Pietro Albonetti [a cura di], Non c'è tutto nei romanzi. Leggere romanzi stranieri in una casa editrice negli anni '30, Mondadori, Milano 1994 (immagine dal link) |
La scorsa settimana, preparando il post su Wheatley, mi sono imbattuta in questo straordinario saggio dedicato proprio a noi ossessionati dei libri e della storia dell'editoria. Ed è molto adatto alla nostra rubrica sugli Strumenti.
Banalmente si tratterebbe di una raccolta di recensioni (positive o negative) nostrane di libri stranieri usciti negli anni Trenta, ma in realtà è molto, molto di più.
A precederle, un lungo scritto riguardante tutte le problematiche legate all'introduzione di romanzi stranieri in Italia, con un focus particolare sulla Mondadori, che si è da sempre trovata in un pericoloso equilibrio tra il dover accontentare la censura del regime e il voler proporre letteratura di qualità da fuori.
Come riporta il sito della Fondazione Mondadori in riferimento a questo saggio (al link della foto): "In una vignetta vagamente surreale del 1930, apparsa su “L’italiano”,
Leo Longanesi disegna un’atmosfera notturna attraversata da un libro
furtivo e la intitola: Ombre nella notte: Il Romanzo. L’arguzia di
Longanesi era molto allusiva. L’Italia fascista soffriva di gravi
carenze romanzesche, ma i lettori c’erano. (...)"
Per non parlare, poi, della censura effettuata sui gialli, di cui scrissi in un post di svariati mesi fa.
Insomma, vi consiglio caldamente di immergervi nella lettura di questo gioiellino che ahimé mi era sfuggito fino ad oggi!
While I was writing the post on Wheatly last week, I
came across an extraordinary essay dedicated to us, those obsessed with books
and the history of publishing. I think it really suits our Tools column.
To many, it could just be a simple collection of
Italian reviews, both positive and negative, of foreign books published around
the Thirties, but it is actually way more than that.
The preface is a long text covering all the problems
that came with introducing foreign novels into Italy. Its main focus is on
Mondadori, which in that period had to find a difficult balance between
respecting the restrictions imposed by the Fascist censorship and the desire to
offer high-quality foreign books to the Italian audience.
As the website page of Fondazione Mondadori writes
with reference to the essay (link in the caption): “In a vaguely surreal cartoon from 1930, published on [the Fascist
magazine] “L’italiano”, Leo Longanesi drew a nocturnal atmosphere crossed by a
furtive book and titled it ‘Shadows of the Night: The Novel’. Longanesi’s wit
was very allusive. Fascist Italy terribly lacked novels, but the readers were
all there. […]”
Not to mention censored detective novels, on which I
wrote a post several months ago.
In a nutshell, I strongly recommend reading this
treasure of a book, which I have regrettably failed to review up until now!
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