giovedì 6 giugno 2013

Le rarità di Carmelo Bene / Carmelo Bene's rarities

Carmelo Bene, Credito italiano, Sugar, Milano 1967 (immagine dal link)

Parlare di Carmelo Bene è impresa ardua e rischiosa. La grandezza del suo personaggio e della sua opera imbarazza chiunque decida di addentrarsi nel suo mondo intricato, appassionato e difficilmente classificabile. La sua straordinaria cultura annienta, come anche il suo singolare talento. La sua sicurezza e il modo di fare incuriosiscono e lo rendono unico.
Per capirne un po' di più mi sono letta la stupenda biografia in forma di intervista edita da Bompiani tre anni dopo la sua scomparsa, nel 2002. Una deliziosa sintesi della sua vita percorsa tappa per tappa, a partire dai suoi anni di esordio come teatrante a Roma nei primi anni Cinquanta, da enfant prodige forte bevitore e semi-squattrinato.

Carmelo Bene, Giancarlo Dotto, Vita di Carmelo Bene, Bompiani, Milano 2005 (immagine dal link)

Divertenti i racconti sugli escamotage che inventava per sopravvivere, ad esempio fuggendo dai taxi alla fine della corsa. 
Poi arrivò Caligola, da lui diretto e interpretato al Teatro delle Arti di Roma nel 1959. Un successo immediato, possibile soltanto dopo la gentile concessione dei diritti da parte di Albert Camus, incontrato personalmente da Bene. Già allora dimostrava la sua determinazione.
Da lì in poi fu un susseguirsi di successi, tutti accompagnati dal gusto per la provocazione e da un odio feroce nei confronti della stampa e del popolo massificato, espresso in scena tramite la performance altamente provocatoria, introdotta - si può tranquillamente affermare - da lui stesso in Italia per la prima volta. 
Quegli eventi, nonostante fossero spesso scandalosi, non rimanevano mai privi di spettatori, ma vantavano anzi un pubblico snob e a caccia di emozioni. Uno dei suoi più grandi estimatori fu Alberto Arbasino.
Carmelo Bene innova e rinnova il teatro tradizionale, ma anche la letteratura di quegli anni. I suoi libri - e persino le sue VHS! - sono estremamente ricercati e preziosi.
Uno su tutti la sua prima opera, Nostra Signora dei Turchi, pubblicata da Sugar nel 1966 e ad oggi estramamente difficile da reperire, con valutazioni sempre superiori ai 100 euro.
Stesse valutazioni del suo secondo romanzo, Credito italiano, scritto tra il '65 e il '66 e da lui definito un "diario fin troppo intimo" (Vita di Carmelo Bene, p.225).

Carmelo Bene, Nostra Signora dei Turchi, Sugar, Milano 1966 (immagine dal link)

Ma le sue rarità sono tante, soprattutto per quanto riguarda i suoi libretti d'opera che, essendo destinati ad una determinata porzione di pubblico, non ebbero una grande diffusione e quindi sono irreperibili. Mi riferisco ad esempio a Il Rosa e il Nero, inscenato al Teatro delle Muse il 12 ottobre del 1966. O a Romeo e Giulietta, andato in scena nel 1977 al Teatro Quirino di Roma. O, ancora, a Pinocchio, sia nell'edizione di Lerici Teatro del 1964 che in quella di Giusti del 1978.
Sono testi rari e molto preziosi per chi ama Carmelo Bene.

Carmelo Bene, Il Rosa e il Nero, versione teatrale, Mario Luca Giusti, Firenze 1979

Uno dei suoi testi più rari in assoluto, se vogliamo tracciare una classifica degli introvabili, è il libro più recente (1993): Vulnerabile invulnerabilità. Necrofilia di Achille. Poesia orale su scritto incidentato, censita da una sola biblioteca italiana. 
Il testo è edito dalla Nostra Signora Editrice, probabilmente una auto-edizione (già utilizzata per altre opere) e per questo rara, tratta dall'omonima opera teatrale. Personalmente non ne ho mai vista una copia in circolazione.
A ben vedere, però, tutti i testi di Carmelo Bene sono rari e ricercati; i suoi estimatori ne hanno fatto dei feticci, parti di Bene da conservare gelosamente.



Talking about Carmelo Bene is not easy and it is quite risky. The fact that he's an enormous man and that he has a huge work behind him is embarassing everyone who wants to enter his intricate, passionate and unclassifiable world. 
His extraordinary culture is evident, as also his singular talent. His self-confidence and his behavior make him unique.
To understand more about him I red his beautiful biography-interview published by Bompiani three years after his death in 2002. It is a delicious narration of his life step by step, starting from his debut as actor in early Fifties in Rome, an enfant prodige who used to drink very much and go around without money.
His many escatomages to survive, like running away from taxis when arrived to the place, makes him funny.
Then came Caligola, directed and interpretated by himself at the Teatro delle Arti of Rome in 1959. An immediate success that was possible only after he went to meet Albert Camus to have the concession of the royalties. Since then he was showing his determination.
From that date on it was all a sequence of successes, provocative and with a hate for the press and the massified people, expressed at the theatre through the perfomance, introduced by him - we can say it - in Italy for the first time.
That events, although there were often scandalous, went always sold out and his public was of snob people who want hard emotions. One of his best followers was Alberto Arbasino.
Carmelo Bene has innovated and renewed the traditional theatre, but also the traditional literature. His books - but also his VHS! - are extremely sought after and precious.
One for all his first book,  Nostra Signora dei Turchi, published by Sugar in 1966 and now unreachable, with valuation always higher than 100 euros.
The same with his second novel, Credito italiano, wrote between '65 and '66 and descrived by him a "a way too personal diary". (Vita di Carmelo Bene, p.225).
But his rarities are many, especially for what concerns his librettos that, for they were published for a special part of public, they weren't so much diffused and so they are rare. I'm referring to Il Rosa e il Nero, played at the Teatro delle Muse in october 12 1966. Or also to Romeo e Giuletta, played in 1977 at the Rome's Teatro Quirino. Or, again, to Pinocchio, both in the Lerici Teatro 1964 edition both in the Giusti's 1978 one. These are very rare and precious texts to people who loved Carmelo Bene.
One of his rarest texts, if we want to make a top ten of his rare books, is the most recent (1993): Vulnerabile invulnerabilità. Necrofilia di Achille. Poesia orale su scritto incidentato, censed by only one italian library.
The books was published by Nostra Signora Editrice, maybe a self-edition (used also for other texts) and therefore rare, inspired by the namesake pièce. Personally I've never seen a copy of it.
To tell the truth, to conclude, all Bene's books are rare and sought after; his followers made them as objects related to him, to conserve jelously.

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