giovedì 31 ottobre 2013

Ancora McCarthy / More about McCarthy

Cormac McCarthy, Blood Meridian or The Evening Redness in the West, Random House, New York 1985 (immagine dal link)
Cormac McCarthy, si sa, è molto amato anche in patria. Non poteva quindi mancare nel manuale di Ellis da me affrontato la scorsa settimana (vedi post), dove viene citato ripetutamente.
Da esso ho appreso ad esempio che i prezzi delle edizioni originali di questo autore superano di gran lunga quelle di scrittori universalmente acclamati e fondativi del Novecento, come l'autore de L'amante di Lady Chatterley D.H. Lawrence.
O, anche, che un libro come All the Pretty Horses, uscito in America nel 1992, ha visto salire la sua valutazione in poco più di un anno da 20 dollari del prezzo di copertina a 200 nei cataloghi di antiquariato. Ellis ci consiglia quindi di acquistare sempre le prime edizioni di autori di successo, nel caso dovessero salire.
O, ancora, che McCarthy fu un autore restìo a firmare le proprie edizioni in occasioni ufficiali, provocando così una lievitazione dei prezzi dei suoi libri autografi.

Cormac McCarthy, All the Pretty Horses, Alfred A. Knopf, New York 1992 (immagine dal link)

Cormac McCarthy is, obviously, very beloved also in America. So he couldn't be missing in the Ellis's book about which I wrote last week (vedi post). In fact he quotes him very often.
What I've learned from this book is that the prices of McCarthy's editions are largely higher than the ones by very famous XIX century writers, like the author of Lady Chatterley's Lover D.H. Lawrence.
Or I've also learned that a book like All the Pretty Horses that came out in America in 1992, in just over a year went from 20 dollars on the shelves of the new stores to over 200 in antiquarian catalogues. So Ellis is suggesting us to always buy successful books in first editions, in case their price will grow.
Or also that McCarthy was an author who tended not to sign his edition on official occasion, so he provoked an increase of the prices of his signed book.

martedì 29 ottobre 2013

Scaffale dei ricercati / Shelf of the sought books

Manfredo Tafuri, La sfera e il labirinto. Avanguardie e architettura da Piranesi agli anni '70, Einaudi Saggi, Torino 1980 (immagine dal link)

lunedì 28 ottobre 2013

Editoria di una volta: gli Omnibus Mondadori / Old publishing: The Omnibus Mondadori

Rex Stout, Nello studio di Nero Wolfe, Omnibus Gialli Mondadori, Milano 1988 (immagine dal link)
L'occasione per scrivere di questa straordinaria collana mi è data dalla presenza di questa rarità di Rex Stout in asta su Ebay proprio in questi giorni, con numerose offerte all'attivo.
La Omnibus Mondadori dedicata ai gialli e alla fantascienza fu tra gli anni Sessanta/Settanta fino agli anni Novanta una sorta di prodigio dell'editoria: carta di qualità, rilegature di pregio e molto colorate e dorsi all'avanguardia. 
Per tutti i volumi fu mantenuta la scelta dell'immagine incollata e portata in primo piano e la titolazione a grassetto. Le edizioni uscirono spesso in prima - e talvolta unica - edizione italiana.
Infatti ad oggi queste edizioni sono molto ricercate dai collezionisti, i quali mantengono le valutazioni di questi libri a stime sostenute. Per fare un esempio, le edizioni meno comuni sono In viaggio con Poirot di Agatha Christie (1991) o alcuni tomi delle avventure di Philo Vance di S.S. Van Dine (ad es. Altre avventure di Philo Vance, 1992). O anche titoli di Georges Simenon e Carter Dickson.
Ma l'elenco è lungo! Per saperne di più consiglio di dare un'occhiata al link.

Agatha Christie, In viaggio con Poirot, Omnibus Gialli Mondadori, 1991 Milano (immagine dal link)
S.S.Van Dine, Altre avventure di Philo Vance, Omnibus Gialli Mondadori, Milano 1992 (immagine dal link)

The occasion to write about this extraordinary book collection came thanks to this Rex Stout's rarity for sale on Ebay right these days, having many bids.
During 60s/70s and 90s the Omnibus Mondadori dedicated to crime and science fiction books was kind of a miracle: quality paper, luxurious and coloured bindings and avant-garde spines.
All volumes had the image pasted on the front and very large titles. There were often firsts or unique italian editions.
Indeed, today they're very sought-after by collectors, who are maintaining their valuations always high.
To give an example, the most uncommon editions are, say, In viaggio con Poirot by Agatha Christie (1991) or some books of the Philo Vance's adventures written by S.S. Van Dine (for ex. Altre avventure di Philo Vance, 1992). Or also collections by Georges Simenon and Carter Dickson.
But the list is long! If you want to know more look at the link.

A new Charles Saatchi's book

Charles Saatchi, The naked eye, Booth-Clibborn Editions, London 2013 (immagine dal link)
E' uscito un nuovo libro del pubblicitario ma soprattutto gallerista Charles Saatchi: The Naked Eye (di cui vi ho già parlato più volte).
Foto di artisti rigorosamente "unphotoshopped", come le descrivono nel negozio online del francese Colette. Straordinarie ma senza ritocco quindi, colte in momenti inaspettati e casuali.
Il gallerista continua così il suo intrepido viaggio nella promozione di artisti emergenti, finora con notevole successo.
Il prezzo è tutto sommato modesto: 29 euro.

Un'immagine dal libro

The new Charles Saatchi's book, the renowned publicist but especially gallerist, has come out: The Naked Eye.
Artist's photos absolutely "unphotoshopped", as are described in the online shop of the French Colette. Extraordinary but without corrections, taken in particular and unexpected moments.
So the gallerist is continuing his hard trip in promoting emergent artists, by now with a huge success.
The price is quite modest: 29 euros.

giovedì 24 ottobre 2013

Cosa sta succedendo a Stephen King? / What's happening to Stephen King?

Stephen King, A volte ritornano. 20 racconti del terrore, Sonzogno, Milano 1981 (immagine dal link)

Un testo che solitamente si trovava a 20-30 euro abbastanza facilmente ora sta raggiungendo i 150 su Ebay a 8 giorni dalla scadenza. E lo stesso sta accadendo ad altre sue prime edizioni che d'accordo, sono ricercate, ma non sono rare.
Cosa sta succedendo al mercato italiano dei Stephen King?
Si tratta forse di un'operazione di marketing in vista dell'uscita anche in Italia del sequel di Shining intitolato Doctor Sleep? O solo un ennesimo revival di questo amatissimo e collezionatissimo autore? (a questo proposito rimando a due miei vecchi post1, 2)
Staremo a vedere se il mercato regge.

Stephen King, Doctor Sleep. A novel, Scribner's, New York 2013 (immagine dal link)

Nel frattempo godiamoci la copertina USA di Doctor Sleep che appare davvero interessante e ben fatta. Chissà come sarà quella italiana?
Inoltre qualche settimana fa, sfogliando Arte di questo mese, ho letto della nuova pubblicità per Kenzo realizzata da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari che, indovinate un pò, ricorda proprio la copertina originale italiana di A volte ritornano! Citazione o casualità?

La pubblicità per Kenzo di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari (immagine dal link)

A book that you usually find at 20-30 euros quite easily now is reaching 150 on Ebay at eight days left. And the same is happening with some others first editions which, ok, are sought after but not rare.
What's happening to Stephen King's italian market?
Is it a matter of some marketing operation, now that also in Italy is going to be published the Shining's sequel called Doctor Sleep? Or it's just a revival of this beloved and highly collected author? (in relation to that I remember my two old post1, 2)
We'll see if these prices will last. 
In the meantime we can enjoy the USA Doctor Sleep cover, very interesting and well made. How is going to be the italian one?
Moreover, some weeks ago, in this month's Arte issue I red about the new Kenzo advertising, realized by Maurizio Cattelan and Pierpaolo Ferrari. Surprisingly it reminds the italian A volte ritornano edition. A quotation o just a case?

mercoledì 23 ottobre 2013

lunedì 21 ottobre 2013

Le prime edizioni BEAT / The first BEAT's editions

Gregory Corso, Benzina, Guanda, Parma 1969 (immagine dal link)

Eccoci arrivati al primo appuntamento con le rarità italiane della letteratura Beat americana!
Essendo un argomento complesso e molto vasto, proseguirà nel corso delle prossime settimane e verrà di volta in volta arricchito di notizie e curiosità. 
La data di nascita della letteratura Beat è segnata dall'uscita nel 1957 del libro del romanziere Jack Kerouac On the road (da me citato in un precedente post), che rispecchia tutte le caratteristiche e, se volete, i cliché del movimento: voglia di libertà, di scioglimento delle regole del mondo intellettuale e crisi generazionale con il conseguente ripiegamento individualistico. In una parola: bohème del secolo XIX.
Come sottolinea Vito Amoruso, autore di un testo utile per avere un'infarinatura rapida sul movimento:  La letteratura beat americana (Laterza 1969), si trattò più di un fenomeno di costume, legato alla società da cui gli scrittori volevano rifuggire. Infatti i primi ad interessarsi di loro furono gli psicologi e in seguito la televisione e i media in generale.

Fernanda Pivano, C'era una volta un beat. 10 anni di ricerca alternativa, Frassinelli, Milano 2003 (immagine dal link)
Per chi invece si accingesse ad approfondire l'argomento con maggiore introspezione i libri di Fernanda Pivano sono d'obbligo, come ad esempio C'era una volta un beat: 10 anni di ricerca alternativa, (Arcana, Roma 1976, ristampato un paio di volte). Ed è proprio da questo testo che voglio iniziare, utilizzandolo come base dati per tutta una serie di informazioni bibliografiche e storiche. 
La forza di questo testo (io possiedo l'edizione Frassinelli qui riportata) è la presenza di numerose fotografie inedite di proprietà dell'autrice, che rendono la lettura anche molto piacevole.
La Pivano ebbe il glorioso merito di introdurre i Beat in Italia negli anni Sessanta, lottando contro pregiudizi, censure e scetticismo generale nei loro confronti e andando personalmente a conoscerli, stringendo con loro un rapporto di profonda amicizia.
Fu lei a tradurre e far pubblicare - facendo da tramite tra l'autore e l'editore - una lunga serie di testi inediti dei membri del gruppo e una preziosa antologia intitolata Poesia degli ultimi americani, oggi valutata dagli antiquari sui 30-40 euro.

Fernanda Pivano [a cura di], Poesia degli ultimi americani, Feltrinelli, Milano 1964 (immagine dal link)
All'interno vi inserì un foglio sciolto ripiegato contenente la famosa poesia figurata di Gregory Corso, Bomb, primo vero manifesto ispirato alla minaccia della bomba atomica. Questo inedito spesso risulta mancante e quindi se si ha la fortuna di ritrovarlo nel testo il valore della raccolta è maggiore.
La bibliografia italiana di Gregory Corso risulta ad oggi pressoché introvabile, a partire dal raro e bellissimo Benzina, edito da Guanda nel 1969. Questo piccolo libriccino talvolta supera i 60 euro in asta.
Un'altra rarità è il testo In quest'epoca inceppata, edito dalla sconosciuta Zero nel 1988 e attualmente irreperibile su tutti i fronti...
Buona caccia!

Here we are at the first appointment with rare italian Beat editions!
For it's a vast and complex argument, it will continue in the next weeks and each time it will be enriched with news and curiosities.
The Beat literature date of birth is fixed at 1957, when Jack Kerouac's On the road book came out (I previously mentioned it in a post). This book had all the characteristics and, If you want, all the clichés of the movement: a desire to be free, to break all the bourgeois rules and a generation crisis with the consequent individualism. In a word: XIXth century bohème.
As Vito Amoruso underlines, the author of a very useful text if you need a general idea of the movement: La letteratura beat americana (Laterza 1969), it was more a lifestyle mood, related to society from which the writers wanted to escape. Indeed the firsts who payed attention to them were psychologists, then television and the media.
For those who want to go deep into the topic the books by Fernanda Pivano are a must, for example C'era una volta un beat: 10 anni di ricerca alternativa, (Arcana, Roma 1976, reprinted a couple of times). And I want to start right from this text, using it as a data base for lot of bibliographical and historical informations.The power of this text (I have this Frassinelli edition) are the numerous unreleased photos owned by the author, which make the reading of the book also very pleasant.
Pivano had a glorious merit of introducing Beats in Italy in 60s, fighting against censures,  prejudices and general skepticism in these writers. She personally went to know them and become their good friend.
She also translated and publish - as a middle-person between authors and editors - a long series of unreleased books and also a precious anthology called Poesia degli ultimi americani, now sold for 30-40 euros.
Inside she put a flyer with the famous visual poem by Gregory Corso, Bomb, a first real manifest inspired by the atomic bomb threat. Usually it's missing, so if it has it it's worth more than the usual price.
Gregory Corso's italian bibliography is very scarce, starting from his beautiful Benzina, published by Guanda in 1969. This small book sometimes reaches 60 euros on auctions.
Another rarity is In quest'epoca inceppata, printed by the unknown Zero in 1988 and actually very difficult to find...
Have a good hunt!



giovedì 17 ottobre 2013

Investments

Tracey Emin, Strangeland, Sceptre, London 2005, con dedica autografa (immagine dal link)
Un giorno, ne sono sicura, varrà quanto un libro su Picasso. 
Tracey Emin è una dei fondamentali componenti del gruppo di artisti soprannominati Young British Artists e lanciati dal gallerista londinese Charles Saatchi nel 1992. 
Questo è uno dei suoi testi, reperibile a poche decine di euro senza la dedica autografa e a 50-70 se con dedica.

One day, I'm sure, it will be worth as a book about Picasso.
Tracey Emin is one of the foundamental members of the artists' group called Young British Artists, promoted by the english gallerist Charles Saatchi in 1992.
This is one of her texts, available for a few dozen of euros without a dedication and about 50-70 with it.

mercoledì 16 ottobre 2013

Manuali per bibliofili parte 2 / Bibliophile's guides part 2

Ian C. Ellis, Book Finds. How to Find, Buy and Sell Rare Books, A Perigee Book, New York 2001 (immagine dal link)

Ricollegandomi al discorso del precedente post sui manuali per collezionisti o cacciatori di libri e continuando con il mio proposito di riportarvi notizie derivanti dal collezionismo d'oltreoceano, vi segnalo un altro testo che sto leggendo in questi giorni: Book Finds, scritto dall'antiquario Ian Ellis.
La prima edizione è del 1996, ma io ho preferito andare a leggermi quella aggiornata al 2001 che include le casistiche legate all'avvento di Internet. E in seguito prenderò in mano anche l'edizione del 2006, quando l'era del collezionismo online aveva ormai raggiunto la mole e l'interesse odierno.
Si tratta di un manuale per aspiranti book scouts, tipico del carattere schematico e classificatorio degli americani, diviso in sezioni che partono dalla descrizione fisica dell'oggetto libro a quella legata a stime, presenze o meno di rinvii autografi e molto altro. 
Il tutto infarcito di preziosi e succosissimi esempi, ovviamente riguardanti il collezionismo di libri in lingua inglese del Novecento.
Devo ammettere di essermi letteralmente persa a fantasticare su prime edizioni come Junkie dello scrittore Beat William Burroughs, nel libro utilizzato come esempio per la questione delle "celebri eccezioni" delle edizioni paperback - solitamente considerate alla stregua della carta straccia - con valutazioni stellari (in questo caso si parla di migliaia di euro). Lo pseudonimo utilizzato da Burroughs, poi, può facilmente confondere il cacciatore inesperto.


William Lee [William Burroughs], Junkie. Confessions of an Unredeemed Drug Addict, Ace, New York 1953 (immagine dal link)

O anche della prima di Cold Mountain (da cui è stato tratto il famoso film con Nicole Kidman), di Charles Frazier, ricollegabile alla casistica dei "celebri errori" che fanno di un'edizione la true first state e che aiutano il book scout a riconoscerla in mezzo ad altre ristampe. 
Interessante che Ellis ci segnali nel dettaglio queste curiosità, riportandoci nel caso di Cold Mountain la particolarità della prima edizione che conteneva: "she can go about looking like a man-woman" nella prima ristampa del libro e "she can go about looking like a mad woman" nelle successive edizioni (Ian C. Ellis, Book Finds... p.50).
Di casi simili ce ne sono tantissimi e meriterebbero un post a sé.


Charles Frazier, Cold Mountain, Atlantic Monthly Press, New York 1997 (immagine dal link)

Lo stile di Ellis appassiona perché è conciso, ironico e colmo di dettagli. Un pò come quello del Simone Berni nostrano. E ci riempie di dritte, suggerimenti, ammonimenti:
"[...] pay attention to every detail of the book in your hand. Do you know the date coding for Where the Wild Things Are? Knowing that bought me a vacation in Europe."(p.51)
Come non amarlo?


Recalling the question of the last post about bibliophile's or book scouts' manuals and continuing with the intention to give you news from book collecting in America, I'm suggesting this book I'm reading these days: Book finds by the antiquarian Ian Ellis.
The first edition is by 1996, but I've preferred to check the revised 2001 one, which includes also some cases related to Internet. Soon I will read also the 2006 edition, when the online book collecting era had become important and relevant as it's now.
Book Finds is a guide for book scouts, typically American in its schematism and classifying way of treating topics, and it divides in sections that goes from the physical description of the book object to valuations, cases when there are signed editions and much more. All enriched by precious and funny examples about book collecting, obviously for what concerns 90 century books in english language.
I have to admit that I literally lost myself fantasizing about first editions like Junkie of the Beat writer William Burroughs, which is mentioned in the book because it's related to the case of the "famous expections" of luxurious paperback editions, which are usually worth less than nothing (in this case where are talking about thousands of euros). The pseudonym Burroughs used could easily confuse a less expert book scout.
Or also about Charles Frazier's Cold Mountain (which inspired the famous movie with Nicole Kidman), which is connected with the case of the "famous mistakes" that make an edition a true firts state and which help the book scout to recognise it between later reprints.It seemed also interesting the way Ellis gave us detailed informations about the example he described, for example - in the case of Cold Mountain - quoting the particularity this first edition was containing: "she can go about looking like a man-woman" instead of "she can go about looking like a mad woman" in later reprints (Ian C. Ellis, Book Finds... p.50).
These cases are many and they would be worth a dedicated post.
Ellis's style is pleasant because it's concise, ironic and plenty of details. A little bit like our Simone Berni. And he also gives us a lot of suggestions, rules and warnings:
"[...] pay attention to every detail of the book in your hand. Do you know the date coding for Where the Wild Things Are? Knowing that bought me a vacation in Europe."(p.51)
How could I not love him?

martedì 15 ottobre 2013

I "libroni" d'arte / Huge art books


Terisio Pignatti [a cura di], Veronese. L'opera completa, 2 voll., Alfieri, Venezia 1976 (immagine dal link)

La mia professoressa di storia dell'arte diceva sempre: "Sono bellissimi ma nessuno li legge né li piglia" riferendosi ai grossi e pesantissimi libroni realizzati in occasione di mostre personali o ricognizioni storiche dell'opera di un dato artista.
Seppure ci appaiono invitanti dal punto di vista della qualità delle immagini e del contenuto, la loro mole è talmente ingestibile che finiamo per abbandonarli negli scaffali delle librerie dove li troviamo in vendita.
Alcuni, poi, nonostante ad un occhio inesperto sembrino "di valore" soltanto perché sono belli e grossi, non arrivano a raggiungere le stime che ci aspetteremmo. Del resto come a tutti i libri di antiquariato ad ognuno è affidata una precisa valutazione. 
Nel caso dei cataloghi d'arte è data soprattutto dall'importanza che questo ricopre in termini storico-artistici.
Un esempio: di libri sul pittore veneziano Paolo Veronese (1528-1588) ne abbiamo a bizzeffe. Cataloghi di mostre, saggi, studi, ecc. ma solitamente soltanto un paio di questi è da ritenersi valido ai fini di comprenderne l'opera e da cui lo studioso di storia dell'arte non potrà prescindere. 
E nel caso di Veronese sono quelli scritti dallo studioso Terisio Pignatti (ad esempio quello qui proposto, valutato sui 200-300 euro), che fin dagli anni Settanta ha studiato attentamente l'opera del veneziano. 
Infatti i libri d'arte maggiormente valutati solitamente sono quelli scritti dal più esperto studioso dell'artista o quelli che coprono l'intero corpus della sua opera.
Questi, dunque, saranno i parametri di cui avvalersi nel valutare un testo d'arte. Tenendo ben conto che la sua stima non è stabilita dal peso...

My professor always use to say: "They're beautiful but nobody reads them nor take them", referring to those huge and heavy books usually realized on the occasion of solo-exhibitions or historic recognitions of an artist's work.
Although they seem inviting for their images and inside, they are so big that we just leave them on the shelves when we find them. Some of these, moreover, although we're aspecting them to be valued, they're not. In fact every antiquarian book has its exact value.
In the case of art catalogs its price is given by his importance in art history terms. An example: there are lot of books about the venetian painter Paolo Veronese (1528-1588); essays, texts, studies, etc. but just a few of them are useful to understand his work and will be a must-have for a researcher.
In Veronese's case there are those written by the researcher Terisio Pignatti (for example this one, estimated at 200-300 euros), who since 70s has been carefully studied the work of this painter.
Indeed, the most valued art books are usually the ones written by eminent researchers of a certain artist or the ones that cover the entire corpus of his works.
So these will be the parameters to estimate a book like that, reminding that it's not determined by its weight...

giovedì 10 ottobre 2013

Un "manuale per bibliofili" / A bibliophile's guide

Jack Matthews, Reading Matter. A rabid bibliophile's adventures among old and rare books, Oak Knoll Press, Delaware 2000
Ogni tanto mi piace acquistare qualche libro che tratti di bibliofilia. Spesso sono opere fine a se stesse o banalissime, ma ogni tanto incappo in qualche volume interessante.
Ricordo quando lessi il fondamentale manuale di Hans Tuzzi Collezionare libri della casa editrice "bibliofila" Sylvestre Bonnard. Rimasi piacevolmente sorpresa dalla quantità di informazioni dettagliate sul mondo del collezionismo librario, indagato dall'autore con singolare acutezza, ironia e schematicità.
E vorrei poter dire lo stesso di questo libro di Jack Matthews, su cui ho riversato molte aspettative ma che al contrario mi ha delusa.

Hans Tuzzi, Collezionare libri. Antichi, rari, di pregio, Edizioni Sylvestre Bonnard, Milano 2000 (immagine dal link)

Matthews è un collezionista, scrittore e critico letterario che in Reading Matter racconta delle sue esperienze presso le librerie antiquarie in giro per il mondo. Lo stile è prolisso e forzatamente ironico, come anche gli aneddoti che incuriosiscono poco.
Tuttavia ne ho tratto alcuni insegnamenti, a partire dalla terminologia legata alla bibliofilia in lingua inglese che mi sarà utile nella traduzione dei miei post. 
Interessante anche la questione dei "blurb", sorta di raccomandazioni da parte di scrittori noti sui risvolti delle sovraccoperte di testi scritti da esordienti (p.120). 
Un habitué di questa attività fu T.S. Eliot, ma anche André Gide su qualche opera di Georges Simenon giovane.
Da qui l'importanza delle sovraccoperte come parte integrante e fondamentale di una data edizione...

Sometimes I like to buy some books about bibliophilia. Often they're banal or without sense, but sometimes I use to find interesting ones. 
I remember reading the foundamental Hans Tuzzi's manual Collezionare libri, published by the "bibliophiliac" house Sylvestre Bonnard. I appreciated in particular the quality of the detailed informations about the world of book collecting, researched by the author with an unusual precision, irony and methodology.
And I would like to say the same for Jack Matthew's book, which disappointed me although I had many good expectations.
Matthews is a collector, writer and literary critic narrating in Reading Matter about his experiences in antiquarian libraries around the world. The style of the book is rambling and fakely ironic, and also the anecdotes are not curious.
Anyway I learned something, starting from the english terminology regarding bibliophilia, very useful when I have to translate my posts. Also interesting was the question of the "blurbs", kind of recommendations usually wrote by already famous writers on debut books' dust jackets (p.120).
An habitué of this activity was T.S. Eliot, but also André Gide on some debut Georges Simenon's novels. And than this is related with the importance of the dj as main part of a book...

mercoledì 9 ottobre 2013

Testi rari dalla narrativa gay: Edmund White / Rare books from gay authors: Edmund White

Edmund White, Stati del desiderio. Guida alle città e agli uomini americani, Zoe, Forlì 1996 (immagine dal link)
Stati del desiderio è un ritratto schietto ma anche ironico della cultura gay nelle città americane come San Francisco, dove negli anni Settanta gli omosessuali erano la maggioranza, Los Angeles o Salt Lake City.  
Ed è soltanto uno dei numerosi testi rari del talentuoso scrittore e saggista americano Edmund White, classe 1940 originario di Cincinnati (per la bibliografia italiana dell'autore date un'occhiata al bel sito da me spesso citato di Federico Novaro).

Edmund White (immagine dal link)
I libri di White, nonostante abbiano ottenuto pubblicazioni da parte di grandi case editrici come Einaudi, Baldini & Castoldi o Guanda, rimangono sempre discretamente rari o difficilmente reperibili.
Solo per citare alcuni esempi, altrettanto irreperibili sono E la bella stanza è vuota (Einaudi, 1992) o L'uomo sposato (Baldini & Castoldi, 2001). Il primo addirittura inserito dal blog La stamberga dei lettori tra i testi da leggere almeno una volta nella vita.

Edmund White, E la bella stanza è vuota, Einaudi Supercoralli, 1992 (immagine dal link)

Sarà per motivi di ostracismo o insofferenza nei confronti della cultura gay o per motivi di scarso successo dei libri dedicati a quel mondo (in effetti dopo la prima edizione non vengono mai ristampati), ad ogni modo alcuni suoi testi rimangono delle rarità.


Stati del desiderio is a very honest, frank but also ironic portrait of the gay culture living in American town like San Francisco, where in 70s gay people were a majority, Los Angeles or Salt Lake City.
And it's just one of the many rare books of the talented American writer and essayist Edmund White, born in 1940 in Cincinnati (for his italian bibliography look the already mentioned beautiful website of Federico Novaro).
Although there were published by big houses like Einaudi,  Baldini & Castoldi or Guanda, White's books are quite rare or difficult to find.
Just to quote some examples, as well unfindable are E la bella stanza è vuota (Einaudi, 1992) or L'uomo sposato (Baldini & Castoldi, 2001). The first even mentioned by the blog La stamberga dei lettori as one of the books you just have to read at least once in a life.
Maybe due to ostracism or maybe because these books don't have a numerous public (in fact after the first state they never been published again), anyway they remain somewhat rarities.

martedì 8 ottobre 2013

lunedì 7 ottobre 2013

Scaffale dei rari / Shelf of the sought books

Georges Simenon, Il trasloco, Mondadori Medusa, Milano 1968 (immagine dal link)

Annotazioni su Il codice Da Vinci / Considerations about The Da Vinci Code

Dan Brown, Il Codice Da Vinci, Mondadori, Milano 2004 (6a edizione)
La scorsa settimana ho acquistato una ristampa del libro più noto di Dan Brown, Il Codice Da Vinci.
Si tratta della sesta edizione mondadoriana edita un anno dopo la prima, nel 2003. 
Della prima edizione italiana avevo letto in uno dei preziosi manuali del cacciatore di libri Simone Berni (ndr) che si contraddistingueva dalle ristampe successive per il fatto che l'immagine in quarta di copertina raffigurasse Dan Brown seduto anziché in piedi. E questo accresceva di un pò il suo valore, non arrivando tuttavia a valutazioni eccessivamente alte.
La mia edizione, però, nonostante sia la sesta reca ancora l'immagine della prima...
Ne sapete qualcosa?

Edizioni successive dello stesso libro (immagine dal link)

Last week I bought a reprint of the most known Dan Brown's book, Il Codice Da Vinci. In particular the sixth edition published by Mondadori a year after the first italian 2003 edition.
About this first edition I red in one of the precious manuals of the book hunter Simone Berni that was different from later reprintes because the image in the back of the dustjacket was showing the author sitting instead of standing. And this detail makes the book a little bit more valuated, although not so much.
But my edition has Dan Brown sitting too... as in the first state. Do you know more about?

mercoledì 2 ottobre 2013

Un raro di Andrej Belyj / An Andrej Belyj's rare

Andrej Belyj, Pietroburgo, Einaudi Supercoralli, Torino 1961 (link non reperibile)
Un raro del romanziere, poeta e critico russo Andrej Belyj è appena stato venduto su Ebay a più di 80 euro.
Si tratta di un'opera che vide in tutto tre edizioni italiane: la prima nel 1961, una successiva nel 1980 sempre per l'Einaudi, nella collana Nuovi Coralli, e una speciale, illustrata da Reynald Schmid, edita a Ginevra da Edito Service nel 1972.
Tutte le edizioni sono state curate e prefate dal grande conoscitore della cultura boema e russa Angelo Maria Ripellino, di cui ho scritto profusamente qualche tempo fa.
Pietroburgo, romanzo per cui Belyj è maggiormente noto e citato, è incentrato sull'attentato dinamitardo di un giovane ai danni del padre burocrate. Il libro fu salutato da nientemeno che Vladimir Nabokov come uno dei maggiori capolavori del Novecento.

A rare from the Russian novelist, poet and critic Andrej Belyj has been sold in these days on Ebay for more than 80 euros.
It's a work which overall had three italian editions: the first in 1961, the second in 1980 from Einaudi too, in the Nuovi Coralli collection, and a special third one illustrated by Reynald Schmid, published in Geneve by Edito Service in 1972.
All editions are translated and curated by the great connoisseur of the Boemian and Russian culture Angelo Maria Ripellino, about whom I wrote widely a while ago.
Pietroburgo is the Belyj's most quoted novel based on a dynamite attack by a young man against his bureaucrat father. The book was defined by Vladimir Nabokov as one of the best 90s books.

I Manuali del Trapper Longanesi

Andrea Mercanti, Manuale del trapper, Longanesi, Milano 1976 (immagine dal link)
Una collana di grande successo e "solo apparentemente destinata ai ragazzi", come recitava la presentazione di questi manuali su una rivista degli anni '70 (Qui Touring, 1977).
Le guide del Trapper Longanesi, edite a partire dagli anni Settanta, insegnavano ad "arrangiarsi" in situazioni estreme al contatto con la natura, dedicando ad ogni tipologia di escursione o attività un libro illustrato e di gradevole fattura.
Adorate dai collezionisti più avventurosi, oggi hanno un discreto successo presso i collezionisti registrando valutazioni sempre piuttosto alte. 
Il primo ad uscire fu di carattere generale ad opera di Andrea Mercanti (Manuale del trapper, 1976), insegnante bolognese dallo spirito avventuroso. Il manuale insegnava ad accamparsi, equipaggiarsi e in generale viaggiare preparati. Solitamente il libro viene venduto a più di 40 euro. 
Ma in seguito ne uscirono molti altri, come ad esempio quello sulla lavorazione del ferro qui proposto, la cui valutazione al momento non è reperibile ma credo superi i 50.

Alexander G. Weygers, Lavorare il ferro, Longanesi I manuali del Trapper, Milano 1978 (immagine dal link)
Interessante anche Un anno da trapper di John Rowlands (1977), non raro ma piuttosto ricercato e ben valutato. L'autore nel libro racconta le sue avventure a fianco di un vecchio capo indiano, che gli diede moltissime nozioni di ogni tipo legate alla sopravvivenza nel "grande nord".

John J. Rowlands, Un anno da trapper, Longanesi, Milano 1977 (immagine dal link)


A successful collection and "only apparently made for child", as was announcing the introduction of these books of a magazine from 70s (Qui Touring, 1977).
Trapper Longanesi guides, published from 70s on, were teaching how to survive in extreme situations in wild nature, dedicating from each travel or activity an illustrated and good made volume.
Now these books are loved by collectors and valued quite weel.
The first to exit was Andrea Mercanti's 1976 book called Manuale del trapper. The author was a bolognese teacher with an adventurous spirit and in the guide he was teaching how to encamp, equip and travel prepaired in general. Usually this book sells for 40 euros.
After this book followed many of them, as for example the one I've proposed that teaches how to manipulate the iron. I can't find its valuation at the moment but I think it goes higher than 50 euros.
As well interesting is Un anno da trapper by John Rowlands (1977), not rare but quite sought after and well valuated. The author wrote about his adventures close to an old Indian leader, who teached him many surviving tips in the "great North".

martedì 1 ottobre 2013

Le prime di Cormac McCarthy / Cormac McCarthy's firsts

Cormac McCarthy, Meridiano di sangue, Einaudi Supercoralli, Torino 1996 (immagine dal link)

E' da un pò di tempo che osservo il mercato delle prime edizioni italiane di Cormac McCarthy, scrittore americano dalla fama ormai planetaria.
Molti sono i film tratti dai suoi libri, uno per tutti Questo non è un paese per vecchi dei fratelli Coen, considerato un capolavoro.
Il collezionismo delle sue prime italiane sembra essere silenzioso e timido, ma ad ogni modo esistente e assolutamente insospettabile. A segnalarmelo è stato un libraio antiquario di Roma, nonché mio lettore occasionale, che ha venduto una prima edizione di McCarthy addirittura a 50 euro!
Così mi sono incuriosita e ho iniziato a documentarmi.
Ne è uscito che ok, alcune prime edizioni sono poco comuni. Ma rimangono sempre testi stampati da una grossa casa editrice, quasi esclusivamente l'Einaudi, e per di più recentemente. Quindi le edizioni spuntano con discreta regolarità.
Una nota curiosa però c'è: lo scrittore americano fu "scoperto", come spessissimo accade (vedi Zafón, Ammaniti, Pennacchi, ecc. ecc. ecc.), da una piccola casa editrice napoletana, la Guida, che nel 1993 stampò Cavalli selvaggi con ammirevole anticipo.

L'edizione Guida di Cavalli selvaggi (Napoli, 1993) (immagine dal link)

Due anni dopo l'Einaudi decise di acquistarne i diritti e fare dei libri dell'autore dei bestsellers, con un numero altissimo di ristampe e riedizioni tascabili.
Ad ogni prima edizione, stampata nella bellissima collana Supercoralli in tela carta da zucchero - marchio distintivo dell'Einaudi - e sovraccoperta illustrata seguirono sistematicamente le edizioni tascabili in cartoncino bianco. Quindi l'interesse non è dato dall'irreperibilità dei testi.
In ordine cronologico uscirono: Oltre il confine (1995), Cavalli selvaggi e Meridiano di sangue (1996), Il buio fuori (1997) e Città della pianura (1999).
Ad oggi tutti e cinque i libri risultano se non introvabili, almeno difficilmente reperibili. Mentre l'edizione Guida di Cavalli selvaggi non sembra riscuotere grande interesse. 
Cosa curiosa, essendo la prima opera dell'autore ad apparire in Italia.
Misteri del collezionismo!

Since a while I'm following the market of Cormac McCarthy's first italian editions, the American worldwide known author. Many of his books has been turned in movies, like for example the Coen's Questo non è un paese per vecchi, considered one of his best books.
The collecting of his italian firsts seems silent and shy but it does exist and it's quite unsuspected. I discovered it by a librarian from Rome (an occasional reader of my blog too), who has sold a copy of a first McCarthy's edition for 50 euros!
So I became curious and I started to research the case, finding out that ok, his first editions are not common. But they still remain books printed by a huge publishing house, mainly Einaudi, and moreover quite recently. So these books  are coming out with a discreet regularity.
However there is one curious thing: this American writer has been discovered (as happens oftenly - look Zafón, Ammaniti, Pennacchi, etc. etc. etc.) by a small press from Naples called Guida. They printed Cavalli selvaggi in 1993 with an admirable advance.
Than, two years after, Einaudi decided to buy royalties and make his books bestsellers, with an enormous number of reprints and pocket editions. After each first edition, in the beautiful Supercoralli collection with the light blue cover (the Einaudi's distinctive mark) and illustrated dust jacket followed the pocket edition in white cover. So the interest in these editions is not given by their rarity.
In chronological order went out: Oltre il confine (1995), Cavalli selvaggi e Meridiano di sangue (1996), Il buio fuori (1997) and Città della pianura (1999).
Currently all five books are difficult to find and curiously the Guida edition of Cavalli selvaggi doesn't seem to be sought after, although we're talking about the first book that appear in Italy from this author.
Misteries of collecting!