Agnese De Donato, Via Ripetta 67,«Al ferro di cavallo»: pittori, scrittori e poeti nella libreria più bizzarra degli anni '60 a Romaedizioni Dedalo, Bari 2005 (immagine tratta dal link) |
Nei ferventi anni Sessanta a Roma vi era un luogo di incontro speciale, situato in Via Ripetta 67 e gestito da Agnese De Donato.
La libreria era fin dalla sua apertura, nell'ottobre del 1957, un luogo di ritrovo di pittori e poeti come Gastone Novelli, Elio Pagliarani, Achille Perilli, Nanni Balestrini, Toti Scialoja e molti altri, che amavano incontrarsi e conversare dei più svariati temi, influenzandosi inevitabilmente l'un l'altro. Seppur attraverso la tipologia del memoire, questo libro scritto dalla proprietaria - e arricchito da uno straordinario apparato fotografico - registra preziosamente molte vicende e abitudini dei visitatori "illustri" della libreria.
Come ad esempio quelle di Novelli, che amava trattenersi a lungo da lei: “passava in libreria a prendere un libro (in prestito) per non annoiarsi, mentre i suoi allievi disegnavano.(...) Una mattina si portò una novità I Novissimi prima edizione (...) ma per “ammazzare” la noia si era messo a scarabocchiarne tutti gli spazi liberi” (p.76). Il libro passò poi di mano in mano, da Achille Perilli, Toti Scialoja, Nanni Balestrini, Alberto Burri e si riempì di disegni e illustrazioni, diventando un unicuum singolare e indicativo del clima che si respirava in libreria.
Il testo a cui si riferisce la De Donato è, in un certo senso, il manifesto della poesia d'avanguardia degli anni Sessanta e si compone di brani poetici ad opera dei cinque protagonisti del movimento: Alfredo Giuliani, che curò il volume, Antonio Porta, Elio Pagliarani, Edoardo Sanguineti e Nanni Balestrini. Ad oggi risulta piuttosto ricercato.
Alfredo Giuliani (a cura di), I Novissimi. Poesie per gli anni '60, Rusconi e Paolazzi, Milano 1961 (immagine tratta dal link) |
In the hot Roman 60s there were a special place, located in Via Ripetta 67 and hold by Agnese De Donato.
Till he has open, in october 1957, the library was a meeting place of poets and artists like
Gastone Novelli, Elio Pagliarani Achille Perilli, Nanni Balestrini, Toti
Scialoja and many other, who liked to meet each other and talk about
many topics, constantly influencing each other. Although this book has a memoire
form - enriched by a beautiful photographic repertoire - it is precious because it talks about events and habits of the "eminent" visitors of the library.
As,
for example, the ones by Novelli, who loved to hang out in it very
frequently: "he use to come by and borrow a book to avoid the boredom
when he was teaching (...) One morning he took I Novissimi, first
edition (...) and he began to scribble its empty spaces" (the
translation is mine; book p.76). The book then passed through other
artists's hands: from Achille Perilli, to Toti Scialoja, Nanni
Balestrini, Alberto Burri and it has been filled with drawings and
illustrations. It became an unicuum that was showing the particular
atmosphere of the library.
The text mentioned by De Donato is somehow the manifest of the 60s avant-garde's poetry and it contains some poems by the five protagonists of the movement:
Alfredo Giuliani, who has curated the volume, Antonio Porta, Elio
Pagliarani, Edoardo Sanguineti and Nanni Balestrini. Now it is
very sought after.
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