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J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli. Parte 1. : La compagnia dell'Anello, Astrolabio, Roma 1967 (immagine dal link) |
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J.R.R. Tolkien, The Hobbit, George Allen and Unwin, London 1937 (immagine dal link) |
Mi ero ripromessa di scrivere sulle prime di Tolkien in relazione alla biografia di cui
vi parlai prima di Natale ed eccomi qui.
La biografia mi è piaciuta molto, soprattutto - ovviamente - per quanto riguarda la parte dedicata al successo delle pubblicazioni di Tolkien: dalla fortuna clamorosa del suo primo libro, Lo Hobbit, a quella successiva e molto più duratura del famosissimo Il signore degli Anelli.
L'infanzia di Tolkien non fu semplice, anzi, e leggendo questa biografia lo amerete fin da subito. Per poi iniziare ad esserne un pò infastiditi verso la metà del libro, quando viene descritto il suo carattere minuzioso e a tratti davvero insopportabilmente puntiglioso, che lo portava a rivedere infinite volte il testo - con ritardi su ritardi causati alla pubblicazione - e a pentirsi più volte e voler ritrattare con gli editori.
Ma del resto se non avesse avuto questo carattere probabilmente non sarebbe riuscito a studiare in maniera così approfondita la cultura e i miti scandinavi e ad inserirli così dettagliatamente nei suoi libri. Infatti secondo White questo fu uno dei suoi punti di forza.
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Un'immagine di Tolkien nel suo studio tratta dalla biografia (Michael White, La vita di J.R.R. Tolkien, Bompiani, Milano 2001) |
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Le edizioni più valutate in assoluto di Tolkien in lingua originale sono The Hobbit, dalla splendida copertina illustrata in blu e verde acceso (ormai oggetto di aste da Christie's e valutazioni a 4 zeri), uscito nel 1937, e i tre libri della saga The Lord of the Rings del 1954.
Il primo è particolarmente raro perché, come ci spiega White, nel 1942 le copie rimaste in magazzino andarono distrutte in un'incursione aerea.
Un curiosità che invece riguarda la Trilogia è che la prima parte dei profitti ricevuti dall'autore furono di 4000 sterline; più o meno l'equivalente dello stipendio annuale di un professore come lui. E ce ne furono di maggiori e sempre in crescendo, nonostante ad un certo punto circolasse una copia pirata edita dalla Ace.
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Le prime edizioni dei libri di Tolkien (immagine da op.cit.) |
Come in molti paesi, anche in Italia vi è un grosso numero di estimatori dello scrittore inglese, che ne collezionano le edizioni più rare e prestigiose.
Un simpatico "tolkeniano", come egli stesso si definisce, ha tracciato
sul suo blog una breve lista delle edizioni italiane più rare, con tanto di immagine e stima di rarità da uno a dieci (!). A quanto pare i libri più ricercati sono quelli stampati in edizioni limitate o
ad personam, tutti rilegati in pelle e stampati su carte pregiate. Tra i meno comuni risulta quello che ho inserito, spesso sconosciuto ai non esperti.
Un'altra edizione non introvabile ma ricercata è Il bestiario di Tolkien, edito da Bompiani nel 1979. Mentre un libro che ad oggi risulta difficile da reperire sono le lettere di Tolkien, edite da Bompiani nel 2001 sotto il titolo La realtà in trasparenza. Da non perdere!