venerdì 8 giugno 2012

Le prime edizioni di Alberto Arbasino

Alberto Arbasino, Le piccole vacanze, Einaudi Coralli, Torino 1957

Ho appena acquistato la prima edizione dell'opera prima di Alberto Arbasino, Le piccole vacanze (Einaudi 1957) da un libraio di Rovigo, per la metà dell'attuale quotazione in Internet (anche se occorre dire che non è uno dei testi più rari dell'autore). I testi di Arbasino, a differenza delle edizioni di poesia degli stessi anni (si veda Laborintus di Sanguineti, 1956 o Cronache e altre poesie di Pagliarani, 1954) stranamente hanno quotazioni molto inferiori. Perfino a un'edizione considerata tra le più rare, Sessanta posizioni, è attribuito un prezzo massimo di 130 euro... il fatto è forse dovuto al numero elevato di copie diffuse? La bibliografia in merito a questa questione non mi è pervenuta e la questione meriterebbe un approfondimento!

 Alberto Arbasino, Sessanta posizioni, Feltrinelli, Milano 1971


Edoardo Sanguineti, Laborintus, Magenta, Varese 1956


Elio Pagliarani, Cronache e altre poesie, Schwarz, Milano 1952, con tre disegni di Giuseppe Migneco, stampata in 500 esemplari (immagine dello  Studio Bibliografico Marini, Bari)

L'unica opera con quotazioni più elevate è Turchi: Codex Vindobonensis 8626 edita da Franco Maria Ricci nel 1971, una raccolta illustrata di scritti sulla popolazione turca. La tiratura limitata dell'edizione e il prestigio dell'editore, amato da molti bibliofili, probabilmente hanno fatto sì che il prezzo salisse.

Alberto Arbasino, Turchi: Codex Vindobonensis 8626, Franco Maria Ricci, Parma 1971
Un altro testo fondamentale è Fratelli d'Italia del 1963, l'unico di Arbasino che per ora ho avuto modo di leggere e la cui lettura mi ha fatto respirare a pieni polmoni il mood dei mitici anni Sessanta. La grande cultura di Arbasino è percepibile e ti coinvolge in ogni riga con allusioni e rimandi. Delizioso.

Alberto Arbasino, Fratelli d'Italia, Feltrinelli, Milano 1963

Quest'opera è lodata anche da un autore che stimo moltissimo, Giampiero Mughini, nella sua La collezione, dove racconta della sua splendida raccolta di rarità del Novecento, dalle ricercatissime edizioni futuriste, alle prime di Bilenchi, Svevo, Ungaretti e moltissime altre. L'elenco è spettacolare e nella narrazione traspare l'amore incontrollato dell'autore per questi testi, sia dal punto di vista del possesso, che del valore storico e umano in essi racchiuso; un libro che ho adorato e riletto ripetutamente. Lo stile aggressivo e asciutto di Mughini può non piacere, ma io lo trovo esilarante. Per concludere, un'altra sua opera molto interessante è anche In una città atta agli eroi e ai suicidi. Trieste e il "caso“ Svevo, che una triestina doc come me ha apprezzato moltissimo.

Giampiero Mughini, La collezione, Einaudi, Torino 2009

Uno dei testi citati da Mughini ne In una città atta agli eroi e ai suicidi : Italo Svevo, La coscienza di Zeno, Cappelli Editore, Bologna 1923

Un altro testo della collezione Mughini (l'immagine si riferisce a un'edizione autografa battuta da Christie's nel giugno del 2005 -assieme ad alcune lettere- per 37.000 euro): Giuseppe Ungaretti, Il porto sepolto, Stabilimento Tipografico Friulano, Udine 1916
I've just bought the first edition of the first Alberto Arbasino's book, Le piccole vacanze (Einaudi 1957) by a librarian from Rovigo, for half of the current price on the Internet (even though I have to say that it's not one of the rarest Arbasino's editions). 
The author's books, unlike poetry editions of the same years (for example Sanguineti's Laborintus from 1956 or Pagliarani's Cronache e altre poesie from 1954) have not so high prices and this fact is strange. Even one of his rarest, Sessanta posizioni, isn't estimated for more than 130 euros... why is it so? Maybe because of the large number of copies distributed? I haven't found any information about his fact, which must be delved!
The only author's book which has relatively high value is Turchi: Codex Vibonensis 8626, printed by Franco Maria Ricci in 1971; an illustrated collection of writings about the turkish population. 
The limited book's edition and the prestige of the editor, loved by many bibliophiles, are probably the cause of the high estimation.
Another foundamental text is Fratelli d'Italia from 1963, the only Arbasino's book which I've read. Its reading let me enter into the fantastic mood of the Sixties and the huge author's culture is perceptible in every word or quotation. Delicious.
This book is also lauded by Giampiero Mughini in his La collezione: one of my best writers. In this book he talks about his magnificent book collection, which includes the rarest editions of the XX century; from the beloved futurist editions, to first Bilenchi's, Svevo's, Ungaretti's and many other. The list is spectacular and through the narration shines the author's pure love for these books, both in the possession point of view, both because of its historical and human values. A book which I've simply adored. 
The aggressive and concise Mughini's narration style could not be appreciated, but I personally find it hilarious.
To conclude, another interesting Mughini's book is In una città atta agli eroi e ai suicidi. Trieste e il “caso” Svevo, which a triestina doc like me has liked a lot.


2 commenti:

  1. sul mercato milanese trovi spesso anche a basso costo i libri einaudi e garzanti di arbasino. i rari se non rarissimi sono i feltrinelli della metà degli anni '60 da off off ('68) a la maleducazione teatrale ('66) a grazie per le magnifiche rose ('65). il vero irrintracciabile se non a prezzi folli è Sessanta Posizioni e mi fa una rabbia non ntrovarlo perché avrei una gran voglia di leggerlo.

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    1. Devo dire che rispetto a quando scrivevo ho notato che appunto Sessanta posizioni si è fatto caretto, come anche Fratelli d'Italia. E' un buon segno secondo me, perché valorizza testi importanti della seconda metà del Novecento, finora piuttosto sottovalutati. Lei cosa ne pensa?

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