolo We Never Went to the Moon.
Al momento non sono riuscita a trovare alcuna copia di questo testo in Internet.
Per quanto riguarda le traduzioni in italiano, il libro di Kaysing uscì per le edizioni Cult Media Net di Roma nel 1997 (davvero fuori tempo massimo!), con il titolo ripreso dalla ristampa dell'edizione originale del 1981, Non siamo mai andati sulla Luna. Una beffa da 30 miliardi di dollari. Attualmente risulta reperibile, ma a una cifra non inferiore ai 200 euro!

Bill Kaysing, Non siamo mai andati sulla Luna. Una beffa da 30 miliardi di dollari, Cult Media Net edizioni, Roma 1997 (immagine tratta dal link)
Flipping through the pages of the magazine BOLO 1 I've bought from the shop online, of which I've already wrote in a post, I've notice a curious and ironic vignette referring, If I have understood the allusion, to the controversial debate concerning the Moon reaching, real or not, from the Americans.
In particular it came to my mind the good Libri scomparsi nel nulla... ed altri che scompariranno presto from the "rare-book catcher" Simone Berni (Simple, Milano 2006), which talks about many renowned censored books, like the ones related to this delicate affair. This affair, while connected with the complex Cold War situation, it's still not easily solvable.
Berni wants us to notice that the first who didn't believe were not the Russians, like we could expect, but the Americans. One of these was the renowned Bill Kaysing, who, when he was young, has worked for the Rocketdyn, a firm which at that time was selling aerospace technology to the NASA. The Kaysing's books, denouncing this "colossal swindle", like Berni calls it, are many: the first it is said that was circulating in the Seventies in proof form, being refused by all the publishing houses, and then it was printed in 1976 by the Eden Press from Fountain Valley (California) with the title We Never Went to the Moon. By now I wasn't able to find a copy on the Internet.
For what concerns italian traductions, the Kaysing's book came out thanks to the roman Cult Media Net press in 1997 (with a huge delay!) with the same title as the American 1981 edition: Non siamo mai andati sulla Luna. Una beffa da 30 miliardi di dollari
At the moment it's available, but not for less than 200 euros!