sabato 26 ottobre 2019

Prime edizioni: Infinite Jest

David Foster Wallace, Infinite Jest, Little Brown, Boston 1996 (immagine dal link)

Ci vorrebbe qualcuno che ci avvertisse del pericolo di iniziare certi libri... in effetti io ero stata ammonita in una recensione di un ragazzo sul sito Anobii, che invitava i lettori a “non farlo”.
E aveva ragione... ma il richiamo era irresistibile e ho voluto ugualmente iniziare uno dei capolavori della letteratura contemporanea americana, edito in Italia dalla Einaudi.
Si tratta di un Ulisse in salsa postmoderna, come è stato felicemente definito dallo scrittore Pietro Spirito, dallo stile molto innovativo, denso, ironico, complicato, intelligente e tanto altro.
Come si fa a spiegare la trama? Nel libro si susseguono malati di depressione, tennisti stressati, persone con dipendenze da droga e tutto il genere umano problematico. Io sono ancora lontana dalla fine, ma inizio a entrare nella logica Wallaciana e la cosa mi intriga.

L’autore è morto suicida nel 2008, dopo una lunga depressione mai guarita. 
È impressionante come una persona in quello stato psicofisico sia riuscita ad essere così brillante ed esilarante nei suoi romanzi, anche parlando della propria malattia e facendolo sempre con distacco ironico. E infatti proprio per le sue qualità letterarie in America è ancora molto amato e collezionato: si veda ad esempio le quotazioni di Infinite Jest, che stanno aumentando con gli anni e vanno dai 500 ai 2000 euro.

domenica 20 ottobre 2019

Dario Alberi: Istria e Dalmazia


Dario Alberi, Istria (1997) e Dalmazia (2008) (immagine da Amazon.com)

Ci sono alcuni libri che, avendo un pubblico molto ristretto a cui rivolgersi, sono stati stampati in poche copie e con scarso entusiasmo da parte degli editori, che spesso sono locali come in questo caso. Finché qualcosa non accade e hanno fortuna, diventando molto ricercati e di conseguenza costosissimi.
Sto parlando di due volumi riguardanti due regioni della Croazia, una nazione che a partire dal 2005 circa ha avuto un “revival” turistico inedito, prima impensabile a causa della guerra conclusasi nel 1997 con la divisione dell’ex Yugoslavia. Ricordo le prime vacanze che facevo con i miei genitori sull’isola di Pago: intere distese di spiaggia completamente deserte e paesini all’apparenza disabitati.
Nessuno in Italia conosceva questi luoghi e tantomeno pensava di andarci in vacanza.
Nulla a che vedere con i tempi odierni, dove sciami di yachts extralusso si accalcano davanti alle spiagge più note della Dalmazia. Mentre l’Istria, la regione più vicina all’Italia, è diventata luogo di elezione per chi desidera fare un weekend veloce a tema enogastronomico.
Insomma, la Croazia ora è in grande ascesa e lo sono anche i due libri di Alberi.
Soprattutto Istria, stampato dieci anni prima del seguito dallo stesso autore dedicato alla Dalmazia.
Occorre dire che si tratta di libri di pregio, nonostante il formato sia tascabile: legatura rigida con sovraccoperta lucida e ricco apparato fotografico.
Il primo si vende a 50/80 euro, il secondo a 25/40 euro. Ma capitano a difficoltà sugli scaffali delle librerie di usato e spesso vengono inseriti nei desiderata dei clienti di tutta Italia.

venerdì 11 ottobre 2019

Le prime edizioni dei Nobel 2019

Peter Handke, Teatro. Kaspar/Insulti al pubblico/Profezia/Autodiffamazione, Feltrinelli, Milano 1969 (immagine dal link)
Peter Handke, Die Hornissen, Suhrkamp, 1966 (immagine dal link)

Non si poteva non dedicare un post ai due scrittori freschi di Nobel 2019: l'austriaco Peter Handke e la polacca dal cognome impronunciabile Olga Tokarczuk. Il primo, anche saggista e sceneggiatore molto conosciuto negli ambienti letterari che contano e piuttosto stampato in Italia (principalmente da Guanda e Garzanti). La seconda, meno nota al pubblico più ampio (e devo ammettere, a me totalmente sconosciuta), edita in Italia da Bompiani e alcuni editori minori.


Firma autografa della Tokarczuk in asta su Ebay a 60 euro (al momento con 6 offerte)

Di Handke si è parlato molto anche in seguito all'uscita del film di Wim Wenders Il cielo sopra Berlino, di cui l'austriaco è stato co-sceneggiatore. Ma sono tanti i suoi romanzi noti, a partire da I calabroni che costituisce la sua opera prima e che da noi si trova a fatica. La prima edizione austriaca è introvabile (sopra).
Per quanto riguarda le prime uscite in Italia, invece, abbiamo Teatro del 1969 che racchiude alcune sue opere più importanti. L'editore è Feltrinelli e la sua valutazione va dai 30 ai 40 euro.

Delle traduzioni italiane della Tokarczuk ahimé so dirvi poco, ma vedo risvegliarsi un certo interesse sul web...
La sua prima opera uscita da noi è Dio, il tempo gli uomini e gli angeli per le edizioni E/O nel 1999, di difficile reperibilità e mai ristampato. Certo, la complessità del titolo non ha aiutato.

lunedì 7 ottobre 2019

Stanislaus Joyce: difficoltà di valutazione

Corso di Lezioni d'Inglese radiotrasmesse del Prof. Stanislaus Joyce dell'Università di Trieste, Smolars &Nipote, Trieste sd (proprietà Libreria Zuckerman Trieste)

Di recente ho acquisito un lotto di libri misti, tra cui prime edizioni de Lo Specchio Mondadori, libri d'arte preziosi o meno preziosi de Il Saggiatore o Einaudi, alcune prime edizioni futuriste.
Tutti facili da prezzare in quanto reperibili su Internet o già visti in diverse occasioni.
A differenza però di questo, conservato dal precedente proprietario in una busta di carta da ufficio...
Si tratta del dattiloscritto delle lezioni di inglese che il fratello di tre anni più giovane di James Joyce, Stanislaus, tenne presso l'Università della mia città.
Come qualcuno saprà, James Joyce visse a Trieste per qualche tempo e lui per primo tenne lezioni di inglese per sostentarsi, sostituito poi da Stanislaus dopo il suo trasferimento a Parigi. Tuttavia la città conserva ben pochi ricordi riguardanti la permanenza di Stanislaus qui da noi e in generale si trovano a difficoltà dati riguardanti la sua attività letteraria.
Nel 1941 James Joyce morirà e Stanislaus partirà per Firenze, dove morirà nel 1955. Pertanto il dattiloscritto è databile al massimo al 1940.
Ma come si fa a valutarlo? Il valore storico è notevole, anche se non compaiono suoi pensieri personali o annotazioni che potrebbero arricchire il dattiloscritto, non riducendolo a un mero plico di lezioni da seguire.
Voi che ne pensate?