Nick Hornby, Fever pitch. A fan's life.
Victor Gollancz, London 1992 (immagine tratta dalla copia in vendita da www.holletts-rarebooks.co.uk/) |
Leggendo una recensione del giornalista Will Self (contenuta in London, Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 2005, p.278) di un'opera stravenduta di Nick Hornby, mi è venuto in mente il mio post di pochi giorni fa sui bestsellers.
"Per un sacco di tempo ho evitato di leggere Febbre a 90'. La gente non faceva che ripetermi che non era solo un libro sul calcio, ma io in fondo non ci credevo."
E infatti Self, quando si decide a leggerlo, finisce per trovarlo straordinario e conclude: "è avvincente rimanere affascinato da un libro che si credeva di odiare".
Nick Hornby è uno scrittore che ho amato molto, anche in Alta fedeltà, e credo che il corrispettivo italiano di questo scrittore sia il nostro Ammaniti: schietto, simpatico, toccante.
E a mio avviso, sia le sue edizioni che quelle di Hornby, che per la verità sono già quotate discretamente (una prima edizione di Fever pitch vale già intorno ai 70 dollari), un giorno saranno molto ricercate.
When I red a review by the journalist Will Self (in London, Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, Milano 2005, p.278) about an extremely sold Nick Hornby's book, came to my mind my post of few days ago about bestsellers.
"For a long time I used to avoid Fever pitch. People were repeatedly saying to me that it wasn't just a book about football, but I wasn't believing."
And then, when he finally red it, he found it extraordinary and he concluded: "it's exciting to remain fascinated in front of a book you thought you will hate."
Nick Hornby is a writer who I loved a lot, also in High fidelity, and I think that our italian equivalent is Ammaniti: honest, nice and touching.
And I also think that both books, although we have to say that Hornby's are already valuated (a first Fever pitch's edition is already estimated for about 70 dollars), one day will be very sought.
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