lunedì 21 ottobre 2013

Le prime edizioni BEAT / The first BEAT's editions

Gregory Corso, Benzina, Guanda, Parma 1969 (immagine dal link)

Eccoci arrivati al primo appuntamento con le rarità italiane della letteratura Beat americana!
Essendo un argomento complesso e molto vasto, proseguirà nel corso delle prossime settimane e verrà di volta in volta arricchito di notizie e curiosità. 
La data di nascita della letteratura Beat è segnata dall'uscita nel 1957 del libro del romanziere Jack Kerouac On the road (da me citato in un precedente post), che rispecchia tutte le caratteristiche e, se volete, i cliché del movimento: voglia di libertà, di scioglimento delle regole del mondo intellettuale e crisi generazionale con il conseguente ripiegamento individualistico. In una parola: bohème del secolo XIX.
Come sottolinea Vito Amoruso, autore di un testo utile per avere un'infarinatura rapida sul movimento:  La letteratura beat americana (Laterza 1969), si trattò più di un fenomeno di costume, legato alla società da cui gli scrittori volevano rifuggire. Infatti i primi ad interessarsi di loro furono gli psicologi e in seguito la televisione e i media in generale.

Fernanda Pivano, C'era una volta un beat. 10 anni di ricerca alternativa, Frassinelli, Milano 2003 (immagine dal link)
Per chi invece si accingesse ad approfondire l'argomento con maggiore introspezione i libri di Fernanda Pivano sono d'obbligo, come ad esempio C'era una volta un beat: 10 anni di ricerca alternativa, (Arcana, Roma 1976, ristampato un paio di volte). Ed è proprio da questo testo che voglio iniziare, utilizzandolo come base dati per tutta una serie di informazioni bibliografiche e storiche. 
La forza di questo testo (io possiedo l'edizione Frassinelli qui riportata) è la presenza di numerose fotografie inedite di proprietà dell'autrice, che rendono la lettura anche molto piacevole.
La Pivano ebbe il glorioso merito di introdurre i Beat in Italia negli anni Sessanta, lottando contro pregiudizi, censure e scetticismo generale nei loro confronti e andando personalmente a conoscerli, stringendo con loro un rapporto di profonda amicizia.
Fu lei a tradurre e far pubblicare - facendo da tramite tra l'autore e l'editore - una lunga serie di testi inediti dei membri del gruppo e una preziosa antologia intitolata Poesia degli ultimi americani, oggi valutata dagli antiquari sui 30-40 euro.

Fernanda Pivano [a cura di], Poesia degli ultimi americani, Feltrinelli, Milano 1964 (immagine dal link)
All'interno vi inserì un foglio sciolto ripiegato contenente la famosa poesia figurata di Gregory Corso, Bomb, primo vero manifesto ispirato alla minaccia della bomba atomica. Questo inedito spesso risulta mancante e quindi se si ha la fortuna di ritrovarlo nel testo il valore della raccolta è maggiore.
La bibliografia italiana di Gregory Corso risulta ad oggi pressoché introvabile, a partire dal raro e bellissimo Benzina, edito da Guanda nel 1969. Questo piccolo libriccino talvolta supera i 60 euro in asta.
Un'altra rarità è il testo In quest'epoca inceppata, edito dalla sconosciuta Zero nel 1988 e attualmente irreperibile su tutti i fronti...
Buona caccia!

Here we are at the first appointment with rare italian Beat editions!
For it's a vast and complex argument, it will continue in the next weeks and each time it will be enriched with news and curiosities.
The Beat literature date of birth is fixed at 1957, when Jack Kerouac's On the road book came out (I previously mentioned it in a post). This book had all the characteristics and, If you want, all the clichés of the movement: a desire to be free, to break all the bourgeois rules and a generation crisis with the consequent individualism. In a word: XIXth century bohème.
As Vito Amoruso underlines, the author of a very useful text if you need a general idea of the movement: La letteratura beat americana (Laterza 1969), it was more a lifestyle mood, related to society from which the writers wanted to escape. Indeed the firsts who payed attention to them were psychologists, then television and the media.
For those who want to go deep into the topic the books by Fernanda Pivano are a must, for example C'era una volta un beat: 10 anni di ricerca alternativa, (Arcana, Roma 1976, reprinted a couple of times). And I want to start right from this text, using it as a data base for lot of bibliographical and historical informations.The power of this text (I have this Frassinelli edition) are the numerous unreleased photos owned by the author, which make the reading of the book also very pleasant.
Pivano had a glorious merit of introducing Beats in Italy in 60s, fighting against censures,  prejudices and general skepticism in these writers. She personally went to know them and become their good friend.
She also translated and publish - as a middle-person between authors and editors - a long series of unreleased books and also a precious anthology called Poesia degli ultimi americani, now sold for 30-40 euros.
Inside she put a flyer with the famous visual poem by Gregory Corso, Bomb, a first real manifest inspired by the atomic bomb threat. Usually it's missing, so if it has it it's worth more than the usual price.
Gregory Corso's italian bibliography is very scarce, starting from his beautiful Benzina, published by Guanda in 1969. This small book sometimes reaches 60 euros on auctions.
Another rarity is In quest'epoca inceppata, printed by the unknown Zero in 1988 and actually very difficult to find...
Have a good hunt!



2 commenti:

  1. Non è beat,ma ho trovato la prima edizione e traduzione italiana del romanzo "Gatsby il magnifico" (Il grande Gatsby),Francis Scott Fitzgerald trad. di Cesare Giardini, collana "I romanzi della palma" n. 89, Mondadori, 1936

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bello! Non sapevo fosse uscito in quella collana per la prima volta. Andrò a cercarmi la copertina per curiosità. Poi adoro la vera prima, con quegli occhi a sfondo blu..

      Elimina