Milo Montelli, Read carefully before. Instructions, BOLO, Milano 2013 (immagine dalla mia collezione) |
(idem come sopra, p.1) |
Ecco il mio ultimo acquisto dalla casa editrice milanese BOLO, di cui vi ho parlato parecchie volte (vedi ad es. il post).
Questa volta si tratta di un mini libriccino realizzato dal fotografo Milo Montelli, 29enne originario di Jesi. In una intervista online di qualche anno fa l'artista ha tenuto a precisare che la sua attività non prevede macchine digitali, ma soltanto apparati tradizionali di medio formato quali Mamiya 7 e Hasselblad 500cm, ma anche Polaroid
SX70, Olympus XA, Holga e una pinhole costruita da un suo amico.
Personalmente mi ricorda un pò la fotografia di Luigi Ghirri (vedi miei post1, e 2), nella resa dei chiari e nella scelta del paesaggio in solitudine.
Milo Montelli, Not only summer, 2011 (immagine dal link) |
Il libro che ho acquistato è stato realizzato in sole 90 copie su carta Munchen 300 gr (la copertina) e Fedrigoni 80 gr (le pagine interne). La stampa invece è stata ottenuta con risografie in due colori, a cura della Inuit.
Milo Montelli, Orygjin, 2011 (immagine dal link) |
Read carefully before è una riflessione sul metodo di presentazione adoperato dai libretti di istruzioni delle prime macchine fotografiche, quando il dispositivo veniva illustrato come qualcosa di altamente futuristico e dalle qualità sorprendenti.
In proposito mi è venuta in mente una scena di un film di Audrey Hepburn, Due per la strada (1967), quando il suo compagno estrae una macchina fotografica stereoscopica e la illustra come se fosse una sorta di miracolo!
In realtà doveva esserlo a quei tempi... e il fatto che Montelli sia ritornato alle vecchie macchine è indicativo del clima di riscoperta che sta avvenendo per quanto riguarda la fotografia.
Insomma, un libro da avere!
This is my new purchase from the Milanese publishing house BOLO, about which I wrote many times (look for ex. the post).
It's a small book realized by the photographer Milo Montelli, a 29 years old guy from Jesi.
In an interview online of about years ago he explained that his activity doesn't concern digital machines, but only traditional medium size ones like Mamiya 7 and Hasselblad 500cm, but also Polaroid SX70, Olympus XA, Holga and a pinhole produced by his friend.
Personally his works, in particular the lights and the choice of the lonely landscape, recalls a little bit the photography of Luigi Ghirri (look post1, and 2).
It's a small book realized by the photographer Milo Montelli, a 29 years old guy from Jesi.
In an interview online of about years ago he explained that his activity doesn't concern digital machines, but only traditional medium size ones like Mamiya 7 and Hasselblad 500cm, but also Polaroid SX70, Olympus XA, Holga and a pinhole produced by his friend.
Personally his works, in particular the lights and the choice of the lonely landscape, recalls a little bit the photography of Luigi Ghirri (look post1, and 2).
The book I bought has been realized in only 90 copies on Munchen 300 gr
paper for the cover and Fedrigoni 80 gr paper for the internal pages.
The printing technique is risography in two colours, made by Inuit.
Read carefully before is a consideration about how old instructions books of the first cameras were organized, showing the machine like something great and magis, futuristic.
About that came in my mind a scene of the Audrey Hepburn's movie Due per la strada (1967), when his boyfriend shows her his stereoscopic camera, introducing it like sort of a miracle!
Indeed at that times it really was... and the fact that Montelli turned to old times confirms the current trend for this kind of rediscovering in terms of photography.
So, a book to have!
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