Giorgio Maffei |
Quando andai a trovarlo nella sua magnifica casa a Torino, fra scaffali colmi di libri d'arte e opere varie, mi colpì il suo essere silenzioso e riflessivo. Mi lasciò da sola a studiare tra le pile di tomi, venendo ogni tanto a chiedermi come stesse procedendo.
Avrei voluto che la sua morte, avvenuta qualche giorno fa, fosse ricordata di più. Almeno una trafila su qualche giornale importante. Quasi nulla... solo il sito online Artribune s'è ricordato di lui.
Io ne ho parlato spesso (vedi ad esempio il mio post); per chi non lo conoscesse era il libraio antiquario che per primo scoprì i cataloghi e le rarità legate alla Neoavanguardia in arte e poesia.
Dal 2006 ha pazientemente raccolto tutto ciò che riguarda il patrimonio dell'arte contemporanea dagli anni Cinquanta in poi in formato cartaceo, creando cataloghi di vendita di fattura stupenda e colmi di informazioni - anche interpretative - sui fenomeni.
Oltre a libraio era anche autore di numerose pubblicazioni, tra cui ricordiamo il fondamentale Arte Povera 1966-1980. Libri e documenti (Corraini 2007). Da notare la precocità della pubblicazione, che ha anticipato di molti anni il boom dell'Arte Povera nel mondo, ponendo in risalto nomi al tempo sconosciuti come Kounellis, Pistoletto o Pascali.
Uno dei suoi ultimi cataloghi che ho ricevuto riguarda l'arte dagli anni Ottanta in poi, territorio ancora in parte inesplorato e pieno di sorprese. Nomi come Damien Hirst o Cindy Sherman uniti a Barbara Kruger e Cattelan.
Chissà cosa ne faranno di tutto quel patrimonio...
english version coming soon...
Che tristezza! Uno dei più grandi librai...
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