mercoledì 6 settembre 2017

Una rivista horror a 3 zeri



Weird Tales, n.1, March 1923 (immagine dal link)

Eccomi tornata! 
Innanzitutto mi scuso per l'assenza di più di un mese, ma quest'anno avevo proprio bisogno di staccare... 
Le mie letture, come vi accennai a luglio, sono state molteplici. Devo dire che ho molto apprezzato La più amata della Ciabatti,  arrivata seconda al Premio Strega di quest'anno. La lettura è molto godibile, scorrevolissima anche grazie allo stile che tanti critici hanno definito "moderno", cioè senza punteggiature né interruzioni di dialogo. Una sorta di flusso di coscienza ipermoderno.
Ma il suo successo è dovuto forse anche al fatto che si tratta di una storia vera, di personaggi più o meno noti tra "i ricconi" di Roma e Orbetello e perché alla fine siamo tutti un po' voyeurs della vita degli altri!


L'antologia storica di Weird Tales n.1, Edited by Lin Carter, Zebra Books 1980 (immagine dal link)


Un'altra lettura godibilissima, ma di genere completamente diverso è stato Books. A memoir di Larry McMurtry, ricevuto a inizio luglio via posta dall'America (ve ne parlai qui).
Si tratta appunto di un memoir sulla lunga carriera di libraio antiquario dello scrittore McMurtry, molto conosciuto anche per i suoi romanzi.
L'autore fin da subito entra nei dettagli indicando prezzi, momenti, titoli ben precisi. Come sono soliti fare gli americani ed è per questo che apprezziamo i loro libri sulla bibliofilia, che da noi sono praticamente assenti.
E così ho scoperto molte chicche collezionate in America, come ad esempio i primi ricercatissimi numeri della rivista di horror e soprannaturale Weird Tales, dove scrittori del calibro di Lovecraft o Ashton Smith pubblicarono i loro scritti. La rivista ebbe fin dal suo esordio costanti problemi economici e chiuse nel 1954 con l'ultimo storico numero.
McMurtry ricorda di averli acquistati per pochi dollari negli anni Ottanta e rivenduti subito dopo a 600 a copia, pagandosi parecchie mensilità del negozio appena aperto.
Oggi questa rivista vende piuttosto bene, dai 500 ai 1000 euro a copia. Ovviamente i primi numeri sono i più collezionati.


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