lunedì 20 gennaio 2020

Le mie impressioni sul Salone della Cultura





Erano anni che volevo andarci e finalmente sono riuscita a visitare il tanto famoso e discusso Salone della Cultura, in passato chiamato anche Salone del libro usato di Milano.
Duecento espositori, perlopiù librai antiquari italiani e qualche straniero molto famosi, che offrono la loro merce più preziosa a un pubblico appassionato e coltissimo.
Onestamente me lo immaginavo più grande; alcuni mercatini dell'usato in Italia hanno un numero molto più consistente di espositori. Ma qui in effetti si parla principalmente di libri, anche se qualcuno ha presentato solo fotografie (vedi il video sotto) o manifesti di cinema. 
Riguardo all'offerta, non mancavano i soliti "libri civetta" che ben conosciamo: moltissimi Pinocchio, tanti manuali Hoepli, prime edizioni futuriste e di poesia italiana (ad esempio gli Ossi di seppia di Montale nelle edizioni più rare o alcuni Umberto Saba) e finalmente anche molta poesia visiva e libri d'artista degli anni Sessanta che tanto mi piacciono.
Tra le bancarelle più audaci, quella di Simone Berni che poneva in vendita le ultime chicche appartenenti al suo filone (ossia il "filone Berni", come ha giustamente affermato la libreria Il Bulino, che offre libri simili) e i libri della sua casa editrice nata da poco. 
Da lui ho preso Afolibrismi (edizioni Sim di Simone Berni), Collezionare libri di Hans Tuzzi (un classico che presi in prestito dalla biblioteca 15 anni fa, ma che non fui mai capace di trovarlo in vendita - edito da Sylvestre Bonnard), Dieci regole per falsificare libri di Massimo De Caro (che ha creato non poco subbuglio al Salone, vedete il link) e infine Libri nel borgo (Bruno Sabelli, Biblohaus).
Quest'ultimo appartiene al genere che più amo: resoconti di librai antiquari in merito al loro lavoro. Infatti l'ho già iniziato... e lo finirò molto presto, tanto è gustoso.
Per concludere, acquistando da Biblohaus finalmente ho conosciuto il proprietario di questa straordinaria casa editrice che seguo ormai da un decennio. Sono in gamba e sono gli unici in Italia a raccontare il libro e il collezionismo librario a 360 gradi.





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