mercoledì 10 aprile 2013

Canetti passando per Magris / About Canetti through Magris

Claudio Magris, Danubio, Garzanti, Milano 1986 (immagine tratta dal link)

Finalmente sono riuscita a metter mano su uno dei tanti libri "di futura lettura" che conservavo sugli scaffali di casa. Del resto anche un nome illustre come Umberto Eco, alla domanda se avesse letto tutti i libri che possiede, rispondeva ironicamente "No, questi sono quelli ancora da leggere. I già letti li butto." (non ricordo di preciso la citazione!)
Ho iniziato Danubio di Claudio Magris, un libro che ho sentito nominare fin dal liceo e che mi sono sempre ripromessa di leggere. Nel libro, attraverso l'espediente del viaggio immaginario lungo il Danubio, lo scrittore intreccia storia, letteratura e aneddotica legata ai luoghi percorsi, in un saggio impegnativo, ma intenso.
Ad un certo punto, Magris racconta di quando visitò la casa dello scrittore Elias Canetti, autore del grandioso Auto da fè, tanto citato dai bibliofili perché incentrato sulla figura di un collezionista folle, che al termine del racconto muore nelle fiamme assieme alla sua biblioteca. 
La casa si trova a Rusa in Bulgaria e Magris racconta di esser riuscito a visitarla grazie al direttore dei musei cittadini, Stojan Jordanov. La trova zeppa di oggetti di ogni genere, tra cui anche "un giovane De Sica dal sorriso conquistatore" (p.381).
Dal racconto traspare l'ammirazione di Magris nei confronti dello scrittore, soprattutto del suo Auto da fè, commentato in questi termini: "Quel libro impossibile e spigoloso, che non concede nulla e non si lascia assimilare dall'istituzione culturale, è la grottesca parabola del delirio dell'intelligenza che distrugge la vita, il terribile ritratto della mancanza d'amore e dell'abbagliamento (...) " (p.382)
L'attenzione in merito a questo testo però non trova riscontro nel collezionismo: la prima edizione italiana è reperibile a pochi euro. Per quanto riguarda, invece, la prima di Danubio si nota una valutazione abbastanza consona, ma il testo non è molto ricercato.


Elias Canetti, Auto da fè, Garzanti, Milano 1967 (immagine tratta dal link)

Finally I've had time to start one of my books that I managed to read and that was staying on my shelf since a long time. 
Actually also a master like Umberto Eco, when asked if he red all the books in his library, used to answer ironically: "No, these are the ones if have to read soon. I use to throw away the already red books." (I can't remember the exact quotation).
I've started Claudio Magris's Danubio, a book that, through the expedient of an imaginary trip along the river Danube, talks about history, literarure and anecdotes related to the places he visited, in a very demanding but intense essay.
In a passage of the book he also writes about when he visited the Elias Canetti's house, the author of the great Auto da fè, often mentioned by bibliophiles, because talks about a maniacal book collector, who at the end of the story dies in the fire together with his library.
The house is located in Rusa (Bulgaria) and Magris tells that he had the permission to visit it thanks to the director of the town museums, Stojan Jordanov. He found it full of objects of all types, like for example a "young De Sica with a seducing smile"(p.381).
The author's admiration for Canetti is perceivable, especially for his Auto da fè, commented by him this way (i report the italian version without translating it) : "Quel libro impossibile e spigoloso, che non concede nulla e non si lascia assimilare dall'istituzione culturale, è la grottesca parabola del delirio dell'intelligenza che distrugge la vita, il terribile ritratto della mancanza d'amore e dell'abbagliamento (...) " (p.382) 
The attention to this text unfortunatelly doesn't coincide with collector's desires: the first italian edition is available for a few euros. For what concerns Danubio, we can register a quite appropriate valuation, but the book is not sought after.

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