Hans Bellmer, Les jeux de la poupée. Illustres de textes par Paul Eluard, Edition Premières, Paris 1949 (immagine dal link) |
Un'opera venduta da Christie's di Hans Bellmer, Les jeux de la poupée, 1939 (immagine dal link) |
L'ultimo post prima della pausa estiva (ci rivediamo a settembre!) affronta il tema dell'errore.
Se siete librai o collezionisti questa parola vi suonerà famigliare: quante volte di ritorno da una "battuta di caccia" vi è capitato di mangiarvi le mani per non aver riconosciuto in un qualche vecchio libro a buon prezzo un capolavoro da migliaia di euro??
Ebbene si tratta di un errore comune, che viene commesso anche dai più esperti. Come lo scrittore e antiquario Larry McMurtry di cui ho scritto la scorsa settimana.
La lettura del suo Books. A memoir si sta rivelando sempre più interessante, colma di spunti e notizie provenienti dal mondo del collezionismo librario. E non poteva certo mancare un capitolo dedicato alle "occasioni perse", qui affrontato in piena onestà.
Dopo aver catalogato centinaia e centinaia di cataloghi di mostre, a un certo punto racconta di essersi ritrovato per le mani Le jeux de la poupée di Hans Bellmer, uno dei libri d'artista più noti del Novecento.
Bellmer (1902-1975) divenne noto per le sue fusioni inquietanti di corpi di bambole adolescenti a grandezza naturale e da subito venne riconosciuto dall'ambiente della Parigi che conta.
Nel 1949 realizza un libro d'artista con Paul Eluard inserendo 15 fotografie originali all'interno; un capolavoro che oggi viene valutato fino a 60 mila euro se firmato dall'artista.
McMurtry confessa di averlo venduto a un libraio per 45 dollari... che a sua volta sbagliò vendendolo a 120. Chissà se pure quest'ultimo si è accorto della catastrofe?
english version coming soon...
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