mercoledì 31 luglio 2013

New BOLO entry

Milo Montelli, Read carefully before. Instructions, BOLO, Milano 2013 (immagine dalla mia collezione)

(idem come sopra, p.1)

Ecco il mio ultimo acquisto dalla casa editrice milanese BOLO, di cui vi ho parlato parecchie volte (vedi ad es. il post).
Questa volta si tratta di un mini libriccino realizzato dal fotografo Milo Montelli, 29enne originario di Jesi. In una intervista online di qualche anno fa l'artista ha tenuto a precisare che la sua attività non prevede macchine digitali, ma soltanto apparati tradizionali di medio formato quali Mamiya 7 e Hasselblad 500cm, ma anche Polaroid SX70, Olympus XA, Holga e una pinhole costruita da un suo amico.
Personalmente mi ricorda un pò la fotografia di Luigi Ghirri (vedi miei post1, e 2), nella resa dei chiari e nella scelta del paesaggio in solitudine.

Milo Montelli, Not only summer, 2011 (immagine dal link)

Il libro che ho acquistato è stato realizzato in sole 90 copie su carta Munchen 300 gr (la copertina) e Fedrigoni 80 gr (le pagine interne). La stampa invece è stata ottenuta con risografie in due colori, a cura della Inuit.

Milo Montelli, Orygjin, 2011 (immagine dal link)

Read carefully before è una riflessione sul metodo di presentazione adoperato dai libretti di istruzioni delle prime macchine fotografiche, quando il dispositivo veniva illustrato come qualcosa di altamente futuristico e dalle qualità sorprendenti.
In proposito mi è venuta in mente una scena di un film di Audrey Hepburn, Due per la strada (1967), quando il suo compagno estrae una macchina fotografica stereoscopica e la illustra come se fosse una sorta di miracolo!
In realtà doveva esserlo a quei tempi... e il fatto che Montelli sia ritornato alle vecchie macchine è indicativo del clima di riscoperta che sta avvenendo per quanto riguarda la fotografia.
Insomma, un libro da avere!

This is my new purchase from the Milanese publishing house BOLO, about which I wrote many times (look for ex. the post).
It's a small book realized by the photographer Milo Montelli, a 29 years old guy from Jesi. 
In an interview online of about years ago he explained that his activity doesn't concern digital machines, but only traditional medium size ones like Mamiya 7 and Hasselblad 500cm, but also Polaroid SX70, Olympus XA, Holga and a pinhole produced by his friend.
Personally his works, in particular the lights and the choice of the lonely landscape, recalls a little bit the photography of Luigi Ghirri (look post1, and 2).
The book I bought has been realized in only 90 copies on Munchen 300 gr paper for the cover and Fedrigoni 80 gr paper for the internal pages. The printing technique is risography in two colours, made by Inuit. 
Read carefully before is a consideration about how old instructions books of the first cameras were organized, showing the machine like something great and magis, futuristic.
About that came in my mind a scene of the Audrey Hepburn's movie Due per la strada (1967), when his boyfriend shows her his stereoscopic camera, introducing it like sort of a miracle!
Indeed at that times it really was... and the fact that Montelli turned to old times confirms the current trend for this kind of rediscovering in terms of photography.
So, a book to have!

martedì 30 luglio 2013

Rarità protofantascientifiche / Old science fiction rarities

Luigi Motta, Calogero Ciancimino, Il prosciugamento del Mediterraneo, Ceschina, Milano 1932, con illustrazioni di Sini

lunedì 29 luglio 2013

Le prime di Paul Auster / First Paul Auster's editions

Paul Auster, La trilogia di New York, Rizzoli, Milano 1987 (immagine dal link)

Nel giudicare il talento di questo straordinario scrittore americano per una volta l'Italia è stata accorta: il primo libro di Paul Auster ad essere stato tradotto in italiano è stato pubblicato da una grossa casa editrice, la Rizzoli e non, come spesso accade, da piccole case costantemente sull'orlo del fallimento in quanto incentrano la loro attività (e la loro stessa esistenza!) sulla Buona ma trascurata letteratura...
Paul Auster (1947) è uno scrittore ebreo molto amato sia in America che nel mondo e in Italia è stato pubblicato principalmente dalla Einaudi, nella collana Supercoralli. 
La sua opera è stata più volte accostata a quella di Philip Roth, autore fondamentale per la sua crescita intellettuale e a cui egli stesso di frequente fa riferimento nelle sue opere. Per fare un esempio, in uno dei tre racconti della Trilogia (Città di vetro) Auster lo cita nell'espediente dell'inserimento ironico del proprio personaggio nel racconto, riversando nella finzione un significato maggiore rispetto alla realtà, come usava fare Roth (ne parla Geoffrey H. Hartman in Scarse of the Spirit: The Struggle against Inauthenticity, Palgrave Macmillan, New York 2002, p.60).
Ma, diversamente da lui, Auster esordisce nel '74 con una raccolta di poemi, Unearth e nel '76 con Wall writing.
Soltanto nel 1982 uscirà il suo primo romanzo, The invention of solitude, racconto autobiografico generato dalla morte del padre e incentrato sul rapporto problematico che li ha sempre legati. 
Infine, una particolarità legata alla sua biografia è il legame con la scrittrice norvegese Siri Hustvedt, di cui Einaudi ha pubblicato numerosi romanzi. La scrittura della Hustvedt personalmente mi ha appassionata molto. L'ho trovata molto interessante dal punto di vista intellettuale, colma di dettagli e riferimenti relativi al tema trattato.


Paul Auster, L'invenzione della solitudine, Anabasi, Milano 1993 (immagine dal link)

Per quanto riguarda le prime di Auster, il collezionista italiano sembra non essere particolarmente interessato a raccoglierle. Tuttavia qualche rarità c'è e ritengo sia interessante individuarla.
Diversamente da quanto si possa pensare, la prima edizione di Auster sopra citata, La trilogia di New York, è discretamente rara ma poco valutata. Su Ebay la si può trovare per una decina di euro.
Anche le due uscite successive, La musica del caso (Guanda, 1990) e Il palazzo della luna (Rizzoli, 1990) sono valutate come semplici libri fuori catalogo. La loro rarità però è inferiore rispetto alla Trilogia.
Soltanto la quarta, che in ordine di pubblicazione in America è la prima, risulta rarissima: L'invenzione della solitudine. Uscì per un editore minore e al momento è impossibile reperirne anche soltanto un'immagine nel web.
Lo stesso vale per Il taccuino rosso, una raccolta di 13 novelle edita dall'ottima casa editrice genovese Il Melangolo, che pubblicò molte "deliziose miniature" - per il formato dei libri - quali L'ultimo a parlare (1990), rarissimo testo del filosofo francese Maurice Blanchot. 
Ricordo che una copia di questo testo Blanchotiano apparve lo scorso dicembre un sabato di prima mattina e intorno all'ora di pranzo era già esaurito.
Anche Il taccuino rosso risulta irreperibile sia nell'edizione del 1994 che nella ristampa del 1997, ma non so dire se sia ricercato o meno.


Paul Auster, Il taccuino rosso, Il Melangolo, Genova 1994 (immagine dal link)

Per il momento il mio elenco è concluso, ma sono sicura che presto arriveranno preziosi feedback da parte vostra!


This time, judging the talent of this extraordinary American writer, Italy was quite good: the first italian edition that ever came from Paul Auster was published by a big press, Rizzoli, and not as happens frequently by a small house constantly risking the breakdown for they use to base their activity and their existance on Good literature...
Paul Auster (1947) is a jewish writer beloved both in America and worldwide. In Italy he was published mainly by the Einaudi, in the Supercoralli collection.
His work has been often compared with Philip Roth's, an author who had an important influence on him and to whom he often makes relations in his works.
To give an example, in one of the three novels of the Trilogy (City of Glass), he puts himself in the novel, as an ironic reversal of the priority of real to fictive, as Roth used to do (Geoffrey H. Hartman wrote about this in Scarse of the Spirit: The Struggle against Inauthenticity, Palgrave Macmillan, New York 2002, p.60)
But differently from Roth, Auster's firsts books were two collections of poems, Unearth (1974) and Wall writing (1976).
Only in 1982 he came out with his first novel, The invention of solitude, an autobiographical narration born with the death of his father and based on his difficult relationship he had with him.
Another particularity of his biography is his relationship with the Norwegian writer Siri Hustvedt, whose novels are published by Einaudi too. 
Personally I've found her very interesting, especially because she uses to fill her novels with many details about the topic she narrates.
For what regards the Auster's firsts, the italian collector doesn't seem to be so interested. But some rarities do exist and I think it would be nice to write about them.Differently from what we could think, the first italian edition (mentioned previously) is quite rare but undervalued. On Ebay you can find it for about 10 euros.
The following two books, La musica del caso (Guanda, 1990) and Il palazzo della luna (Rizzoli, 1990) are undervalued too, but they're not rare as Trilogia.
Only the fourth book, which in America came first, seems very rare: L'invenzione della solitudine. The book was published by a minor editor and now it's impossible to find also an image of it on the web.
The same for Il taccuino rosso, a collection of 13 novels published by the good Genoese house Il Melangolo, which have published many precious mini books, like L'ultimo a parlare (1990), an extremely rare book by the great French philosopher Maurice Blanchot.
I remember that it appeared in the early morning of a saturday in December and at about midday it was already sold out.
Il taccuino rosso is untraceable too, both in the 1994 and 1997 edition, but I'm not able to say if it's sought or not.
So, my list is finished, but I'm sure I'm going to receive more feedbacks from you!

giovedì 25 luglio 2013

Collecting ULTRAS

Fossa dei Grifoni, Il vento della Nord, Mengotti, Genova 1984 (coll. Marcello Mariani)

I collezionisti più snob storceranno il naso, gli appassionati di letteratura forse lo diserteranno come anche i cultori d'arte.
Ma collezionismo è collezionismo e in questo caso si tratta di quello maniacale, appassionato e sfegatato, che non ha nulla da invidiare a quello di altre rarità bibliografiche.
Mi riferisco ai libri legati al calcio, in particolare agli Ultras (per chi non lo sapesse, sono i tifosi di una data squadra che occupano generalmente la curva dello stadio), una branchia a me totalmente sconosciuta fino a poco tempo fa.
E infatti metto le mani avanti: di calcio ne so poco o nulla, ma l'occasione per parlarne è data dalla conoscenza di Marcello Mariani, milanese appassionato di cimeli Ultras e, a detta sua, possessore della più grande collezione in Italia (sulla sua pagina Facebook My Ultras Library potete consultare l'intera collezione e trovare molti consigli utili sul reperimento dei libri).
Parlando un pò con lui ho scoperto che vi è un vero e proprio mercato di questi libriccini....
e così ho deciso di scriverne, tralasciando la problematica della violenza ideologica e fisica negli stadi che, seppur importantissima e non trascurabile, esula dagli argomenti di questo blog.

CUCS, Commando Ultrà Curva Sud, 12 anni di storia, immagini, passioni  e follie di uno dei gruppi ultrà più famosi d'Italia, Multimedia, Roma 1987 (coll. Marcello Mariani)

Il fenomeno Ultras nasce verso la fine degli anni Sessanta, quando la tifoseria fino ad allora tradizionale muta in qualcosa di diverso e maggiormente organizzato. Ai grandi cambiamenti nel panorama sociale di quegli anni si affiancano anche quelli nell'universo calcistico.
Cambiano le forme di tifare, diventando più anticonformiste e ribelli, come specchio dei mutamenti coevi nella società.
I mutamenti sono in primo luogo di tipo pratico: i tifosi occupano uno spazio specifico, rimangono in piedi durante la partita, incitano la propria squadra lungo l'intera durata e creano coreografie ad hoc per l'evento. In una parola, inventano rituali che prima non si erano mai visti.
E' la nascita dei gruppi legati alle principali squadre italiane, come ad esempio quello della Fossa dei Leoni (nato nel 1968 e legato al Milan), dei Boys (1969, legato all'Inter), delle Brigate Gialloblu (nate nel 1971 e legate al Verona) o anche al noto CUCS, Commando UltraS Curva Sud, nato nel '77 per aggregazione di vari gruppetti minori.
La fusione nel CUCS, secondo Alberto Testa e Gary Armstrong, autori del libro Football, Fascism and Fandom: The UltraS of Italian Football (A&C Black, 2010, p.44) fu necessaria a rinforzare la tifoseria della Roma in termini di unione e a farla diventare tra le più importanti in Italia.
Il libro qui citato, che ad oggi risulta irreperibile se non a cifre folli, è una preziosa testimonianza del forte interesse che il fenomeno Ultras ha riscontrato presso i paesi stranieri. Il fatto che più mi ha colpita durante la conduzione di queste ricerche è stata proprio la presenza di numerosi testi in inglese legati agli Ultras in Italia.
Tornando ai fatti storici, dagli anni '70 agli '80 si ha infine un aumento esponenziale delle tifoserie nel paese "fino a costituirne una nuova compagine sociale", come afferma Andrea Ferreri in uno dei tanti libri italiani dedicati a questo fenomeno (Ultras: i ribelli del calcio: quarant'anni di antagonismo e passione, Bepress, Lecce 2008, p.15) e verso la fine degli anni Ottanta si assiste alla sua epoca d'oro.

Alberto Testa, Gary Armstrong, Footbal Fascism and Fandom. The Ultras of Italian Football, A&C Black, 2010 (immagine dal link)

Ma veniamo all'argomento più interessante: i libri legati agli Ultras.
Per affrontarlo occorre soprattutto porre alcune premesse che in qualche modo ne spieghino il fenomeno: in primo luogo si tratta di libri di argomento estremamente specifico e particolareggiato, quindi non rientrano negli interessi di pubblicazione delle grosse case editrici di tipo popolare, come la Mondadori o la Rizzoli.
I luoghi deputati alla stampa di questi testi sono perciò le piccole case editrici o i privati, che commissionano un certo numero di copie ai tipografi. Il numero di esemplari è quindi quasi sempre molto ridotto, portando conseguentemente alla loro rarità già prima di arrivare al cliente finale.
Lo stesso vale per i centri di diffusione, che sono principalmente i circoli o società calcistiche e le librerie specializzate, come quella del romano Valerio Marchi, scomparso nel 2006.
Marchi era proprietario di una libreria dedicata ai testi della cosiddetta "controcultura" o "sottocultura", divenuta uno dei punti di ritrovo degli amanti del genere. Nel 1994 pubblicò un libro sugli Ultras, presente sempre nella collezione di Marcello: Ultrà: le sottoculture giovanili negli stadi d'Europa (Koinè, Roma 1994). Il libro è ormai già raro nonostante la ristampa del 1996.

Valerio Marchi, Ultrà: le sottoculture giovanili negli stadi d'Europa, Koinè, Roma 1994 (coll. Marcello Mariani)

Infine la terza particolarità del collezionismo Ultras è quella dell'assenza, nella maggior parte dei casi, di un vero e proprio autore, essendo scritti da gruppi di più persone.
I libri che meglio esemplificano questa coincidenza di fattori sono quelli da me inseriti: il primo è stato stampato dal gruppo genovese La Fossa dei Grifoni, gruppo che si rifà alla Fossa dei Leoni rossonera.
Gli Ultras del Genoa, generalmente sistemati nella Gradinata Nord, fecero il loro ingresso nel calcio per la prima volta il 7 ottobre 1973, con uno striscione esibito durante un Inter-Genoa. 
Nel 1992 proclamarono l'autoscioglimento.
Il gruppo è noto anche per il suo gemellaggio con i milanisti, che però terminerà bruscamente nell'83 in seguito ad un forte dissidio. Uno degli episodi più ricordati nel mondo calcistico riguarda proprio queste due tifoserie; il 29 gennaio del 1995 un genovese venne accoltellato e ucciso da un milanista nel prepartita che li avrebbe visti avversari.
La domenica successiva fu nota come "la domenica del silenzio", in segno di protesta contro la violenza negli stadi, con un grande raduno degli Ultras a livello nazionale come presa di posizione collettiva contro questa malatifoseria.
Questa identità collettiva che contrassegna gli Ultras italiani si rispecchia anche nel collezionismo librario; come mi ha spiegato Marcello, un collezionista solitamente non predilige il gruppo a cui appartiene, ma raccoglie tutte le testimonianze del fenomeno, nel suo caso anche straniere.
Il libro riguardante il Genoa risulta molto raro e molto ricercato (Marcello confessa di aver atteso 18 anni per averlo). Di recente è apparsa una copia con valutazioni superiori ai 300 euro!
Il secondo da me inserito non è meno raro ed è stato pubblicato nel decennale della nascita del sopracitato CUCS romanista, apparso per la prima volta durante la partita Roma-Sampdoria con l'esibizione di uno striscione lungo 42 metri, il più lungo mai apparso in Italia fino ad allora.
In seguito, lungo gli anni Ottanta, il CUCS divenne una delle tifoserie più importanti e accanite d'Italia.

Mauro Ambrosio et al. [a cura di], Nella Fossa dei Leoni. La storia della Fossa dal '68 ai giorni nostri, Grafiche La Centrale, Milano 2002 (coll.Marcello Mariani)

In conclusione aggiungo l'ennesima chicca Ultras, questa volta legata al Milan: Nella Fossa dei Leoni, attualmente in vendita su Ebay a più di 600 euro... anche se cercando con più affanno è possibile trovarlo a meno, non essendo rarissimo.

mercoledì 24 luglio 2013

Libri utili / Useful books

Germano Celant et al. [a cura di], Identité italienne. L'art en Italie depuis 1959, Centro Di , Firenze 1981 (immagine dal link)
A causa del solito paradosso italiano, il testo più utile e si può dire fondamentale per comprendere l'arte italiana degli anni Sessanta/Settanta è stato realizzato per una mostra all'estero (Centre Georges Pompidou, Paris) e in lingua straniera (francese).
Quando dovetti preparare l'esame di arte contemporanea all'università mi è stato utilissimo e mi sento di consigliarlo a tutti, anche soltanto per ammirare il ricchissimo apparato fotografico.
Il libro, anno per anno e addirittura mese per mese, ricostruisce con meticolosissima precisione ogni evento legato all'arte contemporanea italiana, arricchendolo di immagini significative di opere d'arte e di libri. Inoltre uno degli elementi più interessanti è anche la presenza di una breve bibliografia al termine di ogni capitolo, che riporta tutti i libri importanti (narrativa, filosofia, ecc.) editi in quell'anno.
Uno straordinario repertorio validissimo per chi vuole indagare quegli anni, ma anche per chi ama viaggiare indietro nel tempo. L'unica pecca il prezzo: non lo troverete a meno di 40 euro!

It's the usual Italian paradox: the most useful and foundamental text to understand the italian art between 60s and 70s has been realized for a foreign exhibition (Centre Georges Pompidou, Paris) and in a foreign language (french).
When I had to study for the exam in contemporary art at the university I found it very useful and I want to suggest it to everyone, also just to admire its many photographs.
The book reconstructs year by year and even month by month all the events related to italian contemporary art, enriching them with significant images of works and books.
Moreover the most interesting thing is a bibliography at the end of each chapter, which reports every important book (novels, philosophy etc.) that has been published in that year.
So it's an extraordinary repertoire for those who research the art of that years, but also for those who love to go back in time.
The price is the only weakness: you'll never find it for less than 40 euros!

martedì 23 luglio 2013

Rarità della Sonnabend / Sonnabend's rarities

Michelangelo Pistoletto, Galleria Ileana Sonnabend, Parigi 1964 (immagine dal link)

Di queste rarità legate all'avanguardia artistica degli anni Sessanta ho scritto di frequente: sono libri che mai - o quasi - capita di imbattersi nelle bancarelle e quindi la loro valutazione rimane sempre più o meno alta, in quanto di rado escono dal circuito dell'antiquariato. 
Se un rivenditore cosiddetto "a peso" li rintraccia, solitamente li getta perché non ne capisce l'importanza (si tratta di testi di pochissime pagine). Un gallerista o antiquario, al contrario, noterà sicuramente la loro impaginazione asciutta e di design, che all'epoca rappresentava una vera e propria innovazione.
Questo è un raro e valutato catalogo in quarto piccolo dell'artista dell'Arte Povera Michelangelo Pistoletto (di lui scrissi a più riprese, in particolare in uno dei primi post), più precisamente il testo che documenta la sua prima personale all'estero e terza in assoluto. 
All'interno, saggi in francese del validissimo critico militante Tommaso Trini e di Alain Jouffroy.
Lo corteggio da qualche anno e per cocciutaggine mi rifiuto di acquistarlo a quelle cifre...
Ma non è l'unica rarità uscita dalla scuderia della Sonnabend, che in quegli anni ospitò gran parte degli artisti dell'avanguardia mondiale. 
La galleria era gestita a Parigi da Ileana, moglie di Leo Castelli, noto triestino ebreo collezionista d'arte. Dal 1957 si trasferiranno a New York e continueranno il loro lungo viaggio di scoperta di nuovi talenti. Per fare un esempio, furono i primi ad acquistare opere di Jackson Pollock. 


Andy Warhol, Galleria Sonnabend, Parigi 1964 (immagine dal link)

Nel corso degli anni, infine, riuniranno una cospicua quantità di opere d'arte nella loro collezione privata, che in questi mesi vengono esposte fino al 29 settembre alla Galleria d'Arte Moderna Ca' Pesaro di Venezia.
Tornando ai loro cataloghi, è opportuno dire che la valutazione è data soprattutto dalla fama dell'artista, infatti quello dello stesso anno legato alla personale di Andy Warhol si aggira sui 500-800 euro (il testo di Pistoletto rimane comunque sui 100-150).
Un ottimo investimento, invece, rappresenta quello di Piero Gilardi (per intenderci, l'artista noto per i suoi tappeti natura, esposti assieme alle opere degli artisti poveristi verso la fine degli anni Sessanta). Se Gilardi dovesse essere rivalutato, il prezzo di questo catalogo - ad oggi molto basso - aumenterebbe.

Gilardi, Galleria Sonnabend, Parigi 1967 (immagine dal link)
Un esempio dei tappeti natura di Piero Gilardi: Che fare?, Kunstmuseum Liechtenstein (immagine dal link)
 
Una foto d'epoca che ritrae Gilardi ed alcuni amici adagiati sui tappeti natura (immagine dal link)
About these 60s avant-garde art's rarities I've already wrote many times: for it hardly happens to find them on flea markets their valuations are always high, cause they never go out from the antiquarian world.
If a non-expert re-seller finds them, usually he throws them away (these books are usually made of a few pages). On the contrary, if a gallerist or antiquarian librarian finds them, he immediatelly understands its value from its design, which was quite an innovation at that times.
This is a rare and valuated catalogue in small quarto of the artist of the Arte Povera Michelangelo Pistoletto (about whom I've wrote many times, for example in one of my first posts). Precisely it's a book that documents his first solo exhibition outside Italy and the third at all.
Inside there are essays in french by the good militant critic Tommaso Trini and by Alain Jouffroy.
I'm looking for it since a long time, but I don't want to spend that much...
Anyway it's not the only rare book of the Sonnabend, which in that years hosted the most important avant-garde's artists.
The gallery was directed by Ileana in Paris, the Leo Castelli's wife, a famous jewish art collector from Triest. In 1957 they moved to New York to continue their long trip through contemporary art. Just to give an example, they were the firsts to buy Jackson Pollock.
During years, moreover, they put together a huge number of pieces, which are now exhibited till september 29 at the Galleria d'Arte Moderna Ca' Pesaro of Venice.
Going back to catalogues, I have to clarify that the estimations are given mainly by the artist's fame. In fact the Andy Warhol's catalogue of the same year it's worth 500-800 euros, comparing with Pistoletto's one that remains at 100-150.
A good investment could be the one by Piero Gilardi (the artist who used to make the famous tappeti natura, exposed with the Arte Povera works at the end of the 60s).
If Gilardi one day would be reevaluated, this catalogue will be worth much more than that.

martedì 16 luglio 2013

Scaffale dei rari / Shelf of the rare books

Max Lee su trama scritta da Conan Doyle, Il treno scomparso, Collezione Disco Giallo, Casa Editrice Valdieri, Milano 1932 (immagine dal link)

Aste bollenti / Hot auctions

Carlo Collodi, Le Avventure di Pinocchio, illustrazioni di Attilio Mussino, Bemporad & figlio Editori, Firenze 1911 (immagine dal link)
Nei mesi estivi, si sa, l'affluenza su Ebay e su altri siti web di collezionismo librario cala. 
Un pò per il ritiro dei collezionisti nelle località balneari o di montagna dove, se non si tratta di persone particolarmente organizzate e tecnologiche, la rete Internet manca, un pò perché si preferisce uscire a curiosare per librerie e bancarelle avendo più tempo a disposizione.
Chi rimane in città, quindi, spesso può fare ottimi affari.
L'asta più "bollente" di questa settimana su Ebay non è, a onor del vero, certamente un affare. Ma il prezzo stabilito dalla Libreria L'Angolo del Collezionista per questa stupenda pubblicazione, arricchita da tavole di Attilio Mussino, è di 1600 euro... e ad oggi siamo a 100.
Infine il numero di offerte conferma ancora una volta il forte interesse che verte intorno a quest'opera (vedi vecchio post).
Staremo a vedere!

During summer days it's known that Ebay and other websites about collecting are less visited.
Partly because many collectors go to holiday and don't have the Internet on vacations, partly because they prefer to go around bookstalls and re-sell libraries cause they have more free time.
So who remains in town could make good trouvailles.
The hottest Ebay auction of this week, in fact, is not a real bargain but the Libreria L'Angolo del Collezionista is selling this gorgeus book enriched by Attilio Mussino's engravings for 16000 euros... And the price at the moment is 100 euros.
Moreover the number of the bids conferms again the great interests around this book (look my old post).
We'll see!

lunedì 15 luglio 2013

Il caso Roswell / The Roswell case


Charles Berlitz, William L. Moore, Accadde a Roswell, Sperling & Kupfer, Milano 1981 (immagine dal link)

Su Il Sole 24 Ore di ieri ho letto con disappunto un breve trafiletto apparso nella sezione dedicata alla Cultura (giustamente intitolato "graffio"), dove l'autore si lamenta del fatto che Google avesse commemorato nei suoi consueti loghi animati la data del cosiddetto "caso Roswell", accaduto nella cittadina del New Mexico il 7 luglio del 1947. Il fatto viene da lui definito "insignificante" e quindi non degno di apparire tra le date significative della storia mondiale.
Ora, io non sono un'esperta di ufologia, anzi. Ma il fatto credo sia noto anche ai non addetti ai lavori: nel luglio di quell'anno un disco volante si schianta contro il suolo e più persone raccontano di averne visto dei rottami e alcuni cadaveri di extraterrestri, sottoposti successivamente - a detta di alcune fonti - ad un esame di autopsia.
La storia mi è venuta in mente perché proprio nel libro di Tommaso Pincio che ho consigliato qualche settimana fa (vedi post), Gli alieni, si cita anche il caso Roswell.
In particolare Pincio sottolinea non solo il fatto che la vicenda fosse stata documentata da numerose persone - le quali peraltro sembra fossero state invitate a tacere - e che fosse apparsa addirittura nei giornali, ma anche e soprattutto il fatto che quella data segnò, assieme al noto avvistamento di qualche settimana prima di Kenneth Arnold, l'inizio della "moda" americana dei dischi volanti, che ha registrato un'impennata di avvistamenti e studi sulla materia.
Si creda o meno a tutto ciò, asserisce Pincio, la questione scosse non solo gli appassionati, ma anche il comune popolo.
Dunque il "graffio" dell'articolo di cui sopra a mio avviso appare quantomeno inopportuno: se si sceglie di non crederci si è comunque costretti ad ammettere che l'episodio fu significativo in termini storici e di costume.
Per concludere, colgo l'occasione per segnalare una delle rarità italiane legate al caso: la prima edizione italiana di questo libro di Charles Berlitz (in collaborazione con Moore), autore del forse più noto Bermuda: il Triangolo Maledetto (Sperling & Kupfer, 1976).
Il libro viene valutato dai 40 agli 80 euro.

In the yesterday's Il Sole 24 Ore's issue I red with disappointment a short column appeared in the Culture section (appropriately called "graffio"), where the author criticized the fact that Google put on its usual animated logos the one that remembers the Roswell case happened in July 7 1947 in Mew Mexico. The author wrote that the case isn't important for worlwide history and therefore Google's choice was unnecessary.
Now, I am not an UFO expert, not at all. But I think that also the less expert of that field knows what happened: a flying soucer crashed on a ranch and many people told that they saw some scrap of it and some dead aliens, which have been examined with an autopsy.
The news came to my mind because in the book I've suggested last week, Gli alieni by Tommaso Pincio (look the post), it is mentioned also this case. 
Pincio underlines not only the fact that many people have seen it (who also have been invited to shut up) and that the news appeared on the newspapers, but especially the fact that the case started a real trend for UFOs, right after the first Kenneth Arnold's sighting, happened a week before.
So the Roswell case, no matter if you believe or not, is important especially for historic and social reasons and from that time on ufologists started reasearching and sighting.
Therefore I think that the column about it seems quite inappropriate.
To conclude I want to suggest the book on the top, wrote in collaboration with Moore, which is related to that case. It's the first italian edition and it's very rare. Although Berlitz maybe is most known for his Bermuda: il Triangolo Maledetto (Sperling & Kupfer, 1976).

giovedì 11 luglio 2013

Rivedendo la questione CCCP... / Reviewing the CCCP's problem...

Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Alberto Campo, Fedeli alla linea. Dai CCCP al CSI, Giunti, Firenze 1997 (immagine dal link)
Renzo Bonazzi [a cura di], Il libretto rozzo dei CCCP e CSI. Tutti i testi e scritti inediti di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, Giunti, Firenze 1998 (immagine dal link)
Menomale che c'è sempre qualcuno pronto a soddisfare la mia sete di novità... e condurmi in un nuovo antro di rarità bibliografiche.
La scorsa settimana scrissi di un disco dei CCCP con quotazioni elevate e mi domandai se fosse per la qualità della musica o per la copertina realizzata da Ghirri. Ebbene, mi è stato detto: "ragazza lascia stare Ghirri, i CCCP sono un gruppo straordinario che vende benissimo nell'usato!".
Così, con la coda tra le gambe, sono andata a leggermi qualcosina sul web. 
Si tratta di una band appartenente alla cerchia punk avanguardista bolognese degli anni Ottanta/Novanta, il cui nome deriva dall'acronimo dello Stato Sovietico a cui il gruppo, creato nel 1982 da Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti, si rifaceva.
Per saperne di più mi è stato consigliato il primo libro qui proposto che, non a caso, è introvabile perché uscì con l'altrettanto raro disco Tabula Rasa Elettrificata, realizzato dai C.S.I. nel 1997.
I C.S.I. vengono citati assieme ai CCCP in quanto nati in qualche modo dalle loro ceneri e, anche il loro nome, rispecchia a sua volta lo sviluppo del concetto precedente: la Comunità di Stati Indipendenti sorta dalle ceneri dell'Unione Sovietica.

C.S.I., Consorzio Suonatori Indipendenti, Tabula Rasa Elettrificata, Black out/Phonogram, 1997 (immagine dal link)
Anche il secondo libro non è meno raro e raccoglie tutti i testi dei due gruppi musicali. 
Penso che sarebbe interessante entrare più a fondo nella questione; quando si scopre un nuovo universo letterario si incappa quasi sempre in piacevoli sorprese, collegamenti con altri mondi e personaggi coinvolti.
Perciò se qualcuno li possiede e volesse liberarsene per qualche motivo, li acquisto volentieri!

Fortunatelly there is always someone who's ready to satisfy my desire of news... and to take me in new fields of bibliographical rarities.
Next week I wrote about a CCCP's vinyl on sale for high price, wondering if it was for the quality of the music or for the cover made by Ghirri. So, they told me: "girl, just forget Ghirri. CCCP are an extraordinary group: their used vinyls are always sold out!".
Then, quite embarassed, I went on the web to find out more about it.
CCCP are a punk band from the bolognese avant-garde of the 80s/90s, created in 1982 by Massimo Zamboni and Giovanni Lindo Ferretti. Their name derives from the acronym of the Soviet Union which inspired them.
To know more about, they suggested me to read the first book I've put on this post, which is unfortunatelly very rare, also because it came out with the so rare vinyl called Tabula Rasa Elettrificata, made by C.S.I.s in 1995.
The group C.S.I. is related to CCCP because the firsts were born from a part of CCCP members and also their name is taken by the developing of the first concept that inspired them: the Commonwealth of Independent States, born after the end of the Soviet Union.
Also the second book is rare and it consists in a collection of texts by CCCP and C.S.I.
I think that it's interesting to enter deeply in the topic: when you discover a new literary universe you always have surprises and you find some connections or people related to it.
So, if someone has one of these books I will be glad to buy them!

martedì 9 luglio 2013

Mario Ceroli artista da rivalutare / An artist to reconsider: Mario Ceroli

[Gillo Dorfles] Mario Ceroli, Galleria del Naviglio, Milano 1966, pieghevole (immagine dal link)

Un altro artista sottovalutato al pari di Vincenzo Agnetti, di cui ho scritto la scorsa settimana, è Mario Ceroli (1938). 
Ceroli nel corso degli anni Sessanta partecipò attivamente agli eventi e alle mostre dell'Arte Povera con le sue notissime sculture in legno dalle forme appiattite, divenute ormai il suo segno distintivo. Tuttavia non riuscì mai a raggiungere la fama che travolse i suoi colleghi e spesso si dimentica di citare i suoi ottimi interventi in quelle occasioni collettive.
Lo stesso vale per i suoi libri, che non sono meno rari dei cimeli di nomi come Pascali, Paolini e altri, ma che vengono venduti a prezzi molto bassi. 
Uno di questi è il pieghevole di cui sopra, stampato in occasione della sua personale alla Galleria del Naviglio a Milano, gestita dal rinomato gallerista Carlo Cardazzo. Il testo viene offerto dallo Studio Bibliografico Marini a soli 25 euro... mentre uno stesso esemplare di un artista come Lucio Fontana raggiunge i 70-80 (se reperito!).
Lo so, Fontana è Fontana, ma l'esempio vale come termine di paragone.
Dello stesso anno risulta molto raro il suo catalogo della mostra alla Galleria La Tartaruga di Roma, luogo da me ripetutamente segnalato come di cruciale importanza per lo sviluppo dell'arte degli anni Sessanta.
Se lo doveste trovare, sono curiosa di sapere quanto l'avete pagato...

Mario Ceroli fotografato a New York nel 1996 (immagine tratta dal catalogo Roma anni '60. Al di là della pittura, curato da Maurizio Calvesi et al., Carte Segrete, Roma 1990, p.27)

Another quite undervalued artist, like Vincenzo Agnetti I mentioned last week, is Mario Ceroli (1938).
Ceroli during 60s has partecipated actively at the Arte Povera's events and exhibitions with his famous wood flat sculptures, that has now become his particularity.
However he didn't reach the fame his coleagues have reached and, often, we forget what he did on that collective occasions.
The same as his books, which are not less rare than the ones by Pascali, Paolini and others but that they're sold for very low prices.
One of these is the book on the top, published on the occasion of his solo-exhibition at the Naviglio gallery in Milan, directed by the renowned gallerist Carlo Cardazzo. The text is offered by Studio Bibliografico Marini for only 25 euros... instead the same book by Lucio Fontana it's worth 70-80 (if found!).
I know, Fontana is Fontana, but I'm just giving an example...
Another rare Ceroli's book of the same year is the one by La Tartaruga gallery of Rome which,  as I've already wrote about, has been important for the avant-garde art's developing during 60s.
If you find it, I'm curious to know how much you've paid it...

Letture del mese / Month's books

Luigi Mascheroni, Scegliere i libri è un'arte, collezionarli una follia. Ritratti d'autore dei peggiori bibliofili d'Italia, Biblohaus, Macerata 2012 (immagine dal link)
Tra le mie letture programmate per questo mese spicca l'ennesima chicca della Biblohaus, di cui acquisterei volentieri l'intero catalogo! 
Luigi Mascheroni è un giornalista di testate importanti e professore di Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico all’Università Cattolica. Si occupa prevalentemente di letteratura, incentrando la sua attenzione sui temi inconsueti.
Il libro che ho scelto è uno spaccato del collezionismo italiano di libri rari, con ritratti "d'autore", come li designa lui, di personaggi quali Simone Berni (che a sua volta pubblica con Biblohaus), Giuseppe Marcenaro (di cui consiglio vivamente il suo Libri. Storie di passioni, manie e infamie, Mondadori, Milano 2010), Marcello dell'Utri e molti altri. Non un'intervista ai singoli personaggi, quindi, ma un vero e proprio racconto sulle loro smanie e follie.
Non vedo l'ora di iniziarlo!

One of my month's book is this cute book published again by Biblohaus, which has an incredible catalogue!
Luigi Mascheroni is a journalist of important newspapers and profesor of Theory and tecnique of journalistic language at the Cattolica University. He's interested mainly in literature, especially in unconventional topics.
The book I chose is an overview of the italian rare books's collecting with "author's" portrait, as he calls it, of collectors like Simone Berni (who is publishing with Biblohaus too), Giuseppe Marcenaro (I suggest his Libri. Storie di passioni, manie e infamie, Mondadori, Milano 2010), Marcello dell'Utri and many other. Not an interview of each person, but a real narration of their obsessions and insanities.
Can't wait to read it!

venerdì 5 luglio 2013

Un'opera d'arte di Ghirri "low cost" / A "low cost" Ghirri's work

CCCP, Epica Etica Etnica Pathos, Disco in Vinile, Virgin 1990
Oggi affronterò un breve argomento che esula un poco dalla problematica bibliofiliaca... ma che risulta interessante sotto vari punti di vista.
Quando andai a visitare la mostra di Luigi Ghirri al MAXXI (di cui ho parlato in due vecchi post) mi colpii questo vinile, la cui copertina era stata disegnata proprio da lui. Come scrissi in quell'occasione, Ghirri amava sperimentare molteplici forme d'arte, tra cui il libro e le copertine dei vinili.
Incuriosita andai a cercarmelo nel web per acquistarlo (ed avere un Ghirri in casa a prezzo low cost!!) ma, sorpresa, mi resi conto che era raro! Quindi mi sono chiesta: lo è per la copertina di Ghirri o per la qualità della musica dei CCCP?
Sono aperta a suggerimenti...
Nel frattempo, se volete, è in vendita su un'asta ebay piuttosto bollente, e con scadenza tra nove ore, a 57 euro.

Today I'm going to talk about something that doesn't concern bibliophilia, but that is anyway very interesting in many ways.
When I visited Luigi Ghirri's exhibition at the MAXXI (about which I've posted on the past) I felt excited about a vinyl which cover was designed by Ghirri himself.
As I wrote in that post, Ghirri loved to experiment many types of art, like the book or the cover of the vinyls.
So I began to search it on the web to buy it (to have a Ghirri for a low cost price!!) but, surprisingly, I disocovered that it was rare! So I asked myself: is it because of the Ghirri's cover or because of the quality of CCCP's music?
I'm open to discussions...
Meanwhile, if you want, it is on sale at a very hot ebay auction - expiring in 9 hours - at 57 euros.

giovedì 4 luglio 2013

Svastica di Charles Bukowski

Charles Bukowski, Svastica. Racconto, Stampa Alternativa, Viterbo 1994 (immagine dal link)
Finalmente sono riuscita a soddisfare una mia curiosità grazie ad un mio amico esperto di libri rari: esiste una rarità di Bukowski! 
Vi ricordate qualche mese fa quando feci due brevi riassunti sulle sue opere ricercate (vedi post1, post2) lasciandovi con molti dubbi?
Ebbene Svastica è il titolo più ricercato di Bukowski, grazie anche all'editore di nicchia Stampa Alternativa, le cui pubblicazioni sono nel complesso sempre molto ricercate (in basso, una rarità dell'editore ben valutata). 
Il libro fu inserito nell'edizione originale americana di Storie di ordinaria follia, mentre in Italia uscì - per ovvi motivi - soltanto per Stampa Alternativa e per la Newton & Compton nel 1990 assieme ad altri racconti.
Ad oggi il libro è irreperibile, tuttavia è possibile leggerlo per intero al link.
Buona lettura!

Le multinazionali del crimine: La Nestlè, Stampa Alternativa, Roma 1977 (immagine dal link)
  
Finally I've satisfied my curiosity thanks to my friend who's a rare books's expert: it does exist a Bukowski's rarity!
Do you remember a few months ago when I wrote some short posts about his sought after editions (look the post1, post2) leaving you with a lot of doubts?
So, Svastica is the most sought after Bukowski's book, also because of its particular publishing house, Stampa Alternativa, whose publications are always very sought (the second book I've suggested is one of those).
The book was included in the original American edition of Storie di ordinaria follia, then in Italy was published only - reasons are evident - by Stampa Alternativa and Newton & Compton in 1990 as part of a collection of novels.
At the moment the book is untraceable at all, but you can read it entirely on the web at the link.
Have a good read!

Gli acquisti mancati (e rimpianti) / Lost opportunities

Vincenzo Agnetti, Progetto per un "Amleto" politico, Minetti Rebora, Genova 1973 (immagine dal link)
Vincenzo Agnetti è un artista concettuale meno conosciuto dei nomi altisonanti di Pistoletto o Kounellis, ma che negli anni Sessanta/Settanta ebbe un ruolo decisivo per quanto riguarda l'introduzione dell'Arte Concettuale in Italia, spesso incentrata sulle teorie del linguaggio e della comunicazione propugnate in quegli anni da McLuhan.
Bellissimi i suoi libri d'artista, autentici oggetti d'arte stampati in copie numerate e su carte particolari. I più noti sono Tesi (Prearo, 1972) e Obsoleto (All'Insegna del Pesce d'Oro, 1968), il secondo arricchito da una splendida copertina realizzata in rilievo da Enrico Castellani, che riprende i suoi quadri di quegli anni. Il libro attualmente è offerto dallo Studio Bibliografico Marini a 450 euro.
Ma non è da meno questo da me segnalato, che qualche anno fa avrei potuto acquistare per la cifra di 20 euro... e che ora è irreperibile!

Vincenzo Agnetti, Obsoleto, Vanni Scheiwiller, Milano 1968 (immagine dal link)
Si tratta di un libro che riprende un'omonima opera di Agnetti dello stesso anno, basata su una "scomposizione" del monologo di Amleto in cifre, affiancate da riproduzioni di bandiere. Nell'installazione originaria una voce recitava i numeri da uno a dieci su un podio.

Progetto per un "Amleto" politico, 1973, opera riprodotta dal MART di Rovereto nel 2008 (immagine dal link)

Ma Agnetti è noto anche per il suo Libro dimenticato a memoria del 1970, che continua la ricerca sul libro d'artista avviata da alcuni suoi colleghi come Emilio Isgrò e Piero Manzoni (vedi post) all'inizio degli anni Sessanta.


Vincenzo Agnetti con l'opera Libro dimenticato a memoria, 1970 (immagine dal link)

Vincenzo Agnetti is a Conceptual artist quite unknown compared to names like Pistoletto or Kounellis, but who played a crucial role in 60/70s for what regards the introduction of the Conceptual Art in Italy, often based on language and comunication theories shared by McLuhan during that years.
His artist's books are gorgeous, like pieces of art, always numbered and published on luxury papers.
The most renowned are Tesi (Prearo, 1972) and Obsoleto (All'Insegna del Pesce d'Oro, 1968). The second one is enriched by a beautiful cover in relief made by Enrico Castellani, which recalls his works of that years. The book actually is offered from the Studio Bibliografico Marini for 450 euros.
But the one I've suggested is also beautiful; a few years ago I should have bought a copy for 20 euros... now it's impossible to find it!
It's a book that recalls a namesake Agnetti's work of the same year, based on a decomposition of the Hamlet monologue in numbers, represented near to flags. In the original installation there was a voice reciting the numbers from1 to 10 on a podium.
But Agnetti is also known for his Libro dimenticato a memoria from 1970, which continues the artist's book reasearch started by his colleagues Emilio Isgrò and Piero Manzoni (look the post) at the beginning of the 60s.

mercoledì 3 luglio 2013

Una rarità di Tommaso Pincio / A Tommaso Pincio's rarity

Tommaso Pincio, M., prima edizione Cronopio, Napoli 1999 e prima edizione assoluta  e numerata, edita nel 1997 dall'editore fittizio Autori Messa (immagini dalla mia collezione)

La personalità di Tommaso Pincio (nome reale Marco Colapietro) risulta originale già dalla scelta del nome d'arte, derivante da quello dello scrittore americano Thomas Pynchon. 
Anche il titolo della sua opera prima, M., è ripresa dal titolo della nota opera di Pynchon V., nonostante la trama sia radicalmente diversa. Sul sito web di Cronopio il libro viene descritto in questo modo: "questo testo di incredibile potenza narrativa precipita il lettore nelle atmosfere futuribili e stranianti della Neu-Berlin del 1969, metropoli interamente ricoperta da un Grande Vetro che la isola dal resto del mondo, ancora pulsante degli incubi tecnologici e sociali nati dagli orrori dell'ultima guerra: la Grande Guerra del '15-'18".
Il libro esce nel 1999 ma, a mia sorpresa, scopro che già nel 1997 ne furono diffuse alcune copie numerate, dalla copertina molto differente ed edite da un editore fittizio, il cui nome corrisponde nuovamente ad un gioco di parole: Autori Messa. L'immagine in copertina, come vedete, è inquietante e cupa, molto interessante. Il retro di colore nero e il formato leggermente più piccolo.
Io sono riuscita ad averlo tramite il web, grazie ad una simpatica ragazza che conosce l'autore. Ma chi tenterà di averlo incapperà in svariate difficoltà e, se un giorno Pincio dovesse essere adeguatamente riconosciuto, pagherà caro il libriccino.
Ad ogni modo anche l'edizione Cronopio un giorno potrebbe essere ben valutata...

Tommaso Pincio, Un amore dell'altro mondo, Einaudi Stile Libero, Torino 2002 (immagine dal link)



Tornando a Pincio, sorprende che oltre ad essere uno scrittore di talento, sia pure un fumettista: sul suo bellissimo sito web - nonché blog - potete conoscerlo più a fondo e curiosare nel suo mondo.
Ma lo scrittore è noto anche per il suo stupendo romanzo edito da Einaudi nel 2002, Un amore dell'altro mondo, che ho adorato e riletto più volte.
Ho trovato originale l'idea di narrare una storia d'amore intrecciandovi la storia reale della vita di Kurt Cobain, conclusasi tragicamente nel fatidico 1994 (vedi mio post). Nel libro non manca la nota "fantascientifica", genere a cui Pincio è molto legato e per il quale è amato anche dagli appassionati di fantascienza (a questo proposito consiglio l'interessante saggio che indaga il fenomeno dei dischi volanti in America negli anni Cinquanta: Gli alieni. Dove si racconta come e perché sono giunti tra noi, Fazi, Roma 2006).

Tommaso Pincio, Gli alieni. Dove si racconta come e perché sono giunti tra noi, Fazi, Roma 2006 (immagine dal link)
Per concludere, cito un'ultima futura rarità dello scrittore: la sua seconda opera Lo spazio sfinito, Fanucci 2000, ristampato da Minimum Fax nel 2010.

Tommaso Pincio, Lo spazio sfinito, Fanucci, Roma 2000 (immagine dal link)

Tommaso Pincio's personality (pseudonym of Marco Colapietro) seems original since by the choice of the name of art, which comes from the American writer Thomas Pynchon.
Also the title of his first work, M., is inspired by the famous Pynchon's one, V., although the story is very different. On the website of the publishing house Cronopio the books is described this way: "this incredibly good work leads the reader in futuristic athmospheres of the 1969 Neu-Berlin, a town completely covered by a Great Glass which isolates it from the world, still comunicating the technological and social nightmares of the last war: the Great War of '15-'18".
The book came out in 1999 but, surprisingly, I've discovered that already in 1997 there have been diffused some numbered copies, with a very different  cover and published by a fake house, whose name is a joke again: Autori Messa. The picture on the cover is clearly disturbing and gloomy. The back is black and a little smaller.
Personally I've bought it on the web thanks to a kind girl who knows the author. But some day if you would buy a copy, especially if Pincio will increase his fame, you will pay it a lot.
Anyway also the Cronopio edition maybe will increase its value...
Going back to Pincio, it surprises that he's also a talented comic writer: in his beautiful website- also a blog - you can know him more.
But Pincio is also known for his novel published in 2002 by Einaudi, Un amore dell'altro mondo that I adored and red many times. The idea of narrating a love story interlacing the real Kurt Cobain's life, which ended tragically 1994, is very original (look my post). In the book there are also some Science Fiction elements, a genre beloved by Pincio and for what he's appreciated also by aficionados of that genre (look Gli alieni. Dove si racconta come e perché sono giunti tra noi, Fazi, Roma 2006).
To conclude I just want to recommend this future rarity: his second work called Lo spazio sfinito(Fanucci, 2000), reprinted by Minimum Faxi in 2010.