mercoledì 20 novembre 2013

Riscoprendo Julian Barnes / Rediscovering Julian Barnes

Julian Barnes, Il pappagallo di Flaubert, Rizzoli, Milano 1987 (immagine dal link)

E' decisamente il momento di Julian Barnes (Leicester, 1946).
Dopo la ristampa Einaudi di una serie di suoi libri come l'opera di successo Il senso di una fine (2012) o Livelli di vita (2013), che racconta il dolore subìto dall'autore in seguito alla morte della moglie, la riscoperta di questo scrittore inglese finora praticamente ignoto in Italia è stata avviata.
Lo si percepisce anche dalla scomparsa delle sue prime edizioni, che fino a poco tempo fa risultavano poco comuni ma non rare e ora non si trovano. 
Ma andiamo con ordine.


Julian Barnes, Oltremanica, Einaudi Supercoralli, Torino 1997 (immagine dal link)

Personalmente ebbi la fortuna di scoprirlo dal mio professore di Letteratura Inglese Roberto Bertinetti, la persona che al momento risulta maggiormente esperta di letteratura inglese in Italia e che ringrazierò sempre per avermi aperto mondi a me sconosciuti. 
Il mio professore segnalava Barnes come uno degli scrittori più importanti della seconda metà del Novecento inglese, assieme all'appena scomparsa Doris Lessing e agli scrittori appartenenti al "gruppo" (anche se gruppo non è) dei postcolonialisti come Salman Rushdie o Hanif Kureishi.
Uno dei suoi libri più conosciuti, Flaubert's Parrot, racconta in forma di saggio narrato le vicende dell'autore alle prese con lo studio dell'opera di Gustave Flaubert e del suo pappagallo, che pare averlo ispirato per un racconto. Il libro fu tra i finalisti del Booker Prize nel 1984.


Julian Barnes, Flaubert's Parrot, Jonathan Cape, london 1984 (immagine dal link)

Al momento entrambe le sue edizioni italiane (la seconda è di Bompiani, 1997) risultano scarsamente reperibili. In particolare la prima è apprezzabile per l'assoluta fedeltà alla copertina dell'edizione originale.
Un'altra rarità italiana di Barnes è Oltremanica, una raccolta di racconti dallo stile tipicamente pungente dell'autore. Difficile da trovare soprattutto completa di sovraccoperta.

Really is Julian Barnes' (Leicester, 1946) moment.
After the Einaudi's reprint of a series of his succesful works like Il senso di una fine (2012) or Livelli di vita (2013), which talks about the author's suffering after the wife's death, the italian rediscovering of this english author has officially started.
We can notice it by the disappearance of his first editions, which in a short time they went from "difficult to find" to scarce. But let's start from the beginning.
Personally I discovered him thanks to my professor of British Literature Roberto Bertinetti, the most expert of this field in Italy and to whom I will always be grateful for showing me unknown worlds. He was considering Julian Barnes like one of the most important writers of the second hald of the 90th century, together with Doris Lessing and the so-called postcolonialists like Salman Rushdie or Hanif Kureishi.
One of his best known books, Flaubert's Parrot, talks in the essay form the author's study of Gustave Flaubert's work, in particular if his parrot inspired or not one of his novels. The book almost won the Booker Prize in 1984.
At the moment both italian editions of this book (the second was published by Bompiani in 1997) are scarce. In particular the first edition seems interesting because of its fidelity to the cover of the original english edition.
Another Barnes' rarity is Oltremanica, a collection of short novels tipically ironic. Difficult to find especially with its dj.

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