Antonio Porta, Se fosse tutto un tradimento. 8 racconti, Guanda, Parma 1981 (immagine dal link) |
A proposito della collana Prosa Contemporanea Guanda di cui scrissi la scorsa settimana, eccovi un altro ricercato e non comune.
Antonio Porta (pseudonimo di Leo Paolazzi, Vicenza 1935 - Roma 1989) fu uno degli esponenti di spicco dei cosiddetti poeti Novissimi (la cui mitica antologia esce nel 1961 a cura di Alfredo Giuliani (vedi mio post)) e in seguito del Gruppo 63, a cui partecipò la maggior parte dell'avanguardia italiana (post).
I suoi testi di esordio furono tutti stampati da case editrici di nicchia o di estrema avanguardia, come Azimuth, Schwarz o Il Verri (dalla rivista omonima) e oggi sono tutti costosissimi.
Il libro che vi propongo è una raccolta di racconti piuttosto tarda che convince a metà, ma rimane un feticcio collezionato. Il tema principale è la persistenza-esistenza del corpo come spersonalizzazione dell'individuo.
Speaking of
the collection Prosa Contemporanea Guanda, about which I wrote last week, here
you have an uncommon and sought-after book.
Antonio Porta (pseudonym of Leo Palazzi, Vicenza 1935 – Rome 1989 ) was one of the
exponents of the so-called Novissimi poets (which famous anthology came out in
1961 edited by Alfredo Giuliani) and later of the Gruppo 63, to which partecipated
the main part of the Italian avant-garde.
His debut
texts were all printed by niche publishers, like Azimuth, Schwarz or Il Verri
(from the namesake magazine) and now are very expensive.
The book I’m
suggesting is a late collection that doesn’t convince me so much, but it remains a
collected piece.
The main
topic is the persistence-existance of the body as a de-personalizing factor of
the human being.
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