giovedì 7 novembre 2013

Second Beat appointment: William Burroughs' rarities

William Burroughs, La morbida macchina, Sugar, Milano 1965 (immagine dal link)
Tra tutti gli scrittori Beat (anche se non amava definirsi tale) William Burroughs fu il più dannato e irrequieto. Lungo tutti gli ultimi cinquant'anni di vita fece uso pesante di droghe, si legò al mondo degli spacciatori, per guadagnarsi la droga rapinò e, per errore, si macchiò pure di uxoricidio.
Tutto questo traspare in quasi tutte le sue opere, che sono prevalentemente autobiografiche e parlano spesso di droghe, come ad esempio il suo primo romanzo, Junkie, uscito in America nel 1953 e in Italia nel 1962 per Rizzoli (vedi mio post).
L'opera che lo consacrò scrittore di fama mondiale fu invece Naked Lunch, uscito nel 1958 su caldeggiamento degli amici Ginsberg e Kerouac.

 William Burroughs, Il pasto nudo, Sugar, Milano 1964 (immagine dal link)
Le edizioni italiane di Burroughs sono tutte straordinarie.
Pubblicate prevalentemente dalla casa editrice Sugar, nota per le sue scelte audaci e sempre d'avanguardia, ad oggi sono quasi tutte rare o introvabili.
Il più raro sembra essere Il pasto nudo, soprattutto nella prima edizione del 1964, ma anche in quella successiva del 1970. Ma risultano ricercati anche La morbida macchina, Nova express, Le lettere dello Yage e Il biglietto che è esploso.

William Burroughs, Nova Express, Sugar, Milano 1967 (immagine dal link)

William Burroughs, Allen Ginsberg, Le lettere dello Yage. In Amazzonia alla ricerca di una droga allucinatoria, Sugar, Milano 1967 (immagine dal link)
Provate ad esaminarle con attenzione: non vi sembrano insolitamente moderne e anticonvenziali? Ovviamente prevale la scelta di rappresentare il suo volto, come cenno all'autobiografismo delle sue opere.
Credo che la Sugar abbia fatto davvero un ottimo lavoro, tra l'altro stampando tutta una serie di opere correlate a temi underground e scabrosi come droghe psichedeliche e molto altro, di cui scriverò in futuro.

William Burroughs, Il biglietto che è esploso, Sugar, Milano 1970 (immagine dal link)


Of all Beat writers (although he didn't love to refer to himself this way) William Burroughs was the most damned and unsettled. During his last 50 years of life he used hard drugs, he hanged out with pushers, to buy drugs he robbed and, by mistake, he also killed his wife.
All this is coming out in his works, which are mainly autobiographical and they're often talking about drugs, like for example his first novel Junkie, that came out in America in 1953 and in Italy in 1962 by Rizzoli (look my post). 
But the work that made him worldwidly famous was Naked Lunch, published in 1958 thanks to his friends Ginsberg and Kerouac.
The italian Burroughs's editions are gorgeous. They have been published mainly by the Sugar, a house renowned by his daring and avant-garde choices, and they're all scarce.
The rarest one seems Il pasto nudo, especially in the first 1964 edition, but also in the 1970 reprint. But they're sought after also La morbida macchina, Nova express, Le lettere dello Yage and Il biglietto che è esploso.
Let's try to examine them with attention: aren't they so unconventional and modern? Obviously the choice of the author's face is predominant, to signify the fact that works are always autobiographical. 
I think that Sugar made a good job, by the way also publishing a long series of works related to psychedelic drugs and other undergorund topics, about which I will write soon.

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