mercoledì 7 novembre 2018

Collezionismo librario anglosassone

una vetrina delle tante librerie di Cecil Court

Eccomi tornata dopo una breve vacanza a Londra!
Città che amo e che piano piano sto scoprendo; ci vuole tempo per capirla, captare i veri luoghi alla moda e le tendenze. Occorre avere pazienza, ed è necessario farsi consigliare.
Tra le ultime scoperte che ho fatto è stata Cecil Court, la via delle librerie antiquarie. A dispetto della più nota Charing Cross Road - che ha ispirato anche il film "bibliofilo" 84 Charing Cross - questa viuzza defilata nasconde un vero tempio del collezionismo.
Le vetrine sono mirabolanti (qui ne vedete alcune) e la cura del dettaglio è impeccabile.
Tra i titoli che spiccano, le prime edizioni di Harry Potter e di J.R.R. Tolkien, ma anche di scrittori contemporanei come Ian McEwan o Jonathan Franzen.
Sapevo già da tanto di questa passione tipicamente anglosassone del "modernariato", ma non sapevo fosse preponderante rispetto all'antico.
Da noi è sicuramente più comune vedere esposti in vetrina libri del 1500 o del 1700, o al massimo del primo 900. Mentre di libri moderni ne vedrete pochi, come se il fatto di collezionare autori ancora viventi fosse cosa impensabile. Pensate, a titolo di esempio, quanto sarebbe strana una prima edizione di Fabio Volo esposta in vetrina!
Al contrario, a Londra e immagino anche in America, appena un autore fa uscire un nuovo libro vedrete già le sue copie firmate esposte in bella vista. E, passata una decina d'anni, i suoi libri saranno già sullo scaffale delle collectable first editions.

la vetrina di una libreria gestita da romani, con le prime di Tolkien e Doyle

prima edizione di uno dei Harry Potter della saga

Insomma, in Italia a mio parere abbiamo altri gusti. Vorremmo assomigliare a loro, ma proprio non ci riusciamo! Non ci resta che osservare il mercato estero e, perché no, provare a fare qualche investimento per vedere cosa succede in futuro.

2 commenti:

  1. Buonasera Martina, volevo chiederti dove trovare una sorta di bibliografia della bibliofilia, perchè oltre al tuo libro, quelli della mitica Biblohaus e di Mughininon conosco altro.
    Grazie per gli eventuali consigli. Paolo Marenzi

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  2. Mi scuso ma non riuscivo ad accedere! Sicuramente potrebbe essere utile guardare tutto il catalogo della casa editrice Sylvestre Bonnard, poichè una bibliografia vera e propria non esiste. Man mano che si leggono i libri si può consultare le bibliografie

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