Lo speciale “investimenti” del numero di ARTE di questo mese (dicembre 2019) |
Ho trovato molto interessante il numero di dicembre del mio mensile preferito dedicato all’arte contemporanea. Si parla di investimenti a 360 gradi, a partire dai grandi nomi internazionali fino a quelli minori, ma non meno importanti. I generi trattati sono la scultura, la videoarte e la fotografia, divise per sezioni.
Tirando le somme, si conferma il successo dei grandi nomi dell’arte contemporanea che hanno iniziato la carriera nel periodo successivo agli anni 90, con una lieve eccezione per gli artisti oggetto di “bolle speculative”, che piano piano stanno scendendo. Pertanto consigliano di puntare sulla qualità: artisti che hanno avuto un percorso importante e riconosciuto nel tempo.
Lo stesso vale per la fotografia, dove suggeriscono di puntare sulla storia della fotografia (ad esempio sugli italiani Ghirri, Basilico, Franco Fontana ecc) piuttosto che su nomi maggiormente valutati come Andreas Gursky, Cindy Sherman o altri fotografi strapagati, che potrebbero scendere nel tempo.
Anche se, devo essere onesta, a me piacciono tantissimo.
Nell’inserto si parla qua e là anche di libri d’artista e delle cosiddette “carte”, cioè i disegni o le stampe d’artista, per i quali tutto il discorso di cui sopra vale pienamente. I cataloghi di questi personaggi potrebbero acquisire maggiore valore nel tempo.
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