martedì 4 giugno 2019

Nella moda ancora cartaceo

Hypebeast magazine. The Synthesis issue, #1, 2013 (immagine dal link)

Dopo i 30 inevitabilmente ti senti vecchio. Rispetto a mio cugino, che ha 18 anni, tutto mi sembra inespugnabile: il loro mondo, le loro mode, i trend. Eppure io ho sempre voluto essere sulla cresta dell’onda in quanto a tendenze; capire cosa va per poi sapere su cosa puntare come investimento o anche per semplice curiosità.
Qualche giorno fa sono riuscita a decriptare alcune parole chiave che il mio cuginetto aveva inserito su google dal mio cellulare: era senza batteria e voleva cercare delle scarpe su un sito di compravendita di abbigliamento. Una delle parole che aveva digitato era hypebeast. Cos’è questo termine sconosciuto? Mi sono chiesta. Non l’avevo mai sentito nominare, nemmeno di sfuggita. Com’era possibile?
Ovviamente non ho fatto domande, tanta era la vergogna, e una volta a casa ho fatto un po’ di ricerche. È emerso che si tratta di un termine per definire un’intera dimensione dei giovani d’oggi, una sorta di lifestyle mood. Hypebeast è una persona di sesso maschile che ama la moda e la segue in maniera ossessiva, acquistando soprattutto brand costosissimi. 
Un po’ come quelli che fanno le file davanti ai negozi Nike all’uscita di un nuovo modello di scarpa da ginnastica.
Ma non solo, Hypebeast è anche il nome di una rivista internazionale in cartaceo che li identifica, il cui numero 1, indovinate un po’, è già molto ben valutato nell’antiquariato. Del resto sono già passati sei anni dalla sua nascita, e qualcuno si sta accorgendo del suo valore.
Insomma, occorre sempre stare sul pezzo e osservare i giovani. Sono loro il nostro futuro!

Nessun commento:

Posta un commento