Quando ero ragazzina, lo ammetto, avevo un pò il gusto dell'orrido e amavo leggere libri horror e raccogliere immagini truculente.
Alla vista delle opere dei fratelli Chapman, quindi, un lontano 2009 presso la sede di Punta della Dogana della collezione di François Pinault, non ho potuto che manifestare il mio sincero apprezzamento per le loro opere scabrose e molto sanguinolente.
E non mi sono nemmeno sentita tanto "diversa", visto che un sacco di altre persone stavano facendo la stessa cosa.
Idem come sopra |
I fratelli Jake e Dinos Chapman, nati rispettivamente nel 1966 a Londra e nel 1962 a Cheltenham, appartengono al famoso gruppo dei YBAs, Young British Artists, lanciati a metà anni '90 dal magnate della pubblicità ma soprattutto dell'arte contemporanea Charles Saatchi (di cui spesso vi ho parlato).
La loro arte, soprattutto quella degli esordi, consta nella minuziosa rappresentazione di guerre - spesso come accenno all'Olocausto - , mondi infernali e scene apocalittiche racchiuse in teche di vetro e spesso di dimensioni davvero notevoli.
Hell, tecnica mista, 2012 (immagine dal link) |
Cenni di critica alla società nello scheletro che trasporta cibo di Mc Donald's - Hell, tecnica mista 2010 (immagine dal link) |
Altre immagini da Hell |
I soldatini e le scene rappresentate in stagno plastica e altri materiali sono di una verosimiglianza e cura impressionanti. L'occhio si perde letteralmente nel tentativo di cogliere ogni scena di questi "teatrini diabolici".
Se volete godervele tutte, le loro opere sono state catalogate per intero e ad alta risoluzione sul loro sito web.
Birth of Ideas, etching, edition of 200, 2003 (immagine dal link) |
Ma i Chapman sono anche abili disegnatori e creatori di splendidi libri d'artista illustrati, come Bedtime Tales for Sleepless Nights (2012) o Like a dog return to its vomit che in asta raggiunge sempre prezzi notevoli.
Il libro è stato realizzato in occasione dell'omonima mostra alla galleria White Cube di Londra nel 2005, dove esposero l'intero corpus delle loro coloratissime e molto fantasiose gouaches ispirate ai capricci del pittore Goya.
Jake & Dinos Chapman, Like a dog returns to its vomit, Jay Jopling/White Cube, White Cube 2005 (immagine dal link) |
Una delle gouaches in mostra a Like a dog returns to its vomit (dal link) |
Per concludere, il catalogo da me acquistato (vedi immagine n.1, 2) è invece un pregiato documento della loro mostra Unholy Libel presso la Gagosian di New York nel 1997.
Legatura in finta pelle marrone con titolazione e teschio in oro ai piatti, copertina protettiva trasparente, tagli in oro e numerose immagini fotografiche di alta qualità tratte dalla mostra. All'interno anche una conversazione tra i due artisti e il critico Robert Rosenblum.
In quell'occasione si erano sadicamente divertiti a formare intrecci e fusioni di prototipi umani denudati, talvolta vaganti per boschi paurosi.
Impossibile non fare riferimento alla mostra tenuta qualche anno prima (1993) a Vienna da un altro amante della provocazione: Paul McCarthy (Galerie Krinzinger: vedi mio post).
Oltre a rappresentare un investimento a poco prezzo (un giorno, questo catalogo sarà una delle testimonianze del loro operato in età di esordio), per me è stato soprattutto un acquisto che ha arricchito la mia collezione d'arte contemporanea.
I admit: when I was a child I used to have some taste for horror and I loved to collect truculent pictures.
So
when I saw the works by the Chapman's brothers, long time ago in 2009
at the Pinault's space in Punta della Dogana, I couldn't help but
comunicate my sincere appreciation for their provocative and bloody
works. And I also didn't feel the only one, considering that people
watching that exhibition were lot.
Jake and Dinos Chapman, born respectively in 1966 in London and 1962 in Cheltenham, are part of the famous YBA group, Young British Artists, put together in the middle of '90 by the advertizing and art magnate Charles Saatchi (about whom I wrote many times).
Their
art, especially the one by their debut, is based on meticulous
representation of wars - often related to Holocaust - infernal worlds and
apocalyptic settings enclosed in glass cases, often very big. The tin soldiers and the scenes seem
really credible and our eyes feel quite lost trying to see every detail of
their diabolic settings (if you want to see all of them, they have been entirely catalogued in high resolution on their website).
But the Chapman's are also good illustrators and creators of beautiful artist's books, like Bedtime Tales for Sleepless Nights
(2012) or Like a dog return to its vomit which in auctions reaches always high prices. The book has been realized on the occasion of the exhibition at the namesake gallery White Cube in
London in 2005, where they exposed the entire corpus of their coloured and fantasy gouaches inspired by the Goya Caprices.
To conclude, the catalogue I've bought (look pictures n.1, 2) is a
precious documentation of their exhibit Unholy Libel at Gagosian's of
New York in 1997. The binding is in brown fake leather with gold
titles and a skull on the front cover, a transparent protective dj, gold
cut and numerous high-quality pictures from the event. On the inside there is also a conversation between the artists and the critic Robert Rosenblum.
On that occasion they had fun creating sadistic fusions and mixtures of naked men, sometimes wandering in scaring forests.
All this recalls the exhibition organized a couple of years after (1993) in Wien by another lover of the provocation: Paul McCarthy (Galerie
Krinzinger; look my post).
This
book is a good investment for a low price (one day, it will be one of
the documentations of their debut work), but to me is also a precious piece that enriches my contemporary art collection.
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