martedì 8 novembre 2016

Booker Prize 2016 : Paul Beatty

Paul Beatty, Lo schiavista, Fazi, Roma (immagine dal link)

Mi ha fatto piacere vedere su Twitter il team Fazi festeggiare la vittoria del Booker Prize di quest'anno da parte di un loro autore, l'americano Paul Beatty, con il romanzo Lo schiavista.
Se ricordate della casa editrice Fazi scrissi già in un post su Gore Vidal, uno degli autori più noti da loro pubblicati. Ebbene hanno fatto nuovamente centro, dopo il successo di libri come Twilight di Stephanie Meyer, Melissa P. e Stoner di Williams.

Lo schiavista è un romanzo definito dallo stesso autore "difficile", poiché è una satira pungente sulla razza. E inizia così:  «So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato».
Dopo ben 18 no, l'autore riuscì a farlo pubblicare anche in Gran Bretagna (allo scopo di poter concorrere per il Booker Prize che impone questo requisito) da una piccola casa editrice inglese, la Oneworld.
E finalmente sta avendo il successo meritato, anche presso i collezionisti di prime edizioni che si stanno contendendo a suon di offerte su Ebay la first printing - prima edizione - americana (a questo link un'asta ebay ancora in atto, al momento sui 79 dollari).
Infine con l'occasione vi propongo il primo libro di Beatty ad uscire in Italia, Il blues del ragazzo bianco, edito nel 1997 da Baldini & Castoldi e al momento di difficile reperibilità (sotto, l'unica scarsa foto che ho trovato).

Paul Beatty, Il blues del ragazzo bianco, Baldini & Castoldi, Milano 1997 (immagine dal link)


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