venerdì 22 giugno 2018

Trouvailles da ricordare

Antonio Pizzuto, Signorina Rosina, Macchia editore, Roma 1956 (immagine dal link)

Quando lavoravo da un antiquario di Roma ricordo che ogni tanto il proprietario mi diceva "dai vieni nel sotterraneo, tu che hai l'occhio. Vediamo cosa va buttato e cosa si può tenere".
Così si faceva grossi sacchi neri di Harmony o Club degli Editori che mai avremmo venduto e la cui sorte era finire nel bottino della carta.
Lo so che i libri non vanno mai buttati, ma sono dell'idea che alcuni libracci scritti da autori improvvisati meritino decisamente quella fine...
Ogni tanto trovavo qualcosa di salvabile in mezzo al mucchio, che di mese in mese lui accumulava sotto al negozio e che non riusciva proprio a buttare. Ma un giorno capitò l'improbabile: trovai una rarissima prima edizione italiana!
Ancora ricordo l'anno, era l'aprile o il maggio del 2013. Fresca delle mie letture dei libri di Mughini, scavando tra la cartaccia riconobbi la prima edizione di Signorina Rosina di Pizzuto, di cui ne parla nel suo La collezione (Einaudi). Nell'immediato gliela strappai di mano e gli dissi che bisognava metterla subito su Internet.
Ricordo che la vendemmo a 500 euro in asta Ebay e il cliente ci ringraziò pure... per la perla che eravamo riusciti a scovare.

english version coming soon...

2 commenti:

  1. Complimenti! Libro rarissimo.
    Approfitto per segnalarle, anche se ne sarà già a conoscenza, della collana Ottava della Longanesi, un Eliade recente, Le pronesse dell equinozio e uno dei tanti di Ghirri che prima alle volte appariva in vendita ossia La ragione della natura.
    Continuo a seguirla!
    Giuseppe

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