sabato 21 aprile 2018

Collezionare libri di speleologia

L.V. Bertarelli, E. Boegan, Duemila grotte, Touring Club Italiano, Milano 1926 (immagine dal link)

Di recente ho acquisito alcuni libri e stampe di alpinismo e speleologia. Penso che la parte più interessante ed emozionante del lavoro di libraia sia proprio quella di andare a curiosare nelle case delle persone, con l'aspettativa di trovare meraviglie e con la certezza di poter entrare in punta di piedi nel privato di una persona, scomparsa o non.
Lettere, cartoline, appunti, libri annotati. Tutto è affascinante e nuovo, e mi sento privilegiata a poter maneggiare questi cimeli.
In particolare, questa persona adorava le grotte. Pertanto ho trovato cartoline, foto di spedizioni dentro alle grotte e molti libri inerenti all'argomento. Tra cui Grotte e caverne di Badin (1869), arricchito da incisioni a piena pagina, ma anche libri in lingua, come Les ascensions célèbres aux plus hautes montagnes du globe della coppia  Zurcher e Margollé, fine Ottocento, sempre illustrato. 
Inoltre non poteva mancare il famosissimo Duemila grotte di Bertarelli (quello che curò tutte le guide rosse del Touring) e Boegan (altro luminare del campo) sulle cavità del Carso.
Stampato nel 1926, come si legge su Wikipedia è stato: "Per anni un punto di riferimento nella speleologia moderna e rimane ancora oggi un esempio di monografia speleologica regionale. È sempre stato un libro molto ambito dai grottisti triestini."

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