mercoledì 26 marzo 2014

Giuseppe Chiari : un artista da scoprire / an artist to discover

Gillo Dorfles, Il metodo per suonare di Giuseppe Chiari, Martano, Torino 1976 (immagine dal link)

Classe 1926, fiorentino, Giuseppe Chiari non figura quasi mai tra i nomi altisonanti dell'avanguardia anni Sessanta, ma ciò non deve negargli un ruolo importante nell'arte e nella musica di innovazione. Con il tempo ciò gli verrà sicuramente riconosciuto.
Giuseppe Chiari viene spesso associato al movimento americano Fluxus che, pur essendo da lui spesso menzionato, non gli appartiene propriamente. Un altro riferimento per lui fu anche John Cage, il compositore d'avanguardia a cui ho già dedicato un post.
In realtà lui è tutto questo e nulla di ciò; la sua preoccupazione principale è stata quella di esprimere, a partire dagli anni Sessanta, un'idea di musica - sempre legata all'arte - tutta nuova e senza regole, poiché "senza l'idea di scala la musica riprende la sua violenza" (Chiari citato da Tommaso Trini in Musica senza contrappunto, Lerici, Roma 1969 da Musica madre, Prearo, Milano 2000, p.13).


L'acqua con tre specchi, fotografia incollata su carta, 1979

Ed è nel libro d'artista che il suo lavoro viene fuori realmente, diversamente da performance dal chiaro statuto effimero o opere d'arte che, viste singolarmente, difficilmente riassumono il suo operato. Tra i più interessanti, Musica senza contrappunto (Lerici 1969), Teatrino (Banco Nuovi Strumenti 1974) o questo che vi propongo, commentato dal critico Gillo Dorfles.
Tutti ancora reperibili a prezzi bassi, per il momento!



Class 1926, Florentine, Giuseppe Chiari doesn't appear between the names of the famous avant-gard artists of the 60s, but this doesn't mean that he wasn't important for the innovation in art and music.
With time this will be recognized.
Giuseppe Chiari is often associated to the American movement Fluxus, which in fact doens't really belongs to him, although he often mentioned it. Another connection with his art is John Cage, the avant-garde composer about whom I wrote in a post.
In fact he's all this and nothing of this: mainly his attention was given to the expression, starting from '60, of an idea of music always related to art and all new, without rules, for "without the idea of scale music returns to its violence"(Chiari mentioned by Tommaso Trini in Musica senza contrappunto, Lerici, Roma 1969 from Musica madre, Prearo, Milano 2000, p.13 - translation is mine).
And with artist's books his work comes out truly, differently from performances or works of art that, taken singularly, doesn't sum up his work. The most interesting are Musica senza contrappunto (Lerici 1969), Teatrino (Banco Nuovi Strumenti 1974) or this one, commented by the critic Gillo Dorfles.
All are still available quite easily, by now!

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