Giampiero Mughini, Che profumo quei libri. La biblioteca ideale di un figlio del Novecento, Bompiani, Milano |
Sono molto felice di annunciare l'uscita di un libro di Giampiero Mughini che piacerà a tutti noi.
Il tema è il collezionismo librario, seguendo il fil rouge dei suoi precedenti come Una casa romana racconta o La collezione, o ancora In una città atta agli eroi e ai suicidi, un libro su Svevo e le rarità stampate a Trieste. Tutti stupendi e appassionanti, fondamentali per chi volesse conoscere il Novecento su carta.
Un racconto, questo, dei più rari ma anche soltanto a suo dire più bei libri del Novecento, a partire da Venere privata di Scerbanenco, nell'edizione Garzanti anni 60, fino a Imbriani, Gaetano Salvemini e molti altri. Lo stile è sempre squisitamente tagliente e spregiudicato, come piace a me.
Come di consueto accade con i suoi libri, infine, il testo è corredato di splendide foto tratte dalla sua collezione, che lo arricchiscono aumentando la nostra meraviglia ancor di più.