giovedì 6 dicembre 2012

Watercolour in contemporary art

David Austen, Froth on the Daydream, Broken Glass, London 2005
Da una decina di anni la tecnica dell'acquerello si sta imponendo nell'arte contemporanea. Rinfrescata, sintetizzata, investita di modernità.
Gli artisti affacciatisi a questa particolare tecnica sono numerosi e talvolta la scelgono come strumento di ricerca per opere scultoree, o la accostano alla produzione pittorica o di installazioni. Un esempio è costituito dal già citato (vedi post) artista tedesco Thomas Schütte, che realizza piccoli acquerelli dai contorni a matita e inchiostro, accanto alla sua attività di sculture magniloquenti.

Thomas Schütte, Mirror Drawings, 1998, watercolor, ink, pencil on paper (immagine tratta dal link)

La tendenza, ovviamente, non è sfuggita all'attento milieu della critica inglese, che ha dedicato all'acquerello una collettiva intitolata Watercolour (Tate Britain, 2011). Accanto ai grandi nomi come Peter Doig o Tracey Emin, hanno partecipato anche alcune giovani promesse dell'arte inglese, come David Austen, di cui possiedo un libro d'artista ordinato presso la galleria Ingleby, che tratta le opere di Austen. 
Il libro è edito in 500 copie e diffuso in occasione della sua personale Froth on the Daydream presso la Wimbledon School of Art. Il titolo è tratto da un romanzo di Boris Vian, L'Ecume des Jours, che affascinò l'artista all'età di 25 anni.
Se fossi stata io a organizzare la collettiva, però, avrei allargato il campo di artisti operanti con questa tecnica, approfittando dell'occasione per tracciare un resoconto dell'acquerello nell'arte contemporanea, di respiro internazionale. Avrei così aggiunto anche la strepitosa, e molto rinomata, artista sudafricana (ma residente ad Amsterdam) Marlene Dumas, che attraverso l'acquerello realizza straordinari ritratti molto espressivi o nudi di donne. La Dumas appartiene già da alcuni anni alla collezione di Pinault. 

Marlene Dumas, Portrait of Kendell Geers, 2004,
watercolour (immagine tratta dal link)

O anche l'artista svizzero Uwe Wittwer, autore di intensi paesaggi o ritratti maestralmente delineati in negativo. Di Wittwer possiedo una rara raccolta di acquerelli intitolata Verwehung e edita in 500 copie dalla galleria Nolan Judin di Berlino, che ha organizzato l'omonima mostra nel 2009. Il libro, che contiene 77 acquerelli di Wittwer, è numerato e firmato dall'autore.

Uwe Wittwer, Doppelportrait, 2007 , watercolour (immagine tratta dal link)


Uwe Wittwer, Verwehung, Nolan Judin, Berlin 2009

In the past ten years the watercolour have established itslef as a technique in contemporary art.
Refreshed, synthetised, transformed into modern.
Many are the artists who are trying this technique, sometimes choosing it as an instrument of research, other times beside their pictoral or installation production.
To give an example, the already mentioned german artist Thomas Schütte (look the post) realizes small watercolours sorrounded by pencil or ink, next to his huge sculpture activity.
As we expected, the watchful eye of the english critique didn't miss the opportunity to dedicate a group exhibition to this new art making, entitled Watercolour (Tate Britain, 2011). Behind the great names like Peter Doig or Tracey Emin, many young talents of the english art have partecipated, like David Austen, of whom I have an artist's book bought from the Ingleby gallery, which manages his artworks.
The book has been printed in 500 copies and diffused on the occasion of his solo ehibition organized at the Wimbledon School of Art and called Froth on the Daydream. The title is inspired by the Boris Vian's novel red by Austen at the age of 25, L'Ecume des Jours.
I have to admit that if I was the organizer of the event, I would invite more artists from the international art world, to give an account of the watercolour state in the contemporary art. I would surely invite the extraordinary, and very famous, South African artist (based in Amsterdam) Marlene Dumas, who realizes beautiful and expressive portraits or woman nudes. The Dumas is one of the artists of the Pinault's collection.
Or also the swiss artist Uwe Wittwer, who makes very intense landscapes or portraits through the negative technique. From Wittwer I bought a rare watercolour collection called Verwehung, printed in 500 copies by the gallery Nolan Judin based in Berlin, which have organized his namesake solo exhibition in 2009. The book, containing 77 watercolours, is numbered and signed by the author.

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