Andrea Camilleri, Il corso delle cose, Antonio Lalli editore, Poggibonsi 1978 (immagine dal link) |
Risulterò banale, ma voglio ugualmente, con questo mio ultimo post prima della pausa estiva, salutare due grandi scrittori che come saprete ci hanno lasciato di recente, quasi contemporaneamente: Andrea Camilleri e Luciano de Crescenzo.
Il primo, giallista conosciutissimo sia in Italia che all’estero, ha il merito di aver creato il personaggio del commissario Montalbano. Da cui successivamente è nata anche la serie tv con Zingaretti come protagonista.
I suoi libri sono usciti principalmente per la Sellerio in brossura, ma anche da Mondadori spesso in copertina rigida. Introvabile la sua opera prima di cui ho già scritto anni fa: Il corso delle cose. Conosco almeno due collezionisti che sarebbero disposti a pagare una grossa cifra per averlo, ma per il momento non sono ancora riuscita a soddisfarli.
Luciano de Crescenzo, La Napoli di Bellavista. Sono figlio di persone antiche, Mondadori, Milano 1979 |
Il secondo è stato un personaggio molto eclettico: grande conoscitore della filosofia greco-latina, ha pubblicato molti libri sull’argomento, tra cui la Storia della filosofia greca. La sua opera prima, Così parlò Bellavista, anche grazie alla visibilità televisiva negli show di Costanzo, vendette 600 mila copie.
Ma il suo libro più ricercato, seppur non raro, rimane La Napoli di Bellavista, interamente fotografico. La prima edizione può arrivare anche a 100 euro.