martedì 23 aprile 2013

Riflessioni sull'importanza della sovraccoperta / Reflections about the importance of the dust jacket

Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Garzanti, Milano 1957 (immagine dal link)

Dust jacket, anche chiamata "dj" in inglese, la sovraccoperta a partire dal secondo-terzo decennio del Novecento (correggetemi se sbaglio) è diventata parte integrante del libro, arricchendolo e contribuendo a renderlo un oggetto deliziosamente confezionato.
C'è chi snobba l'eccessiva importanza che il collezionista attribuisce alle sovraccoperte, sostenendo che un'opera va assaporata per il suo contenuto e non per il suo aspetto esteriore, criticando il fatto che un libro privo di sovraccoperta venga pesantemente deprezzato dagli antiquari.
Ma, ditemi, cosa sarebbero certi libri senza di loro? Proviamo ad immaginare, per esempio, la prima del Pasticciaccio di Gadda senza la stupenda sovraccoperta illustrata? O Bestie del 900 di Palazzeschi privo del linoleum di Mino Maccari?

Aldo Palazzeschi, Bestie del 900, Vallecchi, Firenze 1951 (immagine dal link)

L'argomento è nato da un aneddoto accaduto da un libraio antiquario, che possedeva due edizioni de Il nome della rosa di Umberto Eco (Bompiani, 1980). Una prima, senza la sovraccoperta, e una ristampa, con la sovraccoperta. A quel punto la domanda ci è sorta spontanea: è possibile fare uno "scambio" affidando alla prima edizione la sovraccoperta della ristampa? 
A prima vista risultavano uguali ma, ben presto, rimanemmo delusi: il talloncino del prezzo della prima - che, a onor del vero, spesso viene tagliato - differisce da quello delle ristampe, probabilmente causato dal successo del libro e quindi da un aumento di prezzo. Dalle 10.000 lire del prezzo della prima edizione, si va a 25.000 lire. Non ho verificato sistematicamente se ciò valga per tutte le case editrici, ma per quanto riguarda la Bompiani il fatto è diffuso (spesso nell'aletta anteriore della sovraccoperta è segnato il numero di edizione).
Da qui, quindi, la riflessione sull'unicità della sovraccoperta, oltre che sulla sua importanza. Da spiegare agli scettici...


The dust jacket, or also called dj, from the 1920-30 (correct me if I'm wrong) has become part of the book, enriching it and making it a deliciously wrapped product.
There is someone who doesn't stand the importance assigned by collectors to dust jackets, saying that a book must be enjoyed for what it contains and not for its external aspects, criticizing the fact that a book without its cover it's worth less than the one with it.
But, tell me, how would the books be without dust jackets? Let's try to imagine the first of the Gadda's Pasticciaccio without its beautiful illustrated cover? Or Palazzeschi's Bestie del 900 without the Mino Maccari's linoleum?
The topic came to my mind when I was with an antiquarian librarian, who was having two Umberto Eco's Il nome della rosa editions (Bompiani, 1980): a first, without the dust jacket, and a reprint, with it. 
So a question came to our minds: can we just "change" covers?
Unfortunatelly we remained disappointed: the price at the cover - although we have to say that usually they cut it off - was different. 10.000 lire was the original price, 25.000 lire the one of the reprints, caused by the success of the book that increased the price.
I didn't verify if this counts for every publishing house, but for what regards Bompiani it happens almost all the time (usually in the front flap of the cover there is the number of the edition).
So, these are my considerations about the dust jacket, which is unique and important. 
Now try to explain to skeptics...

7 commenti:

  1. Ciao un'informazione utile per chi è di Roma, domenica 28 Aprile a Piazza Vittorio ci sarà la prima mostra del libro usato e d'occasione.
    (io purtroppo non potrò andarci!)
    Ti saluto!

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  2. Da una parte è meglio che non ci vado, ultimamente ho spesso troppo per i libri! proprio oggi ho comprato "Lezioni di letteratura" di Nabokov, l'ho trovato in una libreria al centro a 25 euro ( forse non l'ho pagato nemmeno tanto visto che non viene ristampato da vent'anni!)

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  3. la riflessione sull'unicità della sovraccoperta, giusta riflessione

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  4. recentemente ho acquisito 2 prime edizioni del Nome della Rosa di Eco, non in perfettissime condizioni e solo una ha il talloncino con il prezzo originale di 10mila lire, la seconda 12mila il ché significa che ha la sovraccoperta della seconda edizione messa dal precedente proprietario sulla sua prima, probabilmente per poter strappare un prezzo migliore. i talloncini venivano normalmente tagliati ed ho ricevuto richieste di prime edizioni perfette con il talloncino originale. La sovraccoperta diventa sempre più importante nel valutare un volume raro o semplicemente una prima edizione.
    bellissimo blog
    fausto gallo, ts

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    1. Grazie per i complimenti; mancavano i suoi consigli da esperto ad arricchire questo spazio di "condivisione" che ho aperto. Tra l'altro se non ricordo male è stato lei a vendermi la prima edizione de Il nome della rosa!
      Un saluto!

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