Allen Ginsberg, Jukebox all'idrogeno, Mondadori, Milano 1965 (immagine dal link) |
Siamo giunti al terzo appuntamento con le rarità Beat, questa volta con il personaggio in qualche modo considerato "il guru" e il più feroce sostenitore del movimento: Allen Ginsberg.
Il santone, il sensibile e il profondo. Per parlarne viene in soccorso nuovamente Fernanda Pivano, che nel libro da me citato nel primo appuntamento Beat viene menzionato spesso e l'autrice descrive con dovizia di dettagli i momenti trascorsi con lui.
L'incontro di Ginsberg con gli altri scrittori Beat avvenne intorno alla fine degli anni Quaranta, quando studiava alla Columbia University nel New Jersey. Di grande importanza fu l'influenza subìta da William Burroughs (vedi post), soprattutto dal punto di vista culturale.
Lo scrittore più anziano di lui gli fece conoscere i grandi scrittori europei ma anche i codici Maya e molto altro che, assieme alle conoscenze nel campo della poesia che già coltivava, contribuì a creare il suo personaggio.
Ma le sue esperienze di vita furono numerose e non meno importanti; al link allegato alla sua immagine potete leggervi con calma la sua biografia in ogni dettaglio.
Allen Ginsberg (immagine dal link) |
Ora veniamo ai suoi successi.
La raccolta in assoluto più nota di Ginsberg è Howl, pubblicata nel 1956 in sole mille copie dall'editore di culto Lawrence Ferlinghetti, scrittore e gestore della leggendaria libreria underground City Lights di San Francisco.
A causa dei termini osceni contenuti nelle poesie
Ferlinghetti ebbe molti problemi e il libro fu sequestrato nel 1957. Fortunatamente gli intellettuali statunitensi si riunirono in sua difesa denunciando le autorità e ottenendo la ristampa del libro.
...inutile dire che oggi quest'opera è valutata sulle svariate migliaia di euro anche per il numero esiguo delle copie stampate e per la questione del sequestro.
Anche in Italia la nostra Fernanda Pivano riscontrò dei problemi e dovette faticare per far conoscere al pubblico italiano
quest'opera, superando l'intransigenza e la censura della Mondadori, che le contestava addirittura la disposizione della punteggiatura.
L'edizione italiana uscì nel 1965 con il titolo Jukebox all'idrogeno, scelto personalmente da Ginsberg che aveva rifiutato la versione della Pivano "Poesie come urlare".
Allen Ginsberg, HOWL and other poems, The City Lights Poeket Bookshop, San Francisco 1956 - une delle 1000 copie numerate (immagine dal link) |
Nell'introduzione inserì la seguente dichiarazione: "Il giudice Horn, che si trovò a dirimere la questione (del sequestro, ndr.),
si conquistò un’enorme popolarità tra gli intellettuali
stabilendo che Howl è una denuncia contro il materialismo, il conformismo
e la meccanizzazione che minacciano l’America moderna spingendola
verso la guerra; e come tale ha significato sociale e dunque non importa
se può venir considerata oscena." (F.Pivano, introduzione
a Jukebox all’Idrogeno, p. 8, citazione dal link)
In Italia l'accoglienza del libro fu tiepida ma non assente: Angelo Pezzana gli dedicò la vetrina della sua libreria Hellas di Torino, che lentamente si specializzò nell'underground americano. Mentre nel 1966 le poesie furono introdotte a Roma da Giuseppe Ungaretti.
Al momento il libro è valutato dai 40 ai 50 euro se completo di sovraccoperta.
Un'altra opera ricercata: Mantra del Re di Maggio, Mondadori, Milano 1973 (immagine dal link) |
Concludo segnalandovi un unicuum ginsberghiano assolutamente imperdibile se collezionate letteratura Beat: l'edizione di Saluti cosmopoliti. Poesie 1986-1992
(Il Saggiatore, 1996) con il frontespizio interamente illustrato con disegni
buddisti di Ginsberg.
La copia è dedicata dall'autore al
traduttore italiano, Luca Fontana, con la scritta: "Allen Ginsberg 4/4/96 for Luca Fontana with thanks for all [?] mind & hand labor over these verses!"
E' in vendita presso lo studio bibliografico Prospero di Parma a un prezzo onestissimo.La copia di Saluti cosmopoliti illustrata da Ginsberg in vendita presso la libreria Prospero (immagine dal link) |
So we arrived at the third appointment with scarce Beat books, this time
with the member considered somehow the guru and the strongest supporter
of the movement: Allen Ginsberg.
The religious, the sensitive and deep. To talk about him I'm recalling again Fernanda Pivano, who in his book I've mentioned in the first Beat appointment she often talks about him, describing when she knew him and what she did with him.
Ginsberg
knew the other Beat writers at the end of the 40s, when he was studying
at the Columbia University in New Jersey. Very important to his growing
was William Burroughs (look my post), especially in the cultural side. The
older writer teached him the great European writers but also Maya codes and
much more that, together with the interests he had in poetry, made him
create his character. But let's go to his successes.
His absolutely best known collection
is Howl, published in 1956 in only 1000 copies by the cult editor
Lawrence Ferlinghetti, the writer and the director of the legendary underground
library City Lights in San Francisco.
Due to the obscene verses in
the poems Felinghetti had many problems and the books was confiscated
in 1957. Fortunatelly the American intelectuals went together against
the authorities and obtained the reprint of the book.
...no
need to say that today the book is worth thousands of euros, also
because of the few copies that came out and because of the cofinscation fact.
Also in Italy Fernanda Pivano had some problems and
she fighted to introduce the writer in Italy, defeating the censure of
the Mondadori that was imposing even the punctuation. The italian edition came out in 1965 with the title Jukebox all'idrogeno, personally choosed by Ginsberg who refused Pivano's version "Poesie come urlare". In the introduction she put this declaration: "The judge Horn,
who supervised the matter (of the confiscation), became famous between
the intelectuals saying that Howl is a denunciation against
materialism, orthodoxy and mechanization that threaten modern America,
leading it to war; and so it has a social meaning and it doesn't count
if it's considered obscene." (translation is mine; F.Pivano, introduzione
a Jukebox all’Idrogeno, p. 8, citazione dal link)
Its reception in Italy wasn't warm but neither absent: Angelo Pezzana
dedicated to it the entire shop window of his library Hellas in
Turin, which soon specialized itself in American underground.
In Rome the poems were introduces in 1966 by Giuseppe Ungaretti. Currently the book is valuated at 40-50 euros if with the dj.
I'm ending with the suggestion of an unicuum, absolutely not to miss
out if you're a Beat collector: the edition of Saluti cosmopoliti.
Poesie 1986-1992
(Il Saggiatore, 1996) with the frontispice signed and illustrated with buddist drawings by Ginsberg.
The copy is dedicated to the italian translator, Luca Fontana, with the inscription: ""Allen Ginsberg 4/4/96 for Luca Fontana with thanks for all [?] mind & hand labor over these verses!"
Is selling at the antiquarian library in Parma called Prospero for a very honest price.
ciao ti volevo chiedere hai saputo più niente del libro casa di foglie di Danielewski mi sa che non è stato più ristampato e non si può nemmeno più prenotare sui vari siti online, forse la casa editrice ha sospeso la pubblicazione.
RispondiEliminaGrazie!
Lo stavo proprio appurando in questi giorni... Sembra essersi bloccato tutto, speriamo bene!
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