Quando il libro mi è giunto per posta, ho pensato che il venditore mi avesse informata male in merito alle sue condizioni... invece a una disamina più attenta gli scarabocchi, le scritte a matita (stampata) e altri segni si sono rivelati un frutto della volontà dell'artista!
Si tratta di un libro d'artista prevalentemente fotografico, che riassume l'operato di Urs Fischer fino a quella data. Al momento non so valutarne la rarità, perché è stato stampato di recente e quindi appartiene ancora alle persone che l'hanno acquistato in occasione della mostra... Ad ogni modo il sistema di ricerca nelle biblioteche mondiali della Kit Library ne segnala 19 copie presenti, sparse tra Germania, Svizzera (città natale dell'artista), Austria, Australia e Gran Bretagna, mentre per quanto riguarda Internet, al momento non ci sono copie in vendita.
Jet Set Lady, Fondazione Nicola Trussardi, Istituto dei Ciechi, Milano 2005 |
E' complicato commentare un artista che, oltre a figurare tra i miei preferiti, ormai sta raggiungendo l'apice del successo, con alle spalle un'attività artistica sempre più corposa e complessa, che spazia dalle sculture in cera che si sciolgono con il tempo, per le quali è maggiormente conosciuto (si veda la copia del Ratto delle Sabine di Giambologna scioltasi in occasione dell'ultima Biennale di Venezia, sotto gli occhi di un "Rudolf Stingel di cera"), a installazioni, pannelli fotografici e opere di vario genere.
Attualmente è protagonista di una mostra personale a Palazzo Grassi, intitolata Madame Fisscher e organizzata da François Pinault, uno dei suoi principali collezionisti.
L'esposizione riunisce più di trenta opere e l'artista stesso si dichiara stupito nel rivedere opere che non vedeva da anni. In una recente intervista ne Il Giornale dell'Arte, interrogato sul significato della sua arte, si esprime in questi termini:"Faccio questo; è questo che faccio. Non devo giustificare niente
con nessuno, perché quando cerchi di farlo, quando provi a rispondere a
questo tipo di domande non ne cavi fuori nulla. Il vantaggio dell’arte è
che fa quello che fa".
Non si può che essere d'accordo. Personalmente sono dell'idea che le interpretazioni spettino in primis al pubblico, e in un secondo momento al critico che tenterà di porre ordine al tutto. All'artista è lasciato l'arduo compito del fare creativo, che non necessita di alcuna spiegazione.
Il collezionista, Brant Foundation Art Study Center, Greenwich, 2010
Le sculture di cera di Urs Fischer hanno tutte una fiamma accesa, che piano piano dissolve la scultura. |
Alcune immagini dalla mostra a Palazzo Grassi, Madame Fisscher. La modella è reale e cambia posizione di giorno in giorno |
When the book came to me by
mail, I immediately had a thought that the seller didn't inform me about
the real conditions of the book... but once I looked a bit better, I
realized that the scrawls, pencil writings (printed) and other signs
were an artist's will!
I'm talking about a mainly photographic artist's book, which reassumes the Urs Fischer's artwork since
that date. Actually I'm not able to estimate its rarity, because it
has been printed recently and therefore it still belongs to people
that bought it in the occasion of the exhibition...
Anyway the
KIT Library research system indicates 19 existing copies around the world: in Germany,
Swiss (the artist's birth country), Austria, Australia and Great
Britain. For what concerns Internet, there are no copies actually on sell.
It's complicated to comment a so
important artist, by the way my favourite, who is now reaching the
success and who has a huge and complex artistic backgroung, going
from wax sculptures, which dissolves with time and thanks to them he's
mainly recognised (look for example at the Ratto delle Sabine, a copy
from Giambologna, which slowly disappeared during the last Venice
Biennale, in front of “wax-Rudolf Stingel”'s eyes), to
installation, photographic panels and other works.
Actualy he has a solo
exhibition in Palazzo Grassi, called Madame Fisscher and organized by François Pinault, one of his principal collectors.
The exhibit brings together more than
30 works and the artist declares himself surprised viewing
works he haven't seen for years.
In a recent interview in Il Giornale dell'Arte, when he was asked about the meaning of his work, he said:
“I'm doing this; that's I'm doing. I dont's have to justify my
actions, because when someone tries to do it, when you try to answer
to these questions, you don't realize anything. The advantage of
making art is that you do what you do”.
I couldn't be more in agreement. I
personally think that interpretations are left in primis to the
public, and secondly to the critics, which will attempt to give order
to all. To the artist is left the hard job of making art, which doesn't
require any explanation.
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