una vetrina delle tante librerie di Cecil Court |
Eccomi tornata dopo una breve vacanza a Londra!
Città che amo e che piano piano sto scoprendo; ci vuole tempo per capirla, captare i veri luoghi alla moda e le tendenze. Occorre avere pazienza, ed è necessario farsi consigliare.
Tra le ultime scoperte che ho fatto è stata Cecil Court, la via delle librerie antiquarie. A dispetto della più nota Charing Cross Road - che ha ispirato anche il film "bibliofilo" 84 Charing Cross - questa viuzza defilata nasconde un vero tempio del collezionismo.
Le vetrine sono mirabolanti (qui ne vedete alcune) e la cura del dettaglio è impeccabile.
Tra i titoli che spiccano, le prime edizioni di Harry Potter e di J.R.R. Tolkien, ma anche di scrittori contemporanei come Ian McEwan o Jonathan Franzen.
Sapevo già da tanto di questa passione tipicamente anglosassone del "modernariato", ma non sapevo fosse preponderante rispetto all'antico.
Da noi è sicuramente più comune vedere esposti in vetrina libri del 1500 o del 1700, o al massimo del primo 900. Mentre di libri moderni ne vedrete pochi, come se il fatto di collezionare autori ancora viventi fosse cosa impensabile. Pensate, a titolo di esempio, quanto sarebbe strana una prima edizione di Fabio Volo esposta in vetrina!
Al contrario, a Londra e immagino anche in America, appena un autore fa uscire un nuovo libro vedrete già le sue copie firmate esposte in bella vista. E, passata una decina d'anni, i suoi libri saranno già sullo scaffale delle collectable first editions.
la vetrina di una libreria gestita da romani, con le prime di Tolkien e Doyle |
prima edizione di uno dei Harry Potter della saga |
Insomma, in Italia a mio parere abbiamo altri gusti. Vorremmo assomigliare a loro, ma proprio non ci riusciamo! Non ci resta che osservare il mercato estero e, perché no, provare a fare qualche investimento per vedere cosa succede in futuro.
Buonasera Martina, volevo chiederti dove trovare una sorta di bibliografia della bibliofilia, perchè oltre al tuo libro, quelli della mitica Biblohaus e di Mughininon conosco altro.
RispondiEliminaGrazie per gli eventuali consigli. Paolo Marenzi
Mi scuso ma non riuscivo ad accedere! Sicuramente potrebbe essere utile guardare tutto il catalogo della casa editrice Sylvestre Bonnard, poichè una bibliografia vera e propria non esiste. Man mano che si leggono i libri si può consultare le bibliografie
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