David Quammen, Spillover, Adelphi, Milano 2014 (dal sito di adelphi) |
Dopo la polemica di qualche giorno fa riguardante un servizio di Rai3 di anni fa apparso su Leonardo, dove si spiegava come alcuni scienziati cinesi stiano sperimentando in laboratorio - con non poche preoccupazioni da parte delle comunità scientifiche mondiali - un virus del gruppo Covid, ho sentito la necessità di vederci più chiaro. Anche se rimango dell’opinione che, per quanto riguarda scienza, politica e decisioni “dall’alto”, molte cose ci sono oscure e rimarranno per sempre tali. Ci sono troppi interessi legati ad esse!
Per chi non fosse complottista, ma solo “fatalista”, consiglio questo libro scritto nel 2014 da un noto scrittore di scienza e viaggi americano e tornato ora alla ribalta mondiale grazie al merito di spiegare un fatto attualissimo: come e perché si diffondono e si trasmettono i virus dagli animali agli uomini.
E per il merito di aver formulato un interrogativo “profetico” nel suo libro: “la prossima epidemia si manifesterà nella foresta pluviale o in un mercato cittadino della Cina meridionale? Farà trenta, quaranta milioni di vittime?” (P.21)
Le edizioni cartacee italiane sono esaurite, con prezzi delle prime stampe alle stelle (dai 50 ai 60 euro), mentre per chi lo volesse leggere è possibile acquistarlo in ebook da venditori più o meno ufficiali (non è qui la sede ne il momento di parlare del mercato “nero” degli ebook usati).
Io l’ho pagato 1,99 euro e l’ho avuto in mattinata via mail... e pensare che un anno fa mi capitò in negozio e lo rivendetti qualche mese dopo, senza quasi sapere di cosa trattasse!
Ad ogni modo, la lettura risulta scorrevole ed accattivante, grazie ad uno stile narrativo e non tecnico, come ci si aspetterebbe da un libro sulla scienza. In soldoni si tratta di un racconto di varie casistiche nel mondo di infezioni trasmesse dagli animali (spesso pipistrelli) all’uomo (azione cosiddetta spillover), talvolta attraverso animali chiamati “serbatoio” che fanno da tramite. Lo stesso che pare sia successo nel caso del Coronavirus.
I pipistrelli sono animali molto sociali e che si spostano molto velocemente e per migliaia di chilometri, pertanto hanno più probabilità di diffondere i virus nel mondo. Virus che, come si sa, sono comuni tra gli animali delle giungle e foreste del mondo.
Insomma, un punto di vista scientifico nel caos di ignoranza che regna sovrana tra di noi.
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